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Justin Moravetz e la sua Zero Transform hanno capito tutto di Oculus: il loro primo gioco, Proton Pulse, è praticamente Arcanoid con la testa.

Colpisci oculus per confermare

Questa piccola chicca dell’ UI di Proton Pulse è una delle idee più belle di interazione che ho visto su Oculus. Praticamente non avrete bisogno di nessun controller se non di Oculus stesso, selezionare l’opzione e fare “tap” su uno dei lati del device per avanzare.

Il gioco consiste in prendere a testate le palline di protoni che arrivano al vostro paddle, un vetro upgradabile. La visuale è in prima persona e nonostante sia inutile resta la possibilità di muoversi a 360 con la testa.
Se non sapete cosa sia un classico gioco di tipologia “breakout” sappiate che il vostro obiettivo è eliminare tutti i mattoncini del livello.

Grazie alla visuale in 3D ed alcune stanze rotanti (qui il livello di BARF sale un pochettino, peccato) la sfida del gioco resta sempre altissima. In più colpendo più volte la pallina a vuoto ne potenzierete sia la velocità che la potenza, scatenando l’inferno!

Molto semplice lo stile, allo stesso modo dimpatto, con neon ovunque, esplosioni e robe cubettose. La musica è discotecara e caciarona e ci sta benissimo.

Proton Pulse è uno dei giochi per Oculus Rift che nascono con il Rift in testa. Una cosa che fa non poca differenza.

Barf Level: 1