Project Spark: quando le parole non bastano
Ho provato Project Spark alla Gamescom su quella che sembrava una Xbox One, ma che sicuramente era un PC con Windows 8 (il gioco uscirà anche lì), poco importa comunque.
Devo dire che la prova e la chiacchierata con l’uomo-Microsoft allo stand mi ha lasciato molti più dubbi che certezze, ma in senso buono. Appena preso il pad in mano ho capito che non avrei concluso nulla, dunque l’ho appioppato al Microsoft-guy, che in meno di 10 minuti ha creato un mondo di gioco splendido da vedere, abitato da un personaggio che doveva liberarsi di un troll per mezzo di un masso che seguiva il protagonista per tutta la mappa.
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Le possibilità di creazione sembrano infinite: tantissimi effetti, elementi, forme, personaggi, il Capture con Kinect, la possibilità di inserire un’ampia gamma di variabili, e tutto racchiuso in un editor visuale che permette di realizzare foreste, laghi, alberi e azioni dei personaggi in pochissime mosse, a patto che abbiate le idee chiare sul progetto da realizzare.
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Non vorrei fare pronostici o dare giudizi frettolosi, ma solo il fatto che di poter realizzare un mondo di gioco ampissimo e creare combattimenti a turni o in tempo reale mette Project Spark sopra ogni altro titolo game maker tra quelli che ho provato fino ad oggi, ed è anche molto, ma molto più intuitivo.
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I dubbi di cui parlavo all’inizio riguardano i limiti dell’editor, nel senso che non so proprio se ce ne siano. Se penso a cosa è riuscita a creare la community di Little Big Planet con elementi platform e degli sticker virtuali, l’hype per Project Spark raggiunge livelli stratosferici, anche solo per poter giocare alle creazioni degli altri, ma è certo che se questo tipo di cose vi piace e avete la pazienza e il tempo per studiarlo, diventerà sicuramente un acquisto obbligato anche per voi, su questo ci posso scommettere.
Grazie per aver letto queste righe, ma mi rendo conto che per certi “argomenti” le parole non bastano mai, dunque vi consiglio vivamente di guardare (se già non l’avete fatto, ovviamente) i video di questo articolo, e se ne voleste sapere di più potete visitare il canale Youtube del Team Dakota, con altri video da un’ora e passa che spiegano alcune tra le immense funzioni del “gioco”.
Si, sono rimasto abbastanza colpito dalle possibilità offerte da Project Spark.