Demo Scene e calibrazione
Dk2 come feature principale, oltre al nuovo schermo in fullHD (che si è scoperto essere letteralmente quello di un Samsung Note 3 ) ha una telecamera che aiuta nel posizionamento tridimensionale della testa dell’ utente.
Prima di tutto la configurazione: I profili presenti all’interno del tool di configurazione vi aiuteranno a rendere i giochi (compatibili) molto più immersivi, potendo infatti impostare l’altezza dell’ utente (pure il sesso) sarete all’interno del gioco proporzionati rispetto all’ambiente.
Altra cosa: DK2 ha la possibilità di lanciare le applicazioni direttamente all’interno di Oculus, senza farle passare per lo schermo secondario. Interessante sopratutto perchè la finestra di dialogo che appare sullo schermo indica a mo di WiiU quando il visore è attivo. Al contario lo si può usare in modo analogo al DK1 facendolo semplicemente diventare uno schermo secondario.
Questa opzione aumenta la compatibilità con alcune applicazioni, tendenzialmente dovrebbe andare a scemare con l’aggiornamento delle stesse e delle SDK sia di Oculus che degli altri motori.
Entriamo in sala.
La demo room è perfetta per capire il concetto del “box” che permette il movimento della testa nello spazio tridimensionale. Praticamente la telecamera crea una sorta di scatola in cui potete muovere la testa agevolmente. Uscendo da questa scatola il movimento sulle assi di ORDK2 finisce, ma si autocalibra fortunatamente.
Insomma vi permette di avvicinarvi agli oggetti che vedete nello schermo, guardarli anche da angolazioni differenti, così come fareste in modo naturale.
Questa configurazione si rende essenziale al puro scopo di posizionare bene la vostra sedia davanti alla telecamera, se volete stare seduti, oppure se avete le palle di restare in piedi a giocare (e questa la capirete nei prossimi articoli).
Sensazioni
Pensate che gia hanno fatto una mod per questa stanza per renderla meno pallosa! :V. Per quanto semplice la scena demo è un di un impatto fenomenale. Utilizzando il “box” della telecamera in modo alternativo si può davvero girare attorno a tutta la scrivania virtuale, addirittura andarci sotto. E praticamente il punto di partenza di tutte le applicazioni in prima persona che usano il rift.
Ed anche dopo alcune prove, entrare e vedere questo spazietto, è bellissimo e rilassante. Un pò come la scena di Heavy Rain in cui il personaggio si rifugia nel suo ufficio virtuale. Peccato che non si può interagire perchè quel castello di carte lo farei saltare volentieri in aria.
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