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#Gamescom – The Division

In assoluto il gioco che più mi ha impressionato durante l’ultimo E3.

Potete quindi immaginare la mia delusione quando la presentazione è risultata essere l’ennesima live demo… Poco male,
non bisogna abbattersi, ma quello che ci hanno fatto vedere mi ha lasciato parecchio perplesso e la sensazione che ci si avvicini ad un altro “caso Watchdog” è molto forte. Per prima cosa ci hanno rimostrato la demo E3 con qualche piccola variante.
Le abilità selezionate e l’approccio al combattimento sono state diverse, ma la sequenza di combattimento si è risolta in maniera piuttosto uniforme a quanto visto all’E3. La demo successiva avrebbe dovuto mostrare come la stessa zona evolva nel corso della partita. Ci troviamo infatti ancora nello stesso incrocio, ma invece di arrivare dalla metro ci avviciniamo per una delle strade. Il quartier generale non è ancora visitabile, e nella notte di New York si aggirano nemici armati. La quadra è composta da due giocatori e da un drone di supporto (sfruttando le funzionalità di gioco con tablet).

Uno dei due giocatori si ferma per selezionare le abilità attive ed abbiamo modo di constatare il livello di personalizzazione: ci sono circa 15 abilità ognuna delle quali ha tre livelli di customizzazione che ne modificano le caratteristiche, una granata per esempio può essere stordente piuttosto che accecante ed avere diversi raggi d’effetto. I due giocatori si sono divisi i ruoli: uno offensivo ha selezionato abilità per fare più danni, mentre l’altro ha selezionato abilità di supporto e cura, il drone invece è provvisto di abilità di supporto in grado di ridurre le resistenze dei nemici. Tutto pronto per l’ingaggio, il combat fila liscio ed il team ci mostra come la cooperazione tra i diversi giocatori sia fondamentale per ottenere il massimo dalle proprie abilità. Il “boss” del gruppo di avversari viene infatti eliminato in pochi secondi quando i giocatori sovrappongono le proprie abilità di controllo, per rendere il bersaglio immobile, a quelle di debuff per aumentare i propri danni. La demo termina e resto con l’amaro in bocca per non aver potuto testare la giocabilità in prima persona.

Il titolo ha sempre un impatto visivo mozzafiato. Il gioco è bello da vedere ed è incredibile vedere crearsi i fori di proiettile in un vetro, o la vernice contenuta in un secchio imbrattare l’auto poco vicina. Sono piccole cose che mostrano le potenzialità dell’engine Swondrop sviluppato apposta per The Division. D’altra parte mi chiedo quali siano i requisiti per ottenere la stessa esperienza di gioco mostrata e di come sia possibile mantenere questo livello di qualità sulle console di questa generazione. Oltre alle preoccupazioni tecniche mi interrogo anche sul fatto
che mostrino per l’ennesima volta lo stesso incrocio di strade. Tutte le demo sembrano essere concentrate lì, portandomi inevitabilmente a chiedermi a che punto sia lo sviluppo del gioco.

Credo che se dovessero davvero mantenere questo livello di qualità a titolo ultimato avremo tra le mani uno dei giochi più interessanti del 2015, se invece dovessero fallire avremo tra le mani la più grande delusione del 2015.

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