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A step outside the Rift

Mentre presentavano il Rift ero a 40 metri sotto terra. Nonostante tutto ho sentito il fremito di tutta la comunità di nerd, una certa sensazione di confusione. La stessa che ho provato io quando, uscito fuori dal Tunnel Borbonico ed ho preso in mano il telefono per leggere qualche notizia sull’ appena finito pre E3 show.

Caos puro.

No panic

Non ci sono stati annunci sulle specifiche, sul fov, sulle cose in pratica di cui abbiamo già parlato altre volte che fanno la VR figa, a parte l’ottima forma, almeno a vedersi, del visore, cuffiodotato e con uno spostamento anche fisico del IPD (cioè la distanza tra gli occhi) non c’è altro e va bene, tanto non frega a nessuno e quei pochi a cui frega sono appena entrati nell’ ottica della VR war con i vari ammemipiace di più il Vive ecc.

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La cosa che ha lasciato perplessi tutti è stato l’annuncio di avere incluso un pad Xbox one all’interno di Oculus. E del fatto che si può fare streaming da Pc verso Xbox One per i giochi VR.

Sta cosa va ripetuta e riletta per bene, 100 volte, perchè non è una cosa ne rivoluzionaria, ne pazzesca, ne “una botta esagerata” ecc. E’ semplicemente che Oculus ha deciso di includere un pad all’interno della sua piattaforma. Come è giusto che sia visto che usare mouse e tastiera all’interno della VR è una cosa che va molto a tentoni.

E poi lo streaming su Xbox One, parliamone. Checcenefrega. Ed anche se fosse che alcuni giochi su Xbox One saranno compatibili con la periferica. Che cambia? Niente. Oculus guarda al mondo come una piattaforma a se stante vero? Accordi con le software house e con un supporto radicale e radicato a Windows 10 non sono male no?

I said no panic!

Visto che hanno già cambiato tipologia degli schermi, adesso sono 2 come la concorrenza di HTC/Valve, oltretutto OLED, come Morpheus, c’era bisogno di un altro controller che serva per navigare realmente nel mondo VR. Da qui la presentazione di Oculus Touch.

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La forma è molto particolare, sembrano piccoli, hanno gli stessi sensori che ha Oculus quindi reagiscono al bounding box, un bel pò di pulsanti disposti in modo apparentemente ergonomico ed un joypad analogico per controller. Il tutto ragionato per comunicare con la nuova telecamera di cui, al momento, non si sa assolutamente niente tranne che sembra sia ambientale e che comunichi a doppio filo con Rift, una sorta di dare ed avere di dati, non più unidirezionale.

Ottimo? No, perchè l’hanno fatto vedere DOPO il controller Xbox One e non sarà disponibile assieme al Rift, ma da preordinare (ANCORA?!).

Ok Panic!

Annunciati anche 3 giochi esclusivi assieme ad altri, saranno disponibili solo sullo Store ufficiale, ovviamente basato sulla stessa interfaccia di Gear VR strizzando un pò l’occhio a Steam VR.
3 giochi che saranno in teoria distribuiti ed utilizzabili solo infilando il Rift agganciato ad un PC con Windows 10 e da giocare con un Pad dell’ Xbox One. Poi, più in la, comprerete gli Oculus Touch.

Come ho detto sopra, non c’è niente di strano, è la stessa cosa che farete con HTC/Valve Vive, cioè accenderete il vostro PC con Mac/Linux/Windows/Steam Os, prenderete i pad ufficiali e caricherete Steam.

Oppure comprerete Morpheus, accendendo Ps4 e prendendo in mano (in mano eh, che la forma è ambigua) i PSMove e giocherete.

E allora da dove viene questa strana sensazione? Quasi come una costrizione, trovarsi per forza nell’ universo di Microsoft ed Oculus assieme, un universo ancora da definire e che giuro non avrei mai dato per scontato.

Panic e companatic

Ripigliamoci un attimo: bastava forse lasciare le cose così come sono adesso, senza fare annunci di nessun tipo, nessun pad? Oculus è come un accessorio da agganciare al PC, perchè quello è pochi giri di parole, così come sarà Vive, così come sarà Morpheus per PS4, il vero fastidio deriva, aivoglia a girarci attorno, dal creare dei paletti a degli utenti che si dedicano al Gaming PC proprio perchè paletto esente, facendoli andare in bestia.

Che poi, paletti: Un pad vi serve? Si. E quale pad migliore di quello dell’ XboxOne? Le cuffie ve le dovete mettere o no? E lì sono incluse. Windows 10 lo dovete installare, cavolo, è ottimizzatissimo, il primo sistema operativo nativo VR! Avete un Mac? ROTFL, divertitevi con Photoshop e non rompete i coglioni. Dove sta il reale male?

Secondo me, solo nello stramaledetto Storefront con giochi esclusivi. E’ una mossa idiota, l’utente PC associa al Gaming Steam, Steam si è già adattata ad Oculus e NON ha mai messo paletti di esclusività, a meno che con l’uscita di Vive non ci saranno sorprese. I giochi esclusivi sono interessanti ed incredibilmente NON in prima persona Sopratutto c’è un gioco fatto da Insomniac Games, gente serissima.

Sperando che abbia un FOV ed un prezzo ottimo, aspettiamo pazientemente di vedere il primo esempio di VR casalinga ufficiale.

Assieme alle altre 2. :V

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

12 Giugno 2015
Categoria: Comics, E32015

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