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Heroes of the Storm

Non è un simulatore di fagiolata

Heroes of the Storm

Non succede spesso che io mi sbagli (mah… ndTMO). Le mie opinioni sono sempre molto valide, ponderate, ed espresse con criterio (mah…ndErpupo). Essendo inoltre il più assennato in redazione, non ho problemi ad ammettere quando sono in errore (mah.. nd Gog3).
Ecco dunque la correzione ufficiale. Gli FPS non sono l’unico genere di gioco accettabile, i MOBA hanno conquistato la mia mente come i Cartaginesi conquistarono Berlino, solo che anziche usare il cavallo di legno di Sun Tsu, i MOBA hanno usato Heroes of the Storm.

Come ovviamente saprete, io non sono un adattatore di tendenze, bensì le creo; ed è ora che tutto il mondo sappia che esiste questo nuovo genere di gioco, il MOBA, che riesce a rivaleggiare con gli FPS in qualità di Skills richieste, amabilità della community, profondità di gameplay.
Siccome sicuramente non sarete pratici velo spiego io come funziona.

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Nabbo time

I MOBA sono un misto di RTS e Point&Click RPG (alla Diablo), interamente Multiplayer. Ogni giocatore sceglie un personaggio in una lista di personaggi pregenerati, normalmente divisi in classi e ruoli specifici. Lo stesso personaggio non può essere usato da due giocatori nello stesso team, ma possono esistere duplicati nei due team differenti. Ogni personaggio arriva con una serie di abilità e talenti fra cui scegliere al level up. Ogni giocatore comincia a livello 1 e progredisce durante la partita, guadagnando esperienza in vari modi. Molti giochi aggiungono anche dei negozi in cui personalizzare il proprio personaggio con oggetti comperati con l’oro che si guadagna durante il match.
Il match di solito consiste in personaggini generati ogni tot secondi (Minions) che marciano in linea retta nelle corsie delle mappe (Lane) e si prendono a schiaffoni. Entrambe gli schieramenti li generano assolutamente uguali ed alla stessa velocità, cosicchè gli incontri siano sempre bilanciati. A questo però si aggiungono i personaggi controllati dai giocatori, il cui scopo è di cambiare l’equilibrio di forze e spingere le Lanes distruggendo i minion avversari e le strutture, in modo tale da arrivare al centro della base avversaria.

Tutta la partita è basata sul conoscere le mappe, il proprio eroe, gli eroi avversari, builds, e psicologia.
Se vi chiedete il perchè della psicologia, sappiate che le community dei MOBA sono posti molto amichevoli e sono sempre tutti pronti ad illustrarvi dove e come avete sbagliato con commenti positivi e costruttivi, tipo Noob, Useless Team, Bad Bad Team, I always win except with you losers e via discorrendo. Inutile dire che è sempre un interessante spaccato sulla mente umana. È incredibile vedere in quanti pongono questi commenti rivolti verso gli altri giocatori, anche se per errore usano il mio User-name oppure il mio eroe. Impareranno a giocare anche loro, in fondo non tutti possono essere pro fin da subito.
Heroes of the Storm viene da Blizzard, famosa per titoli in grado di rivoluzionare il mercato ed il mondo videoludico come Diablo, World of Warcraft, Starcraft (ti sei scordato Hearthstone :P nd Gog3); e fa utilizzo dei personaggi famosi delle IP sopra citate come eroi utilizzabili nei match. All’inizio la mancanza di un tema unificante nei personaggi si fa notare, ma una volta entrati nell’ottica che un fucile dal mondo di Starcraft ha la stessa efficacia di una bastonata in faccia allora tutto rientra in posizione.

Moba Fett

HOTS approccia la tipologia MOBA introducendo un concetto che fino ad ora non era mai stato propriamente implementato. Normalmente nei MOBA la posizione degli eroi nelle corsie è indispensabile e quasi completamente incisa nella pietra. Almeno all’inizio dei match è difficile vedere eroi andare in giro e le team fight sono rarissime, giusto giusto prima dell’inizio dei movimenti in Lane. In HOTS tutto questo cambia. L’esperienza degli eroi è comune, e fintanto che un membro della squadra la guadagna allora tutti ne beneficiano. Questo vuol dire che in molti giocatori faranno lane hopping per assistere dove sono più necessari e per prendere posizioni vantaggiose vicino agli obiettivi delle mappe. Questo perchè HOTS aggiunge anche mappe “dinamiche”. Obiettivi di fondamentale importanza appariranno costantemente sulle mappe, concedendo vantaggi importantissimi ai team che sono in grado di prenderne possesso.

Ora, questo non vuol dire che perdere un obiettivo vuol dire perdere la partita, è sempre possibile contare sui campi di mercenari per bilanciare gli effetti, e difficilmente perdere un solo obiettivo significa la disfatta, ma un team poco coordinato non avrà speranze. In HOTS c’è pochissimo spazio per le azioni individuali.
Anche il denaro è svanito, niente più negozio in partita. Le build si fanno tute scelgiendo da un set di talenti disponibile per l’eroe che stiamo utilizzando.
Aggiungo poi che gli eroi sono abbastanza bilanciati, anche se alcuni sono decisamente più semplici da usare, permettendo ai nabbi di rotolare la faccia sulla tastiera ed inanellare ingiustissime kills ai danni dei pro come me che lavorano tutto di skill shots e finissime strategie.

Dal punto di vista tecnico il gioco è estremamete solido. Lo stile grafico tipico di Blizzard è evidente, con mappe e personaggi dettagliati e coloratissimi. Le animazioni sono molto chiare, e questo è importantissimo poichè è estremamente importante essere in grado di riconoscere cosa il vostro avversario stà per fare e se siete dei pro lo capirete dalle animazioni.
C’è anche da dire che HOTS è però pieno di effetti, lucine, sabbia etc, il che rende difficile capire chi fa cosa nelle mischie più concitate.
In buona sostanza, HOTS rende il genere più snello e dinamico, ed anche più facile da iniziare per i neofiti; ma non per questo meno profondo. Il tipo di strategie cambiano, ma non svaniscono.

HOTS è il gioco perfetto per affacciarsi nei MOBA, anche se difficilmente è il gioco che convertirà chi ha già investito ore ed ore in DOTA 2 o LOL.
Il gioco arriva in offerta Free to Play, con un set di eroi che ruota ogni settimana giocabile gratis. Ogni partita, vinta o persa, ci darà delle monete che potremo usare per sbloccare altri pg da avere sempre a nostra disposizione. Ci sono anche quest quotidiane per guadagnare un po’ di monete extra. C’è da dire che gli eroi costano davvero tanto in termini sia di monete che di denaro reale, rendendo HOTS non il MOBA più economico.
E manca un eroe la cui funzione principale è di creare muretti. Blizzard, datti da fare.

8.5
Rigraziate DR NDO per la battuta, che mi chiama dicendo “oh, m’è venuta in mente na cazzata delle tue”.

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Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

21 Maggio 2015
Categoria: Comics, Review

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