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Legge d’attrazione

Con una mobilitazione fuori dal normale, i fan Nintendo Americani hanno provato a forzare la mano di NoA cercando di far arrivare anche da loro Xenoblade, Last Story e Pandora’s Tower. Non è la prima volta che NoA fa un’azione del genere contro la distribuzione di titoli giapponesi per Wii, basti ricordare l’esempio di Disaster.

Noi europei senza aver chiesto NULLA ci ritroveremo molto probabilmente con tutti e 3 i titoli sopracitati (2 dei quali, Xenoblade e Last Story gia confermati, il primo addirittura con data, 2 settembre) mentre la cosidetta “Operation Rainfall” non ha avuto nessuna risposta da Nintendo stessa e l’applauso da tutta internet.

L’operazione consisteva nel cercare di portare i preordini via Amazon di “Monado: Beginning of the World” (aka Xenoblade) ai primi posti in classifica per far capire a NoA che gli acquirenti erano fisicamente tanti, interessati e con i preordini gia in tasca. In più c’erano mail da inviare e telefonate da fare.

Incredibilmente Nintendo of America ha dato dei vaghi cenni, per poi smentire completamente qualsiasi tipo di pubblicazione.

Impazziti?

Sono un pò di giorni che penso a come Nintendo in queste ultime 3 generazioni abbia trattato a pesci in faccia gli utenti. Voglio dire, grandi giochi first party, per carità, ma centellinati e senza continuità. Dal N64 in poi le console da casa hanno ricevuto una line-up sempre discontinua, il Wii ha visto tagliare con l’accetta un sacco di uscite divise tra le varie zone di vendita di Europa, Giappone ed America. Giochi come Trauma Team, Disaster, Xenoblade, Reginlaiv, sono giocabili solo da pochi utenti se confrontati alla massa, mal pubblicizzati magari e di sicuro senza il supporto che le altre case danno anche alla chiavica dei giochi (mi viene in mente, che so, No More Heroes).

Insomma la console ha una mancanza cronica di giochi di qualità da tempo, i 3 giochi sono sulla carta dei titoloni e gli americani se ne vedono privati.

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Perdita di tempo

Ragionando ancora un pochettino mi viene da pensare che c’è una crisi degli RPG giapponesi spaventosa. I 3 giochi in questione in effetti sono di quanto più canonicamente Jappo si possa vedere in un videogame, quindi magari la distribuzione su una console che vende software quanto un rappresentante cieco riesca a vendere enciclopedie non è poi una mossa così azzardata. Semplicemente al contrario di Nintendo Europa non hanno intenzione di prendersi questa responsabilità.

Non a caso la traduzione di Xenoblade è fatta direttamente in Europa, segnale più che preciso di come stiano realmente le cose. La stessa traduzione di Last Story, titolo che nasce per essere tradotto, non a caso i Box informativi giapponesi di “help” cominciano con una lettere “H” intarsiata per poi continuare con testo di sistema, avverrà nel nostro territorio.

Il che fa ancora più imbestialire i giocatori americani (una volta che il gioco è in inglese…) che devono arrangiarsi con importazione e modifiche.

Una storia destinata a ripetersi

Spero,con tutto l’amore che ho per la grande N che questa discrepanza di uscite NON si ripeta con WiiU. Anche se vedendo le uscite 3DS, le date sfasate tra i vari territori (perchè Kid Icarus esce in america quest0’anno e non da noi? Siamo tornati agli anni 90?!), l’inserimento del Region Lock e la mancata unificazione degli store mi fanno gia adesso sudare freddo.

Massimo rispetto per gli americani, spero che gli europei interessati facciano comunque in modo di lodare gli sforzi di NE giocando i titoli.
Magari comprandoli.

Questa a dire la verità l'ho fatta oggi in ufficio pensando alla mia PS3 morta, ma va bene anche in questo caso, il senso è lo stesso!

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

30 Giugno 2011
Categoria: Comics

Commenti

7 risposte a “Legge d’attrazione”

  1. kingkilium ha detto:

    Aspetta aspetta aspetta, Pandora’s Tower arriverà anche da noi? :scimmia:
    Non capirò mai le strategie di mercato, è dai tempi di ps1 che si dice “un rpg che non si chiama final fantasy vende in media molto meno di un anonimo e mediocre gioco di auto”; sarà anche vero, ma se portano cagate immonde che vendono zero (parlo di quei giochi che a due mesi dall’uscita si trovano già a 10-20 euro nuovi), perchè non portare jrpg che venderebbero di certo il loro modesto numero di copie?
    Anche sta storia delle differenze tra america ed europa (talvolta a favore di una, talvolta a favore di un’altra) è folle, una volta che il gioco è stato tradotto in inglese l’unica cosa diversa da realizzare sono le copertine col logo pegi :ciglione:
    Io Xenoblade lo comprerò al lancio, anche se ho una pila pazzesca di titoli da iniziare. E speriamo che anche gli altri due siano assicurati (di The Last Story, quello che mi interessa di piu’ tra l’altro, ho già letto qualche news rassicurante, ma non si sa mai… )

    P.S.: quanta verità nella strip XD

  2. Prophet ha detto:

    Oddio l’ultima vignetta XD

    Stupenda!

  3. Shark ha detto:

    Sacrosanta verità
    Meno si da importanza a Nintendo più fanno uscire cose belle e rapidamente per tutti

  4. Zakimos ha detto:

    Dipende quasi certamente dal fatto che non sono giochi particolarmente validi (Last Story sicuramente non lo è, vedi impressioni sulla versione giapponese, Pandora non vedo davvero come potrebbe essere un ottimo lavoro, forse Xenoblade è il migliore del lotto ma graficamente è oscido né sembra un grosso passo avanti per il genere), che è lo stesso discorso di Disaster e gli altri titoli “strani” che non si sa perché NoJ ha deciso di produrre (questo sì che è un vero mistero!).

    NoA lo sa (vedi le critiche di Reggie a Disaster), punta al guadagno, e non gliene frega nulla di accontentare qualche centinaio di “appassionati” pubblicando un qualcosa che nessun’altro comprerebbe.

    E proprio a riguardo degli appassionati e del Rainfall, bisogna sempre chiedersi quanti di quelli che urlano al giocone perduto l’avrebbero poi comprato una volta visto il 60-70% su gamerankings, perché quel tipo di prodotti oltre quella percentuale di certo non andrebbe (a torto o a ragione).

    Di giochi richiesti a grandissima voce online e poi ignorati una volta scoperto il reale valore questa generazione Nintendo ne è piena: Avalon Code, Arc Rise Fantasia, lo stesso Disaster in Europa, Sky Crawlers, Tatsunoko VS Capcom, Fragile (in particolare questo, richiesto per MESI su tutti i forum)…

    • the TMO ha detto:

      Beh, a parte che fino a che non provo con mano non mi fido troppo, intendo sulla qualità dei titoli, (dei 3 ad esempio Last Story mi sembra il migliore, così ad occhio e dalle sessioni di gameplay che ho visto) la situazione da te sottolineata è valida.

      Però secondo me la gente ha il diritto di dover poter scegliere se prendere o meno un videogame first party (perchè tutti e 3 sono prodotti da Nintendo) non deve essere la casa madre a decidere per me.

      Perchè se su uno scaffale ci trovo Insect Armageddon, non vedo perchè non dovrebbe starci Xenoblade. A prescindere dal fatto che non è un problema che per ora ci rigurarda.

      In un mondo perfetto ci sarebbe un servizio di DD decedente su una console Nintendo che mi permetta di raggiungere titoli che magari se distribuiti via negozio non venderebbero un tubo, ma in digitale sarebbe tutto grasso che cola.

      Disaster è uno dei giochi più belli per Wii, giusto per il mio gusto personale.

    • Zakimos ha detto:

      A Disaster ho giocato poco, troppo poco per dare un giudizio. Prima o poi mi ci metterò, anche solo per potermi fare un’idea su questo titolo controverso. Ammetto che quello che ho giocato non mi ha stimolato a passarci le ore (e me l’han regalato, pagandolo 10 euro..).

      E’ sempre molto spinoso parlare di “diritti” quando si tratta di domanda e offerta.. è indubbio che la domanda per questi titoli “non ci sia”, o meglio sia così bassa da essere ininfluente per un colosso come NoA.

      I numeri di un Insect Armageddon possono andare bene a chi si è occupato della localizzazione come i numeri di uno Xenoblade possono non andare bene a Nintendo.

      In digitale sarebbe tutto grasso che cola, ma a ben vedere basterebbe una fottuta console region free. A tal proposito, capisco l’incazzatura degli americani ma contando la facilità di arginare il region lock del Wii non credo che al dunque sarà per loro un grosso problema.

    • the TMO ha detto:

      In questo modo però si da il fianco alla pirateria. E con quella soldi non ne fa nessuno.
      Oltretutto se i 3 giochi li sta traducendo una delle tue divisioni (NoE) non penso sia una tragedia prendere la versione inglese e spararla sul mercato.

      La domanda non c’è anche e sopratutto per colpa di Nintendo, ne pagano le conseguenze solo gli utenti.

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