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Fallout 4 [Aggiornato]

Internet in questi giorni! Dovrei lavorare ma tutti mi dicono che invece dovrei giocare a Fallout4!

Fallout 4 [Aggiornato]

Per quelli di voi che si svegliano solo oggi da un lungo criosonno o non interagiscono con persona o schermo da 2 settimane buone (o sassi, che pure loro gli è girata voce), è uscito Fallout 4. Ora, lungi voler giudicare un libro dalla copertina ma già dalle prime ore (dove prime ore=20 circa) ci si può fare qualche idea generale su come risulta essere il nuovo grande titolo postapocalittico Bethesda, che ormai 7 anni son passati dall’ultimo capitolo e pure voi che vi siete fatti ibernare per non aspettarli un minimo di idea generale dovete averla.

Fallout4, come direbbero i Daft Punk, è harder, better, faster, stronger: non è un titolo rivoluzionario (anche a livello grafico, ma per ragioni logiche), come fu Fallout 3, ma prende idee ormai consolidate e, facendo anche abbastanza fanservice, espande, consolida, rafforza, modernizza. Quindi, questa volta, si va subito fuori dal vault, ci si ritrova subito in compagnia di Dogmeat (il cane ndTMO :V) e via, a fare tutto quello che avete sempre fatto nel wasteland (ammazzare, smerciare, parlare con gente random e cercare bug come dannati, nascondete) con un sacco di cose in più da fare, pensate per andare incontro anche ai giocatori delle nuove generazioni. Tra le nuove feature anche delle dinamiche prettamente farming su costruzione e protezione di case/basi dove poter creare nuclei comunitari che strillano fortissimo SANDBOOOOOOOOOX alla minecraft, nonostante si risolvano in maniera molto più complessa!

Detto questo, pur considerando che sempre delle prime ore di gioco stiamo parlando, sicuramente la cosa che più denota il processo di modernizzazione di questo episodio è il modo in cui si assiste e partecipa alla narrazione: nel 2015 non avrebbe senso utilizzare espedienti narrativi come quelli visti in Fallout 3 o New Vegas, non perchè siano obsoleti, sian ben chiaro, piuttosto perchè si appoggiano a ritmi narrativi della scorsa decade. Oggi come oggi si fa caso (e si cerca) una regia più curata per determinati momenti, una narrazione più diretta e meno “raccontata” esplicitamente (i preamboli di fallout 3 in questo senso erano abbastanza tirati per le lunghe), ed il prologo di Fallout 4 rientra in tutto questo con una potenza sconcertante, tanto che verrebbe quasi da fare lì per lì solo la main quest per chiudere il cerchio del protagonista e solo dopo darsi alla pazza gioia per il Commonwealth. Come ogni Fallout vuole, invece, sidequest cominciano a sommarsi fin da subito, e purtroppo la storia principale, dopo quel tesissimo preambolo, sfugge immediatamente dalle mani. Non che sia un male, le sidequest sono anche loro scritte benissimo e parliamo comunque dei limiti che QUALSIASI open-world ha proprio per quello che è il genere stesso a cui si appoggia, ma forse un maggior bilanciamento si poteva ricercare, mentre invece sembra quasi che ogni tanto il protagonista si scordi di [SPOILER]. Sono inezie, parliamoci chiaro, e la stessa bethesda immagino sappia perfettamente che la percentuale del pubblico di giocatori di fallout è interessato alla storia relativamente poco.

Parlando della modernizzazione, non si può non parlare della vera sopresa (personale) del quarto capitolo, ossia la companion app adibita a simulare il pipboy su schermi di tablet o dispositivi mobile: non sono un grande fan delle companion app, da sempre abbastanza superflue, ma questa è assolutamente FANTASTICA (sarà perchè c’hai speso 200 euro? :V ndTMO): il pipboy risponde istantaneamente ai vostri comandi, cambiare armi e vestiario, utilizzare oggetti, muoversi ed orientarsi sulla mappa, diventa tutto più diretto, veloce, aggiungendo al gioco una fluidità considerevole, connessione permettendo consiglio di utilizzarla il più possibile. Se siete dei collezionisti ossessivo compulsivi come il sottoscritto, avrete preso l’edizione con il grande pipboy da indossare dentro cui porre il proprio smartphone. Che sia nelle vostre mani o meno, sicuramente la domanda “ma poi davvero ci si mette a giocare con quell’affare al braccio?” ve la sarete posta. Reazione media vorrebbe che almeno la prima partita si provi a reggere per poi dichiarare a se stessi che si, è figo ed aumenta l’immedesimazione di gioco ma poi alla fine anche sticazzi. Ora, non voglio dire che la mia sia stata molto diversa come parabola, ma delle precisazioni occorre farle.

Per prima cosa, il problema non sta nel peso del pipboy stesso, che anzi trovata la giusta posizione non risulta affatto così scomodo o pesante (TMO, qua ti mando una foto)(ah grazie :V ndTMO)

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quanto piuttosto per un fatto molto più semplice: se giochi a fallout non ci giochi per 5 minuti, e dopo un pò di tempo i maledetti telefoni collegati alla companion app si scaricano, e per come è progettato il pipboy non si può collegare ad un caricabatterie (ci sarebbe anche il fatto che a rimanere per ore col telefono collegato ad una companion app annulla tutte le potenziali iterazioni con la gente e la società intorno a voi, ma parliamo pur sempre di fallout, porcavacca! :V), come seconda cosa aggiungo che, a livello di pigrizia visiva, la app gira molto bene anche su tablet, ed essendo lo schermo più grande risulta molto più diretta come interfaccia (ed ovviamente i tablet non entrano nel pipboy).

Fallout 4 forse vive troppo dell’hype che ha generato, e fate attenzione a tarare bene il vostro cervello: l’esperienza, raffinata ed arricchita, non è stata pensata per rivoluzionare l’industria videoludica, nè potrete contare su grafiche next-gen a supportarla (anche se ovviamente la direzione artistica dietro rimane gigantesca), ma non per questo va presa sottomano o considerata inferiore. Ne riparleremo quando riusciremo a finire per bene il gioco, ad una riunione di vecchi castori che strillano alle nuvole.

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