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The Last of Us Remastered

Sulla prima playstation ne abbiamo rimasterizzati di giochi… :V

The Last of Us Remastered

Facciamo finta che The Last of Us non sia uscito su PS3.

Chi si aspettava un altro capitolo di Uncharted o Crash Bandicoot da parte di Naughty Dog è rimasto pressapoco folgorato quando è stato presentato questo misto tra un Survival Horror ed uno Stealth Game. Figlio della scissione dell’ originale team che ha dato vita alla trilogia di Drake, TLOU è basato sullo stesso motore grafico, rivisto e corretto per l’occasione.  TLURemastered gira a 60 FPS, opzionalmente si può attivare anche una versione bloccata a 30FPS, che aumenta la risoluzione delle ombre; Modelli e texture sono stati ritoccati ma per il resto è lo stesso identico gioco.

Come tutti i giocatori da PC sapranno, aumentare la risoluzione ed avere una maggiore fluidità nell’ immagine rende il gioco più piacevole. In questo caso, gioco gia bello e piacevole di suo, non fa che aumentarne le peculiarità in maniera spropositata.

Per quanto “rimasterizzare” un gioco uscito poco tempo fa possa sembrare un operazione commerciale bieca (lo è) la nuova veste grafica di TLOU fa risaltare il magistrale lavoro (e le furberie grafiche) fatto sul titolo, nascosto talvolta sotto fin troppe scalette e texture di scarsa definizione.

Facciamo finta che 7 milioni di persone non l’abbiano gia giocato.

Chi ha visto il film “the road” ha una vaga idea di cosa significhi il viaggio che attende il giocatore di TLOU: non è un gioco esplorativo, nemmeno un free roaming, anzi, è il classico gioco che ha un inizio ed una fine, con un sapiente uso delle “mappe” di gioco che non vi faranno quasi mai sentire intrappolato nel classico corridoio; A parte le “arene” in cui dovrete vedervela con i nemici, aperte a diverse strategie, la storia vi porterà ad avanzare sempre, sia virtualmente che spiritualmente, visto che la storia è veramente ben scritta ed accattivante.

A spezzare il vostro peregrinare ci sono numerosi scontri a fuoco e sezioni stealth, ma scordatevi di fare i Rambo, non ne uscireste vivi. Il gioco è assolutamente da giocare al livello massimo di difficoltà fin dall’ inizio, perchè solo in quel caso si ha la vera sensazione di pericolo. Nelle altre modalità sarete troppo poco in tensione ed avrete fin troppe munizioni.

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Lanciare Mattoni (appunto), attaccare il nemico alle spalle, selezionare oggetti per creare potenziamenti o nuove armi (hanno usato il touchpad della PS4 per semplificare questa operazione) viene naturale una volta fatta l’abitudine, perchè per quanto sia il motore di Uncharted, il Gunplay, il Gameplay e il modo di approcciarsi alla IA (una o più come alleato). è molto diverso.

L’esperienza generale di TLOU mi ricorda parecchio Half Life Episode One, in cui c’era una grossa fetta di gioco che girava attorno alla interazione e comunicazione con il personaggio non giocante. Ecco, prendete tutto il meglio di quella esperienza e mettetela in una ragazzina che non sa nuotare, ed avrete Ellie. :V

Facciamo finta che non sia uno dei giochi più discussi di sempre.

Il modo che ha TLOU di approcciarsi al genere “zombie” è attuale e molto “The Walking Dead” (il fumetto, non quella chiavica di serie TV), gli infetti infatti (ahaha  :V) non sono altro che il contorno al vero e proprio degrado umano che si sta pian piano formando sul pianeta. Per quanto l’infezione sia pericolosa e determinate alla decimazione della razza umana, il gioco punta i riflettori su tutto un mondo di personaggi che reagiscono in modo dannatamente reale alle (pessime) situazioni che gli sceneggiatori gli hanno appioppato.

Il finale del gioco e le informazioni aggiuntive che trovate nel DLC “Left Behind”, presente sul disco, lasciano al giocatore un mondo ed un esperienza che secondo me aprono spazio a tante altre storie, non necessariamente quella dei protagonisti.

Nessuno o quasi nessuno si aspettava the Last of Us, è stato presentato e venduto in relativamente poco tempo, lasciando una traccia molto più profonda di quanto Uncharted non abbia fatto in un intera trilogia. Non nascondo che mi piacerebbe molto poter giocare un seguito, tipo domani.

Ok, ma visto che per PS3 gia l’ho giocato?

Beh diciamo che a parte il foto mode, con cui potrete fare gli Hipster, ed il remote play su PSvita vi resta da giocare il Multiplayer, a cui hanno aggiunto un sacco di roba inutile a pagamento. Però il secondo giro secondo me vale il prezzo del biglietto. Ovviamente se non l’avete mai giocato non so neanche perchè state ancora qua a leggere. Fosse solo per sentire le battute di Ellie!

9

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Il Review code di TLOU è stato fornito da Sony, che ringraziamo sentitamente per averci fatto risparmiare 40 euro, perchè il gioco, dimenticavo di dirlo, è anche in offerta speciale!

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

15 Settembre 2014
Categoria: Comics, Review

Commenti

5 risposte a “The Last of Us Remastered”

  1. Maio ha detto:

    Sommario dell’articolo epic WIN (senza manco leggere il resto). :v

  2. Marco Lago ha detto:

    Sul Photo Mode (se mi è permesso mettere un link): http://lightbox.time.com/2014/09/15/war-photographer-video-game/

    Lo giocherò.
    Quando avrò una PS4.
    Poi.
    :D

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