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Ratchet & Clank

Annunciato nel 2014, Ratchet & Clank per Ps4 è uscito sull’ammiraglia di casa Sony nell’anno in cui uscirà anche il lungometraggio animato basato sulla serie e che sembra abbia prestato alcuni filmati alla versione giocabile. Penso questo perchè la registrazione delle fasi di gioco veniva interrotta durante i citati filmati, ma potrebbe essere semplicemente un […]

Ratchet & Clank


Annunciato nel 2014, Ratchet & Clank per Ps4 è uscito sull’ammiraglia di casa Sony nell’anno in cui uscirà anche il lungometraggio animato basato sulla serie e che sembra abbia prestato alcuni filmati alla versione giocabile. Penso questo perchè la registrazione delle fasi di gioco veniva interrotta durante i citati filmati, ma potrebbe essere semplicemente un “blocco” della versione promo inviataci da PlayStation Italia, che ringraziamo.

il Film

La storia vede protagonista il lombax Ratchet, desideroso di entrare nella forza di difesa interplanetaria capitanata dal capitano Qwark, il classico fusto che se la tira per essere riconosciuto come un eroe dalla gente. Da qui, per motivi quasi casuali, Ratchet incontra Clank, un robot sfuggito dalla sua fabbrica di produzione e in possesso di informazioni importantissime che riguardano tutta la galassia. Da qui nasce l’amicizia tra i due protagonisti che li porterà ad affrontare insieme varie missioni con lo scopo di mandare all’aria i diaboloci piani di Drek, il classico imprenditore che vuole far soldi sulla pelle degli altri. Ad una prima lettura potrebbe sembrare la classica trama piena di clichè, in realtà la storia è raccontata abbastanza bene e presenta anche dei colpi di scena.

Il Remake

Questo nuovo capitolo per PS4 è il remake del primo episodio della serie uscito su Ps2, ovviamente aggiornato all’hardware odierno per grafica, tecnica e controlli. Aggiornato in realtà non è la parola corretta, perchè il gioco è stato ricostruito da zero.

Grande impatto visivo, colorato e tanto movimento a schermo anche quando non si combatte, grazie a delle ambientazioni “vive”. E’ stato realizzato davvero benissimo, tanto che alcuni scorci vi porteranno ad usare il tasto share del DualShock4, o anche solo a giocare con le inquadrature per ammirare cosa succede alle vostre spalle. Il framerate è fermo a 30fps ma granitici, anche quando a schermo c’è tanto, tanto casino.
Insomma, graficamente fa decisamente il suo lavoro.

Sorprendente anche l’audio, in particolar modo i doppiaggi: sono davvero ottimi e, dopo aver fatto qualche ricerca,si scopre che sono stati utilizzati gli stessi doppiatori del lungometraggio di prossima uscita.
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Il Multigenere

Ratchet & Clank non è inquadrabile in un genere specifico: di base è un action-adventure in terza persona, ma sono presenti anche elementi platform e un sistema di potenziamento armi e abilità che nell’economia del gioco hanno un peso tutt’altro che secondario. Esistono anche alcuni passaggi a la metroidvania, ma non sono così palesi, anzi.
Il gioco scorre in maniera molto lineare nonostante ci sia la possibilità di scegliere quali missioni affrontare prima di altre, questo a causa di un menù “a scaletta” che porterà la maggior parte dei giocatori a seguire le missioni nell’ordine proposto evitando il rischio di rimanere bloccati nelle missioni successive a causa di qualche oggetto o qualche obbiettivo non sbloccato precedentemente.

Il combat system è senza infamia e senza lode, ma il merito per non essere solo “mediocre” va all’arsenale composto da armi assurde e fuori dal comune come, ad esempio, il Pixellatore che trasforma temporaneamente i nemici colpiti in sprite, indebolendoli.

Va dato atto ad Insomniac di aver reso il gioco più vario possibile, con sessioni shootering a bordo di una navicella, sessioni di grinding (nel senso “acrobatico” del termine) e con alcuni puzzle ambientali nelle parti di gioco in cui si comanda Clank. L’altra faccia della medaglia però è fatta di combattimenti allungabrodo che sconfinano quasi nel ripetitivo a causa di ondate di nemici quasi sempre uguali e senza che la cosa incidi sulla difficoltà generale. I punti davvero impegnativi sono pochissimi, boss compresi, e il tutto è comunque legato al livello di potenziamento delle armi.

La Fine

Ratchet&Clank si lascia giocare e scorre via liscio, senza picchi di spettacolarità o gravi mancanze. Ha i suoi momenti godibili come momenti di noia, ma quale gioco oggi non ne ha? Dalla sua ha il fatto di provare ad essere “diverso” sia nel genere che nella scelta delle armi, una storia più che discreta e, soprattutto, che è venduto a prezzo budget (). Consigliato ai fan della saga e a chi non ha mai giocato un Ratchet&Clank dall’epoca Ps2 ad oggi!

7.5

Un articolo di Er Pupo

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Se mi trovo qui é perché sono romano: ho conosciuto Marco all’expocartoon di Roma quando ancora era un fanboy SEGA, scriveva su un sito di Videogiochi che seguivo e si faceva chiamare TMO (senza l’articolo). Con la morte del Dreamcast TMO impazzì, e ne seguirono una serie di eventi (durati 10 anni e passa) che senza motivazione apparente mi hanno portato a scrivere su Beavers. Sapevo di TMO project quando ancora era nella testa di Timo, anche se non ho ancora ben capito cosa sia, e sono a conoscenza della passione, il tempo ed i soldi che ha dedicato da anni a questa parte. Ancora mi chiedo però cosa significasse la sua vecchia mail, “mamameg” (rischierei la scomunica ndTMO) pero’ sono felice e onorato di essere qui. I miei vizi sono solo sigarette e gaming, dunque va da se’ che sto’ sempre senza na lira (cosa che ci accomuna un pò tutti, su questo sito ndTMO)!

28 Aprile 2016
Categoria: Comics, Review

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