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Tearaway – Avventure di Carta

Tearaway su PS Vita è un capolavoro. Su PS4?

Tearaway – Avventure di Carta

Tearaway su PS Vita è un capolavoro (compratelo!) e giustamente Sony ha deciso di portare Iota & co. su PS4.

No.

Al primo impatto con Tearaway Avventure di Carta non ci sono dubbi che scatti ammore allo stato puro. Il mondo e i personaggi sono gli stessi amabili e colorati pezzi di carta, e a chi piace il genere platform compariranno due cuori al posto degli occhi. Ma è palese che non sia stato facile portare su PS4 un gioco ideato e costruito per PS Vita.
Niente touchscreen diretto e PS camera con utilizzo opzionale. Certo, il Dualshock 4 di cose “strane” ne riesce a fare (giroscopi, led, touchpad, microfono, ecc…) e Media Molecule le ha sfruttate tutte in questa versione per PS4 ma è come se mancancasse quel contatto diretto, quasi poetico.

Mi riferisco anche a come si vive la storia. Su PS Vita il fantasioso interscambio di cose tra mondo di gioco e mondo “reale” era diretto ed efficace grazie all’hardware, su PS4 invece è tutto molto più macchinoso e con molto meno fascino e ispirazione. Usare la companion App non è uguale a guardare la console in modo del tutto naturale (come faresti altrimenti a giocare?) e ritrovare il tuo bel faccione nel mondo di gioco. Disegnare vestiti, trame e forme su uno schermo da 5 pollici e sul touchpad del DS4 non è la stessa cosa. Avere un microfono integrato è meglio di alzarsi dal divano/letto/sedia per andare a cercare l’auricolare da collegare al pad di PS4. Avere una cam che ti inquadra sempre, disegnare e parlare sono tutte cose di vitale importanza nell’economia di Tearaway.

La genialità del gioco Media Molecule si è potuta manifestare grazie all’hardware sul quale girava. Adattare un concept del genere ad un altro hardware è stato parecchio azzardato, e nonostante la discreta riuscita della cosa molta della poesia originale è andata persa.

Il platform

Intanto è un platform, e su PS4 di produzioni del genere se ne contano sulle dita di metà mano (se escludiamo gli indie ovviamente). Il level design è rimasto praticamente inalterato, quindi se si punta al 100% di completamento si goderà del comunque ottimo gamplay in tutte le sue sfaccettature. Se giocate “di fretta” invece si perde qualcosa, ma in tutti i casi si lascia giocare una meraviglia.

Rispetto alla versione PS Vita sono state aggiunte un po’ di sezioni e cambiati alcuni dettagli in altri per adattarli alle feature del DualShock4. Potremmo quasi definire Tearaway Avventure di Carta un Director’s Cut del gioco originale. Quasi, perchè effettivamente le sezioni inedite e le nuove “capacità” rendono il titolo abbastanza alternativo in diversi passaggi, come fosse un sequel.

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Genio sprecato

Ora mi vorrei soffermare su una cosa. Le foto.
In tearaway è disponibile una macchina fotografica che serve per scattare foto nel mondo di gioco quasi in ogni momento. Sono anche disponibili diversi filtri ed impostazioni (a livello di instagram). Vorrei sapere perchè Media Molecule non ha creato un photomode apposito e soprattutto perchè non ha ottimizzato la compressione delle immagini e l’uso stesso della fotocamera in-game pensando che il DS4 ha un tasto share che non vede l’ora di essere usato. Paradossalmente, vengono meglio gli screen del tasto share che le immagini scattate con la macchina fotografica del gioco!

Altra cosa, ma questa è molto più personale e non va calcolata come critica nei confronti degli sviluppatori: se proprio devi far usare la companion App tramite telefono collegato a PS4 per la fotocamera, almeno cerca di incentivarne l’uso con qualche feature geniale tipo quelle di EyePet su Ps3 (lo so, ripeto che è un problema mio, ma quel gioco mi impressionò tantissimo per ciò che si poteva fare con la PS Eye).

Per chiarezza: non è assolutamente obbligatorio usare la companion App, ma come detto in precedenza la fotocamera di PS Vita era un elemento essenziale nel gioco originale, il che è tutto dire. Questo non significa che quest’ultima versione del gioco non sia buona o che non si possano fare cose simpatiche. Si possono raccogliere castori, scoiattoli, ghiande, e altre cosette, tirarle “dentro al DS4” (fa ridere sentire gli speaker del pad che emettono i versi degli animaletti), per poi lanciarli ovunque dando la direzione col touchpad.

Ecco, col touchpad si fanno l’80% delle cose carine di Tearaway, come disegnare gli oggetti da ricreare nel mondo di gioco (ma con una PS Eye sarebbe stato meglio, con lo schermo di PS Vita è ottimo), lanciare cose, e usare alcune abilità. Il restante 10% è diviso tra led e giroscopi.

Compratelo.

Se non avete una PS Vita va comunque comprato.

8

Tearaway Avventure di Carta è simpatico, colorato, e sfrutta bene il DS4 in tutte le sue funzionalità. Un discreto platform, assolutamente. La miglior versione comunque rimane in assoluto quella per PS Vita. Su PS4 la storia e la base dell’idea originale sono state quasi completamente snaturate con scelte forzate e adattamenti non proprio ispiratissimi. Ma, ripeto, se non avete mai giocato la versione PS Vita vi innamorerete comunque.

7

Un articolo di Er Pupo

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Se mi trovo qui é perché sono romano: ho conosciuto Marco all’expocartoon di Roma quando ancora era un fanboy SEGA, scriveva su un sito di Videogiochi che seguivo e si faceva chiamare TMO (senza l’articolo). Con la morte del Dreamcast TMO impazzì, e ne seguirono una serie di eventi (durati 10 anni e passa) che senza motivazione apparente mi hanno portato a scrivere su Beavers. Sapevo di TMO project quando ancora era nella testa di Timo, anche se non ho ancora ben capito cosa sia, e sono a conoscenza della passione, il tempo ed i soldi che ha dedicato da anni a questa parte. Ancora mi chiedo però cosa significasse la sua vecchia mail, “mamameg” (rischierei la scomunica ndTMO) pero’ sono felice e onorato di essere qui. I miei vizi sono solo sigarette e gaming, dunque va da se’ che sto’ sempre senza na lira (cosa che ci accomuna un pò tutti, su questo sito ndTMO)!

15 Settembre 2015
Categoria: Comics, Review

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