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Sono sveglio da più di un’ora per colpa di un cane maledetto che sta abbaiando dalle 5, senza sapere che mi stava svegliando per un motivo: Iwata é morto stamattina. Per chi non lo sapesse, era il presidente della Nintendo, il secondo dell’epoca Videoludica della società giapponese. Rappresentava, anzi scusate rappresenta per me, il sogno dello sviluppatore: una persona che ha messo mano al codice, ha creato software (Arcana, Baloon Fight, Lolo, Kirby e molti altri) e che ad un certo punto si è ritrovato a portare avanti anche l’hardware, l’economia e gli scassapalle degli utenti. In pratica Iwata, presidente Nintendo, è diventato una figura ibrida di sviluppatore, quindi videogiocatore, ed anche business man. Per quanto le decisioni aziendali siano più impersonali che mettere un IF sul codice a soli 55 anni è riuscito a portare un quantitativo di innovazioni tecnologiche sul mercato delle quali raccoglieremo i frutti solo tra un decennio (motion control) e sulle quali altri ci mangiano a sbafo (mobile gaming e Touch countrol). Una persona della vecchia guardia, nato quando per me sono nati i videogame e che necessita rispetto, perché l’ultimo “figlio” in culo alle vendite é attualmente la console con più roba sperimentale e divertente di tutte. Una enorme perdita per tutti ed il rammarico di non aver mai potuto stringergli la mano.
Rip Satoru. E vaffanculo ai detrattori.