La Terra di Mezzo:L’Ombra di Morodor
Mordor con l’ombrellone
Tutti voi avrete già letto un sacco di recensioni in giro, quindi vi starete chiedendo se come mio solito vado contro la stampa tradizionale oppure se il gioco merita davvero.
Beh, questa volta devo dire che le recensioni sono accurate. Shadow of Mordor è davvero un gran bel gioco.
La trama vi mette nei panni del Ranger di Gondor di nome Talion.
Talion è un ufficiale dell’esercito Gondoriano, con l’invidiabile posizione di vivere vicino al Cancello Nero di Mordor. Un posto bellissimo, ridente e gioioso quanto la periferia abbandonata di Detroit, ma con qualche orco in meno.
Ovviamente tutto va storto ed il nostro eroe si ritrova deceduto insieme alla sua famiglia, ma a differenza loro il riposo eterno gli viene negato, in quanto il suo spirito viene legato a quello di un Wraith dalle sembianze elfiche.
La trama parte e si sviluppa da li. Niente spoiler. Sappiate comunque che non è male, e coglie in pieno l’universo narrativo di Tolkien, dimostrandosi fedele al materiale di origine, pur trattandosi di una storia originale e non ti un tie-in, anche se a volte non colpiscono a pieno i personaggi, primo fra tutti Talion, che potrebbe essere rimpiazzato da omaccione_muscoloso_con_voce_rauca#7 e nessuno se ne accorgerebbe, un vero peccato.
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Middle Creed: Shadow of Batman
Shadow of Mordor si presenta come un gioco di azione in terza persona in ambiente sandbox (ma non potete fare i castelli di sabbia! :V ndTMO). Il gioco è chiaramente ispirato da prodotti come Assassin’s Creed e la serie Arkham. Questo non è necessariamente un male, sono due delle serie più blasonate ed ispirate della scorsa generazione videoludica, e se è vero che Shadow of Mordor copia, c’è da dire che copia davvero bene.
Il prodotto è dannatamente divertente e giocabile.
La mappa è ampia e piena di cose da fare, con tantissimi nemici che pattugliano incessantemente le rovine e le brughiere del regno del signore del male.
Missioni, collezionabili, sfide, missioni secondarie… C’è davvero di tutto e di più, e vi posso garantire che tutto è utile.
Ogni missione infatti ci aiuterà a sbloccare dei potenziamenti, senza i quali non andremo molto lontano. Talion è un combattente eccezionale, ma gli Uruk non sono da meno. Tosti, tenaci e soprattutto tantissimi, le loro tattiche non sono molto differenti dall’arrivare in massa e menare le mani ma doversi barcamenare fra gente con lo scudo, berserker, arceri etc rende i combattimenti abbastanza imprevedibili. Soprattutto quando nella mischia entrano i capitani.
Eh si, quello di Mordor è pur sempre un esercito e per tanto è normale che ci siano carismatici personaggi in grado di ascendere i ranghi.
Questi capitani sono generati in maniera automatica e completamente randomica, e guadagneranno in potere ed in abilità in base ad eventi non scriptati che avvengono nel mondo di gioco. Eventi che potremo influenzare dall’ombra qualora volessimo seguire un approccio più calcolatore. E più un capitano diventa potente più acquisirà abilità , seguaci e rispetto, fino ad arrivare a sfidare i Capi Guerra per prenderne il posto. Tutto questo avviene in maniera casuale e conferisce al titolo una unicità ed un livello di rigiocabilità enorme.
Senza dubbio il Nemesis System è una trovata geniale, e nell’immancabile seguito ci sono potenzialità infinite.
Dove non batte il sole
Dal lato tecnico Shadow of Mordor è piuttosto solido. La grafica non fa gridare al miracolo sul versante tecnico, però le animazioni sono molto ben fatte, gli ambienti sono vasti ed i nemici tanti, ed il motore poligonale muove piuttosto bene il tutto senza rallentamenti o cali di framerate. Le texture sono buone, ma non eccellenti; ed un discreto pop up grafico annoia abbastanza all’inizio, ma si tende a non farci più caso dopo un po’ di tempo.
Una nota negativa sono le cut-scene, che in mia opinione avrebbero guadagnato molto se eseguite con il motore di gioco. Invece di troviamo dinnanzi a filmati pre-renderizzati, il che significa che non importa quale costume Talion indosserà durante il gioco, nei filmati avrà sempre e solo il suo costume di base. È una cosa che detesto, e che speravo estinta nel 2014, in un momento in cui i motori poligonali sono in grado di offrire fenomenali cut-scene.
Il sonoro è buono, soprattutto il doppiaggio. Ogni linea è ben recitata e soprattutto c’è tantissimo dialogo. Fa effetto sentire gli orchi parlare con un marcatissimo accento britannico.
Traendo le conclusioni, ci troviamo davanti ad un prodotto molto ben realizzato. Vario, appassionante, divertente. Per quanto non sia il prodotto più originale sulla piazza svolge il suo lavoro decisamente bene.
la strip è SUBLIME.
AHHAAHHA sto malissimo AHAHAHHAHAHA
Fantastica XD
mi fanno morire ste strip XD
Forse sei allergico! V: