Hatoful Boyfriend
Hatoful Boyfriend si presenta come un pigeon dating simulator. Nell’anno 2188, al St. PigeoNation’s Institute, impersoneremo Hiyoko Tosaka, l’unica ragazza appartenente alla specie umana in un mondo dove tutti, sia studenti che docenti, sono veri e propri piccioni. Piccioni con un’intelligenza pari a quella umana. Il mondo di gioco ci viene all’inizio presentato cosi’, senza spiegazioni o introduzioni.
Che la protagonista e i piccioni abbiano origini genetiche diverse è ben chiaro dall’inizio ed entrambe le parti ne sono consapevoli. Hiyoko inizia la sua vita al St. PidgeoNation’s Institute durante il secondo anno di liceo, anno in cui ci si dovrebbe preparare a scegliere una possibile carriera e il nostro percorso assieme a lei ci portera’ ad incontrare tutti i protagonisti di questo mondo inusuale, che non è affatto semplice da descrivere.
In quella che credo sia una routine standard per i dating simulator, ogni personaggio ha delle caratteristiche specifiche che vanno tenute in considerazione per tutto l’arco della sessione di gioco, se si vuole cercare di stabilire una relazione con loro. Questo preclude, quindi, la possibilta’ di poter conoscere tutto di tutti in una sola volta.
Tuttavia, anche la prima volta che giochiamo c’è la palese sensazione che il mondo non giri affatto attorno a noi, ma che viva per conto suo e secondo regole oscure e complesse. Anzitutto: perché Hiyoko vive in una caverna, definendosi “cacciatore-raccoglitore” spesso e volentieri? Perché quando passeggia per la citta’ attraversa scenari post-apocalittici?
A quanto pare, quello di Hatoful Boyfriend, non è un mondo di semplici piccioni con la fava (scusate, ho cercato per tutto l’articolo di fare questa battuta) e neanche un mondo di semplici storie adolescenziali (interessanti o meno che le troviate). Il problema è che per scoprirlo fino in fondo bisogna volerlo davvero.
Infatti soltanto dopo aver completato i diversi percorsi possibili, quindi di fatto giocando e rigiocando il titolo, si puo’ avere un quadro esaustivo di quello che regge il mondo di Hatoful Boyfriend.
Una volta completati tutti i percorsi “tradizionali”, si aprira’ un’altra strada all’interno della storyline principale che in un lungo e dettagliato susseguirsi di eventi dal retrogusto horror, provera’ a risolvere tutti gli interrogativi aperti durante il corso della vostra esperienza con il gioco.
Verranno fornite spiegazioni riguardo alla presenza di “piccioni intelligenti” e le ragioni dietro all’invito di un essere umano all’interno dell’istituto.
Nel corso di questa storyline “aggiuntiva”, l’interazione vera e propria si limita per il 90% del tempo al semplice clic per proseguire nei dialoghi.
Una parodia, ma anche no
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Non sono mai stato un appassionato delle visual novel, per cui davvero credo di non essere in grado di riconoscere il grado di innovazione (ammesso che ci sia\sia stata ricercata) di questo titolo rispetto ad altri dello stesso genere. Tuttavia la mia sensazione – andando oltre l’immenso WTF?! – che si trattasse di una parodia del genere dei dating simulator si è dimostrata reale. L’idea infatti nasce dal disegnatore Moa Hato come un pesce d’aprile nel 2011.
Da una parodia, quindi, è nato un prodotto che vuole essere completo. Il gioco attinge dal film “The Birds” di Alfred Hitchcock e dal pensiero del filosofo greco Carneade (chi era costui?).
Dal momento che si tratta di visual novel, non parlero’ del gameplay, che si limita a pochissime azioni (per lo piu’ “scelte”, con qualche variante insolita). Altra osservazione, i dialoghi usano spesso giochi di parole come “everybirdie” o “anybirdie” al posto di “everybody” o “anybody”.
Hatoful Boyfriend, sviluppato da Mediatonic e pubblicato da Devolver Digital è su Steam a €7,99
non ci ho provato con i piccioni, ma con le ragazzo-squalo-mutanti sì.
http://gamejolt.com/games/strategy-sim/bitch-shark/21829/
Azz! Un esempio di spam funzionale! :V
me l’hai servita su un piccione d’argento