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Grim Fandango Remastered

Non proprio mortissimo

Grim Fandango Remastered

La prima cosa che mi sento di riconoscere a Tim Schafer e Double Fine è che, con la release di Grim Fandango Remastered, consentono a tutti quelli come me (che hanno giocato moltissimo al titolo nella sua forma originale) di parlarne ad un pubblico diverso da quello che è abituato a sentircene parlare bene a prescindere.

Per tutta la stesura, comunque, cercherò di tenere a mente che non si tratta di un remake ma di un remaster e spero che a tutti possa essere chiaro che c’è differenza. Il gioco è ancora quello del 1998, con la stessa difficoltà e, contemporaneamente la stessa bellezza, ma con degli accorgimenti che da un lato tendono a racchiudere un po’ tutti i bugfix e le mod più importanti che stavano cominciando ad uscire (Texture HD e l’interfaccia punta e clicca di Tobias Pfaff) e, dall’altro esaltano alcuni momenti che ho sempre ritenuto speciali all’interno del gioco.

An Epic Tale of Crime and Corruption in The Land of The Dead

Grim Fandango è l’ultima avventura scritta e diretta da Tim Schafer nel corso della sua permanenza alla LucasArts. Originalmente uscito nel 1998, il gioco racconta una storia di “crimine e corruzione nella Terra dei Morti” fortemente ispirata dalle atmosfere noir tipiche dei film con Humphrey Bogart e da quelle del Día de Muertos messicano, una celebrazione folkloristica in onore dei defunti.

Manuèl (“Manny”) Calavera è un agente di viaggio presso il Dipartimento della Morte che ha sede ad El Marrow (El Midollo), una delle città della Terra dei Morti. Il suo lavoro è quello di vendere pacchetti viaggio alle anime dei defunti dirette verso il Nono Aldilà, le quali, a seconda della condotta che avranno perseguito in vita, potrebbero permettersi un lussuoso biglietto d’oro per il Numero 9, il treno che fa compiere loro il viaggio in quattro minuti anziché in quattro anni.

grim fandango, remastered, manny

Le cose però non vanno bene, per Manny. Fino a poco tempo prima era il miglior venditore ed era quasi vicino ad espiare tutte le sue colpe e andarsene da lì, prima che arrivasse Domino Hurley, che, mettendogli spesso i bastoni fra le ruote, sembra essersi accaparrato in un colpo solo i migliori clienti, il miglior ufficio ed è diventato il preferito del capo Don Copal.

Ora Manny, infatti, si ritrova con i clienti più burberi, viscidi e traffichini, ma a tutto c’è un limite. Dietro la scalata di Domino Hurley c’è qualcosa di losco e Manny decide che è il momento di giocare d’astuzia e fregare sul tempo il proprio avversario. Così, quindi, grazie anche all’aiuto di Glottis, meccanico del Dipartimento, nonché spirito della terra nato con l’irrefrenabile desiderio di guidare, riesce a soffiare a Domino una delle sue commissioni: un’anima pia devotissima al volontariato di nome Mercedes (“Meche”) Colomar.

grim-fandango-remastered-glottis

Quando Manny pensava di avere finalmente per le mani il cliente perfetto, qualcosa va storto e scopre che Meche, nonostante il suo “Curriculum Vitae” impeccabile, non è idonea per nessun pacchetto viaggi, ancor meno che per un biglietto d’oro per il Numero 9.

All’idea di aver deluso Manny, Meche lascerà il Dipartimento e si incamminerà da sola nel proprio viaggio scatenando l’ira del capo Don Copal.

grim fandango, remastered, mercedes colomar, meche

E proprio questa situazione aprirà la strada al viaggio che Manny, per quattro anni (già citati), intraprenderà alla ricerca di Meche, scoprendo via via tutto il marcio che c’è nel Dipartimento e visitando diversi luoghi che, nel corso del gioco, ci mostreranno personaggi straordinariamente presentati e che contribuiranno a costruire l’atmosfera di una delle storie più belle che io abbia mai avuto il piacere di giocare, nonostante alcuni puzzle mi abbiano più volte fatto sbattere la testa contro il muro.

Remastered Edition

La versione rimasterizzata di Grim Fandango porta con sé alcune modifiche che dovrebbero servire a “rinfrescare” un po’ quello che è un gioco che ha da poco compiuto 16 anni.

Punta e clicca

Non molto tempo fa, Tobias Pfaff realizzò una mod che introduceva il punta in clicca in un gioco che questo tipo di interfaccia non la prevedeva affatto, facendo infatti esclusivamente utilizzo della tastiera (i tanto odiati tank controls).
Definito dai fan “colui che ha aggiustato Grim Fandango”, viene assoldato da Double Fine per questo Remaster.

Infatti, adesso il gioco prevede sia la possibilità di essere giocato interamente con il mouse (con un verb coin tipico di Full Throttle), sia di essere giocato alla vecchia maniera con i tasti (cosa che sbloccherà un achievement specifico su Steam, voluto da Tim Schafer in persona).

Accorgimenti grafici

Pur non avendo praticamente toccato i fondali pre-renderizzati già presenti nel titolo originale, Double Fine ha provveduto a rifinire le texture dei personaggi (anche questo fu già tentato amatorialmente, ma questa volta il modder in questione non è stato chiamato in causa) che, grazie a questo lavoro, si mostrano più chiare e smussate sui nostri attuali computer.

grim fandango, remastered, textures

Però appunto, le hanno rifinite, non le hanno rifatte da zero per cui Manny e i suoi saranno pur sempre spigolosi e non troppo ricchi di poligoni.

Altra feature è un nuovo sistema di illuminazione che rende sicuramente più facile l’immersione del giocatore in un titolo che del noir, quindi dei chiaroscuri, fa uno dei suoi principali pilastri.

grim fandango, remastered, lighting

Purtroppo però rassegnatevi all’idea di giocare solo con una  4:3 e non in wide-screen. Non lo dico perché non sia possibile, ma perché purtroppo il risultato è davvero opinabile (o almeno lo è sul mio schermo a 16:9).

Come ho detto (e come potrete constatare dalle immagini qui sopra) i fondali non sono stati per niente ritoccati (probabilmente tra i file irreperibili di cui Schafer parlava) e il risultato è quindi una versione stretchata delle immagini, di difficile gradimento.

Per cui, il mio parere spassionato è: fare un salto nelle opzioni, lasciare l’impostazione a 4:3 e rimuovere la cornice che vedrete al primo avvio del gioco.

Commento degli sviluppatori e concept art orginale

Dalle opzioni di gioco sarà possibile attivare il commento degli sviluppatori i quali, man mano che proseguiamo nell’avventura, ci forniranno molte informazioni sullo sviluppo di specifiche aree del gioco quali l’ispirazione dietro a certe scelte di design, l’innovazione di alcuni effetti speciali dell’epoca e svariati aneddoti che io reputo estremamente interessanti da ascoltare e imparare.

Ascoltando parlare Tim Schafer, Peter McConnell e tutti gli altri, resto sempre affascinato da quanto collaborativo e creativo sia stato lo sviluppo di questo titolo ed è una cosa che, nonostante siano passati 16 anni, ritengo che traspaia ancora in questa piccola ripulita che hanno dato al gioco.

È bellissimo poi vedere quanto minuziosamente, le tavole di concept art disegnate da Peter Chan, siano state utilizzate nella creazione degli ambienti di gioco. Peter Chan mandava pacchi di tavole ogni settimana e, come sentiremo dalle parole degli sviluppatori stessi, ogni volta che ne ricevevano uno era come se stessero spacchettando un regalo di Natale.

Musica

grim fandango, remastered, velasco

Per l’occasione, l’orchestra sinfonica di Melbourne, la stessa che ha eseguito la colonna sonora di Broken Age, è stata chiamata ad eseguire e registrare nuovamente la colonna sonora originale di Peter McConnell e che originalmente era tutta campionata.

Personalmente ritengo che l’esecuzione sia ineccepibile. I brani sono estremamente fedeli agli originali e le differenze che si notano, avendo degli esseri umani a suonare gli strumenti questa volta, non possono far altro che dare maggiore valore ad un prodotto già eccellente di suo.

Achievements

Non sono uno che corre dietro agli achievement, ammetto, però mi è piaciuto constatare come la maggior parte di essi siano legati a scelte di dialogo da prendere durante il gioco.

Mi piace perché secondo me può spingere chi non ha mai giocato a Grim Fandango, o chi non è proprio avvezzo al genere, a spingersi oltre la semplice soluzione di un puzzle e andare ad investigare e a conoscere il mondo nel quale questi sono racchiusi.

Così come per la vita reale, certe linee di dialogo memorabili e capaci di mostrarti le diverse sfaccettature di un personaggio, le puoi ascoltare solo se con i personaggi ci parli per davvero.

Un’altra aggiunta (SPOILER)

Personalmente adoro da sempre tutta la parte del gioco ambientata a Rubacava. Adoro il Calavera Café, la colonna sonora, vedere Glottis dietro il piano, Manny scivolare lungo il corrimano delle scale e recitare la poesia alla Luna in presenza di Velasco, al molo. Da sempre è stata la parte del gioco che più mi è piaciuta e che credo di conoscere a memoria.

A Rubacava c’è il Blue Casket, il locale di Olivia Ofrenda, nel quale è possibile ascoltare e recitare poesie in quella che è una serata a palco aperto (open mic night). L’ultima delle poesie che reciterà Olivia è una poesia che canta quelle che sono le vicende che accadono nel gioco. Nella versione originale questo succedeva e basta: la poesia veniva recitata e Olivia lasciava il palco. Ora, invece, alla poesia è stato dato un valore tutto nuovo grazie alla telecamera che ruota attorno a lei mentre la recita.

Non me l’aspettavo e mi ha piacevolmente colpito.

Conclusione

Potrei stare un sacco di tempo a domandarmi se fosse effettivamente necessario fare una versione rimasterizzata invece di un remake vero e proprio. Potrei spendere altrettanto tempo a sindacare quelle che secondo me sono state scelte non prese o scelte prese forse un po’ di fretta. Potrei anche esprimere le mie teorie sul perché Schafer abbia fatto questa mossa, decisa e portata a termine nel giro di pochi mesi.

Evito, però, di farlo.

Grim Fandango era sparito da tempo dagli scaffali “ufficiali” dei negozi online e se questo è uno dei pochi buoni modi per riportarlo in auge, mi sta bene. Resterà sempre uno dei giochi più belli ai quali abbia mai giocato e l’idea che, con una spolverata, possa entrare nella ludoteca di tante altre persone (su piattaforme diverse) non può fare altro che rendermi felice.

A €11.89 su GOG.com e a €14,99 su Steam, oltretutto credo valga tantissimo la pena.

8

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Un articolo di LostTrainDude

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Sono videogiocatore dai tempi del seggiolone (ero l'orgoglio della famiglia, riuscendo a battere i primi livelli di R-Type su Amiga a 2 anni) e appassionato di musica e scrittura dai tempi del liceo. Sono uno a cui piace fare un sacco di cose, il problema è che mi piace farle contemporaneamente. Ho conosciuto TheTMO prima per sentito dire (definito "la persona con più videogiochi che abbia mai visto") e poi, un paio d'anni dopo, per visto fare. Da quella volta che giocammo uno contro l'altro a Quoridor, se oggi sono qui a scrivere su Beavers e se siamo finiti a partecipare insieme alle Global Game Jam con la Lonely Crew, è probabilmente perché quella partita la persi. Da lì ho cominciato a condividere grandi avventure esilaranti su Beavers assieme ad Oink, Er'Pupo e Prophet che fanno di questo uno dei posti più belli e divertenti nei quali mi sia trovato a stare da sempre.

28 Gennaio 2015
Categoria: Comics, Review

Commenti

3 risposte a “Grim Fandango Remastered”

  1. Marco Lago ha detto:

    A distanza di 17 anni la colonna sonora di Grim Fandando è ancora quella che passa di più nelle mie giornate, soprattutto i passaggi di Rubacava, che sono fantastici.

    Considerando che la vecchia scatola di cartone è sempre lì sullo scaffale dei giochi forse non me la sento di ricomprarlo, ma queste righe che hai scritto fanno salire la scimmia :D

    • Christopher Sacchi ha detto:

      Anzitutto grazie :D

      Ammetto che all’inizio ho avuto dei dubbi sulla colonna sonora: non perché fosse eseguita male, ma perché avevo difficoltà a distinguerla dall’originale!

      Poi ho prestato più orecchio (e forse un update dell’ultimo minuto, coff coff, ma lo imputo più ad un problema mio) e ho riconosciuto la componente umana che sostituisce i sample :D Almeno… In alcuni brani.
      Il mio dubbio rimane appunto su quanti brani siano stati del tutto riregistrati, quali solo in parte e quali eventualmente rimasterizzati e basta.

      C’è da dire che i sample usati originalmente erano una bomba, nonostante tutto.

      In ogni caso sui forum di Double Fine c’è chi si sta prodigando ad estrarre le tracce rimasterizzate e chi si pone le stesse domande mie, confrontando le tracce.
      Non ne ho parlato specificamente nella recensione perché penso sempre di sbagliarmi io e, comunque, avevo anche mandato una mail al supporto, in fase di review, che mi aveva confermato che “le tracce ci sono” :)

      Se scopro altro modifico l’articolo, ma credo che ci sia poco altro da aggiungere.

      P.S.: Hi-Tone Fandango è sempre stata la mia traccia preferita.

  2. Gog3 ha detto:

    Bella rece. L’ho proprio assaporata pur essendo quasi le 3 di notte. Lo sto giocando su Steam e me lo sto godendo tantissimo. All’epoca non lo avevo finito. È finalmente arrivata l’occasione per rimediare, in attesa anche di Day of the Tentacle :).

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