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Uccelli senza zucchero

Mi ero ripromesso di non fare questa striscia per evitare di pubblicizzare ulteriormente Flappy Bird, però mi girano troppi i coglioni, quindi ci saranno molte parolacce, ovviamente è un clone di un’ altra striscia, giusto per rimanere in tema.

Di fianco ai capolavori ci sono un quintale di giochi-feccia su iOS e Play Store, molto giochi con grafica rubata pietosamente da giochi per console, sopratutto Nintendo, altri che “prendono spunto” sul lato gameplay, altri ancora che fanno addirittura il doppio giro e rubano grafica e gameplay: diventa un problema serio quando il progetto in questione, nel peggiore dei casi possibili oltretutto, cioè il terzo, diventa un fenomeno di culto.

Se è vero che la società Gears (di una singola persona, apparentemente) guadagna in pubblicità ben 50.000 dollari al giorno grazie ad un clone di un gioco Android con sprite rubati un pò dal Neo Geo Pocket, un pò da Mario, allora è veramente tutto una merda e davvero il videogioco mobile deve bruciare all’ inferno.

Il gioco originale da cui è stato clonato Flappy Bird è il seguente.
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Calcolando che sto in Italia, dove è normale vedere la gente che si fa il mazzo grosso quanto una casa crepare di fame mentre i furbi vanno in giro con la Smart tempestata di diamanti, la cosa non dovrebbe meravigliarmi e mi sento infatti ancora di più preso per il culo.

Roba che devo vedere Nintendo con le pezze al culo, Platinum games che non vede un cazzo, Black Rock studio sotto ai ponti, però occhio eh, c’ho l’amico che mi posta il record a Flappy Bird su un cellulare di 700 euro.
E la cosa più incredibile è che fioccano anche i cloni del clone.

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E come se non bastasse è partita anche una Game Jam

E mentre la gente continua a chiedermi se posso fare un gioco che si chiama Fappy Birds (Stefano e Riccardo, sto parlando di voi due) l’unica cosa che mi consola oggi è questa gif. Qualcuno mi spieghi come siamo arrivati ad affogare in questo schifo perchè non c’ho proprio la minima idea.

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Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

10 Febbraio 2014
Categoria: Comics

Commenti

7 risposte a “Uccelli senza zucchero”

  1. Riccardo Raimondi ha detto:

    XD Ecco chi era l’altro!

  2. Riccardo Raimondi ha detto:

    Perchè non fare un gioco in cui l’uccellino vola a caso e il giocatore deve spostare i tubi come le manopole del calcio balilla?

  3. Murdock ha detto:

    Flappy Bird et similia sono un affronto per tutti i team indie (e non) che cercano, attraverso l’innovazione e l’originalità, di ottenere un pò di successo… Gli auguro ‘le peggio cose!

  4. Giuseppe Colaneri ha detto:

    Rip off clamoroso. Il problema è l’ignoranza dei tre quarti dei giocatori mobile: a loro sfugge proprio l’esistenza dei rip off, perché magari è gente che nemmeno riconosce i tubi rubati da Mario World.

    • Marco Giammetti ha detto:

      “non sono rubati, è una citazione” Forse comunque non è chiaro il perchè mi girino tanto le palle, non è per il successo che ha avuto, è perchè questa roba, senza il successo, sarebbe stato il classico gioco rippato che non piace a nessuno. Invece adesso ha i fan, è diventato virale, ha i cartoni animati su youtube ed una fanbase. Il che è assurdo visto che è un gioco fatto male, proprio come realizzazione, sotto parecchi punti di vista è indifendibile, ma “a me diverte quindi è bello”. Il cazzo, qua bisogna cominciare a capire che c’è una distinzione netta tra fare videogame, cioè mettersi li a disegnare, fare prove, studiare, inventare e mettersi a copiare il movimento della macchina volante di Jetpack Joyride, in un contesto alla Battletoads per Game boy con una grafica “ispirata” a quella di Super Mario e farci valanghe di soldi. Questo mi fa incazzare. Che sia divertente, che sia copiato, che sia rippato o ridisegnato “ispirandosi”, che sia fatto col culo o meno non è importante non può diventare un fenomeno di culto e non può diventare QUESTO il baluardo del gioco indipendente.

      Non capisco che cazzo sta succedendo, fuori da ogni logica.

  5. Io quando vedo roba del genere sugli store mobile li evito per principio. Non solo per il tipo di gameplay, ma prevalentemente per il fatto che ci sono elementi palesemente rubati da giochi più famosi che se fossi Nintendo (in questo caso specifico) gli manderei un killer a casa. Sarò strano io, ma è così.

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