Overwatch
La storia del progetto Overwatch è piuttosto travagliata. Blizzard parlava di un famigerato progetto Titan da anni, e voci lo davano come uno MMO fantascientifico. Mai nulla di concreto si è saputo sul progetto, solo che è stato cancellato nel 2014. Ed è da li che Blizzard ha cominciato a parlare di Overwatch.
Overwatch è uno sparatutto in prima persona multiplayer only, appartenente al nascente genere degli Hero Shooters.
Caratteristica principale di questo genere è il fatto che il gioco ci permetterà di scegliere il nostro personaggio da un cast ben caratterizzato di 21 personaggi, non modificabile nel loadout. Ognuno dei personaggi selezionabili avrà quindi un impatto ben definito ed apparterrà grossomodo ad uno dei 4 archetipi: Tank, Attacco, Difesa e Supporto. Non fatevi ingannare però, i ruoli sono indicativi e non descrittivi; due personaggi nella stessa categoria possono variare enormemente. Un esempio tipico può essere la categoria Difesa, in cui sono presenti un cecchino, un arcere, un personaggio stazionario, un costruttore di torrette ed un bombarolo folle. Anche i tank variano moltissimo. Se da un lato abbiamo Reinhart con il suo scudo frontale, dall’altro abbiamo Winston che per protezione piazza delle cupole energetiche, mentre D.VA usa un robottone pilotabile estremamente mobile ed offensivo, tanto che nemmeno deve ricaricare lo sparo principale.
I personaggi sono liberamente scambiabili ad ogni morte oppure nell’area di spawn. L’unico costo è che la percentuale di Super accumulata sarà persa. Questo sistema funziona benissimo, ed i personaggi hanno evidenti sinergie ed altrettanto evidenti counter. Nessun personaggio è più potente di tutti in ogni situazione, incluso il temutissimo Bastion, ed ognuno può essere sterminato facilmente applicando la giusta tattica.
E non menziono la giusta tattica a sproposito. Scordatevi la freneticità dei semplici deathmatch. Overwatch è un gioco fortemente basato su obiettivi e team-fights. Non c’è progressione di poteri, non ci sono equipaggiamenti, non ci sono particolari vantaggi ad eliminare il team avversario. Se la mappa chiede di scortare un veicolo, fare una K/D Ratio di 103/0 ed un tempo di scorta del veicolo di 0 secondi ci renderà inutili quanto un culo senza buco.
Quindi se l’unica statistica che vi attira negli FPS è la vostra kill/death e vi masturbate al pensiero di quanto siete Pr0 potete andare a leccarvi i gomiti con Casimiro nell’angolino laggiù.
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Overwatch è tutto basato su obiettivi, comunicazione, cosesione, ed incazzature con l’immancabile Soldier 76 che pensa di essere in COD.
E vi incazzerete. Ma tanto. Ai livelli di Dark Souls 1, quello difficile. Il numero di partite che sono state riversate al 99% di un obiettivo è enorme, ed una team-fight ben coordinata può facilmente riversare l’esito di un match.
Grazie al sistema di eroi sviluppato da Blizzard il gioco risulta molto più profondo di quanto si possa pensare. Sinergie di personaggi paiono talvolta improbabili, ma quando un team connette bene per gli avversari non c’è speranza. Ad esempio, le micidiali torrette di Symmetra si sposano benissimo con il gancio di Roadhog, mentre una doppia combo tank composta da Reinhart/Winston permette di creare un gruppo dal centro solidissimo ed in gradi di avanzare molto rapidamente.
Sono estremamente curioso di vedere come si connetteranno i personaggi appena la scena professionale entrerà in campo e come si svilupperà il Meta-Game. Per la prima volta ci troviamo davanti ad un titolo che, grazie alla possibilità dei continui cambi di pg, potrebbe essere il più dinamico fra quelli correntemente considerati e-sport. Immaginate una partita di sasso-carta-forbice in cui tutti possono cambiare cosa hanno messo giù.
Questo ovviamente si vedrà molto poco perchè “Bastion OLOLOLOLOL” o “Hanzo-keffàkill-collarco-troppofiko-ciaildragonedifuoko”, ma siamo sempre alla solita discussione. Non è colpa del sistema di gioco, è colpa di gente che dovrebbe spendere i pomeriggi a succhiare l’umidità dalle pareti invece che avvicinarsi a mouse e tastiera.
Si mouse e tastiera, perchè qui si parla della versione superiore del gioco; non per quella robaccia di PS3.5 e Xbone. Se lo volete comprare per console fate che aspettare la versione per PS4emezzo o XboneR che magari ve ne danno una versione più figa.
Anche perchè dal lato tecnico questo gioco è davvero ottimo.
Dal punto di vista visivo il gioco è funzionale e pulito, ma con un ottima grafica dallo stile squisitamente cartoonesco, coloratissimo e vibrante. Il gioco sa di non essere realistico (con gorilla parlanti e monaci robot questo lo avevamo intuito) e se ne fa vanto. Lo stile Blizzard si vede tutto, e questo è sicuramente il titolo in cui il dipartimento grafico ha dato il meglio di se. Ottimi ambienti, ottime animazioni, il comparto grafico è davvero eccellente; va da dire che lo stile è particolare e potrebbe non piacere a tutti, ma non si può negare la cura riposta dal team grafico nella realizzazione. Unico disappunto è che le mappe sono molto poco interattive.
A livello sonoro ci troviamo di fronte ad un buon doppiaggio per i personaggi, ed effetti sonori efficaci a livello gameplay. Le abilità avranno infatti dei suoni specifici, e saremo spesso in grado di capire cosa l’avversario stà preparando in base ai rumori o alle frasi pronunciate. È presente anche un sistema di emote vocali copiate dai moba che permettono di dare indicazioni al volo, ed alcune frasi automaticamente riportate dai nostri personaggi al trigger di alcune azioni (trovare Torrette o Teletrasporti nemici, ad esempio). Come nota negativa, almeno in inglese, abbiamo gli accenti dei doppiaggi. Sono fra i più finti che abbia sentito in un sacco di tempo.
A livello gameplay il gioco si propone con 12 mappe e 4 modalità di gioco; trasporto, conquista, controllo ed un misto di conquista e trasporto. Il gioco si gioca prettamente come un FPS. Headshot, strafe laterali e via discorrendo. Ogni personaggio avrà un proprio livello di mobilità, quindi ci saranno personaggi adatti ai giocatori più frenetici e personaggi più adatti a giocatori meno prestanti dal punto di vista dei riflessi. Essendo uno FPS a tutti gli effetti, tutte le M4d Sk1llz che avete costruito negli anni di COD vi torneranno utili sicuramente, ma anche i meno avvezzi potranno contrastare giocatori migliori grazie ad accurate selezioni di pg.
Per quel che riguarda il sistema di personalizzazione dei personaggi, direttamente dai moba arrivano le skinn, le pose di vittoria, le linee vocali e dei simboli che potremo piazzare in giro per il mondo. Tutto questo si può sbloccare solo ed esclusivamente con valuta in game, ed i benefici sono solo estetici.
Ricapitoliamo.
Giocabile, bello da vedere, divertente, facile da imparare e difficile da perfezionare, e vi farà inveire contro i giocatori casuali come nessun LoL mai.
5/7 Perfect Score (cit)
Er`Pupo e la versione PS4
Overwatch sembra essere il First Personal Shooter perfetto: accessibile a tutti fin da subito, divertente e soprattutto immediato. Niente personalizzazioni, nessun editor inutile. Il roster dei personaggi è talmente vario che tutti i videogiocatori troveranno subito il supereore che più si adatta al loro stile. Dai coddari ai nostalgici di Quake III Arena, passando per gli amanti di Battlefield. Nessuno rimarrà deluso.
Due click e si è in gioco, senza dover scegliere modalità o chissà che altro. Il matchmaking non dura più di 30 secondi in media e ci si ritrova subito sul campo di battaglia a competere in una modalità random, tutte comunque facenti parte della categoria “conquista”, anche se proposte in tre o quattro varianti. Esiste un sistema di crescita tramite punti esperienza guadagnati in base alle prestazioni sfoderate in partita. Ad ogni aumento di livello viene regalato un forziere che droppa skin, adesivi, frasi e avatar, tutte cose di nessuna importanza a livello di gioco ma abbastanza sfiziose.
Graficamente non è il massimo, ma lo stile scelto non necessitava di chissà quali effetti e impatto visivo: rende molto e soprattutto permette al tutto di girare velocemente e senza intoppi, com’è giusto che sia per i giochi only multiplayer. Un netcode ottimo, tanto che su PS4 e con una connessione da 6,4 Mbit in download e 0,35 in upload permette di giocare senza alcun problema.Sarebbe stato fantastico avere uno story mode per ogni personaggio, ma sarebbe stato anche chiedere troppo dato che parliamo di 21 (ventuno) eroi. Per conoscerne la storia però si può far riferimento ai corti rilasciati da Blizzard, nel caso non fosse sufficiente la breve introduzione del gioco.
Blizzard strikes again.
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