Dragon Quest Heroes: The World Tree’s Woe and the Blight Below
Ci potete stupire gli amici al baretto se imparate a dire il titolo tutto d’un fiato.
Comunque
Musou. A me i Musou (i giochi tipo dynasty warriors per intenderci) piacciono. Ma proprio tanto. C’è un qualcosa di catartico nell’agitare agevolmente un qualsiasi tipo di arma sovradimensionata e sterminare orde su orde di inutili fantaccini, buoni solo per caricare la barra della super così da poter affrontare i boss in tutta tranquillità .
I Musou sono brainless a sufficienza da permettermi di giocare scollegando il cervello dai tecnicismi e godendomi lo spettacolo a schermo.
Se in un Devil May Cry la soddisfazione arriva dall’eseguire combo perfette al momento perfetto, in un Musou la soddisfazione è sapere che una media di 1000/1200 famiglie saranno in lutto dopo una nostra missione.
Il marchio Musou è stato, attraverso gli anni, associato a diverse famosissime IP, Gundam, Hokuto No Ken, Saint Seiya, Zelda… Dragon Quest è quindi solo l’utlimo di una lunga serie, ed arriva insieme ad un bel po’ di novità legate alla sua origine prettamente JPRPG.
Fondamentalmente il gioco è un musou (senza NasoU e senza OcchioU? :V). Si prende il controllo di un personaggio quasi onnipotente e ci si lancia attraverso delle mappe per eseguire determinati obbiettivi. Qui arriva il primo cambiamento. Mentre in un musou tradizionale saremo alla guida di un esercito che deve conquistare una mappa qui guideremo un party di 4 personaggi pre-definiti, fra cui possiamo switchare in tempo reale, ed in genere le mappe consisteranno nel difendere un punto centrale mentre eliminiamo i punti di respawn del nemico.
Per venirci incontro in questa duale necessità il gioco ha introdotto un sistema di medaglie.
Avremo a nostra disposizione un certo numero di slot (incrementabile con alcune side quests) che verranno occupati da medaglie rappresentanti differenti mostri. A seconda della loro potenza le medaglie possono occupare più slot. Questi oggetti ci daranno la possibilità di evocare alcuni dei mostri che rappresentano per aiutarci in battaglia, alcuni solo con un effetto secondario, tipo addormentare nemici in una specifica area, altri agendo da sentinelle. Questo aiuterà a difendere parti della mappa mentre siamo occupati a menare slime altrove.
Questo non è l’unico cambiamento. Ogni PG ha infatti una serie di abilità da sbloccare con gli skill point guadagnati livellando, ed un sistema di inventario che permette di equipaggiarci con armi ed armature . C’è anche un sistema di crafting per accessori da portare in battaglia.
Vien quasi da dire che il gioco è più un action-rpg che non un musou. Eccetto che poi i nemici agiscono tipicamente da musou, con ondate su ondate di mostri che ci attaccheranno da tutti i lati senza un minimo di vergogna, o di senso di incolumità . Questo infatti non l’ho mai capito. Se vedo un tizio uccidere 200 persone con una roteata di una spada gigantesca, l’ultima cosa che voglio fare è attaccarlo!
Veniamo al lato tecnico. Il gioco è graficamente coloratissimo e molto pulito. Il disegno dei personaggi è del famoso Akira Toriyama, creatore di Dragon Ball ed Arale, ed è tutto disegnato con l’ inconfondibile stile dello studio Tory. Questo vuole dire che riconoscerete i PG più per i loro vestiti e capelli che tratti somatici. Però per i nostalgici è un gran bel vedere e PS4 muove tutto fluidamente.
Il gioco è interamente doppiato in inglese, con voci non poco irritanti e musiche epiche ma ripetitive. Fa inoltre gran uso dello speaker sul controller, ripetendo sempre le stesse 4 o 5 frasi in croce, ed irritandoci a tal punto che non vedremo l’ora di smembrare orde di mostri, poichè non possiamo smembrare i mercanti e nemmeno i nostri compagni :V
Per quanto il gioco sia bello a vedersi però, l’ho trovato meno impressionante di Hyrule Warriors su WiiU. Certo, la grafica è più pulita e colorata, ma con molti meno elementi su schermo e mappe estremamente più piccole. Inoltre il dover gestire meno personaggi, fra il nostro esercito che non esiste e quello nemico molto ridotto, non è lusinghiero nei confronti della non esistente intelligenza artificiale. I mostri si limiteranno a camminare in direzione del loro bersaglio ed occasionalmente attaccare.
Aggiungo inoltre che la navigazione nei menù è decisamente datata. Pare di giocare ad un gioco del 1990.
Escludendo questi piccoli problemi però il gioco è estremamente piacevole e divertente. Non troppo impegnativo ma comunque ricco di contenuti grazie alle side quests (un po’ farmosette in verità , ma è pur sempre un gioco orientale) ed alle modalità ord he sblocchiamo nelle varie mappe dopo averle liberate.
8
Cosa ne pensava Prophet nelle prime ore di gioco?
Pro:
- È un Musou, e quindi fighissimo.
- Il design dei personaggi è di Akira Toriyama, quindi fantastico per chi è cresciuto a pane e Dragon Ball.
- Il sistema delle medaglie è una idea interessantissima.
- Gli elementi GDR svecchiano il genere Musou ottimamente.
- Abbastanza mindless da essere rilassante, abbastanza complesso da essere impegnativo.
Contro:
- È un Musou, quindi certa gente lo odierà .
- Il design dei personaggi è di Akira Toriyama, quindi riconosci i personaggi solo dalle capigliature.
- Manca il Kill-Count
- Pochi nemici su schermo
- Tecnicamente inferiore a Hyrule Warrior sulla meno potente WiiU
- Chi ha disegnato la navigazione nei menù ha giocato per l’ultima volta nel 1993
Muahahahahhaahaha
Quest XD