Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni
Continua la saga videoludica basata sui racconti di Arthur Conan Doyle. Focus Home Interactive punta ancora sui Frogwares per portare le vicende di Sherlock Holmes sulle nuove console, e il risutlato non è poi così male.
Anyway….
Frogwares ha costruito il nuovo capitolo della saga di Sherlock Holmes su Unreal Engine 3, e graficamente fa il suo lavoro senza infamia e senza lode. Ottime molte delle texture, altre un po’ meno, e ogni tanto -soprattutto nelle parti finali del gioco- esce fuori qualche glitch e sbavatura di poco conto. Le animazioni dei personaggi sono un po’ legnose, ma per fortuna non rompono le scatole alle azioni di gioco.
L’impostazione generale è pressocchè identica al capitolo precedente -Il testamento di Sherlock Holmes-, dunque abbiamo uno Sherlock in terza persona (con la possibilità di switchare in qualsiasi momento alla prima) che si aggira per le varie location e che quando si avvicina ad un oggetto/persona/indizio col quale è possibile interagire si attiva un indicatore che suggerisce l’(unica) azione da compiere. Per intenderci è il sistema usato dal 90% delle avventure grafiche in 3D.
Infatti…
…il gioco è un avventura grafica dedita all’investigazione.Prende in prestito la fase investigativa di un L.A. Noire a caso e la sviluppa ottimamente in modi differenti: gli interrogatori legati agli indizi raccolti sono ovviamente importanti, e anche qui è possibile scegliere chi accusare da una lista di sospettati ma, oltre ad avere un sistema di ricerca indizi molto più sviluppato e vario, la novità interessante è rappresentata dal fatto che impersoniamo Sherlock Holmes, dunque sbagliare non è previsto. Detto così sembra inutile giocare i sei casi proposti (della durata media di due ore ciascuno), ma in realtà un senso c’è, ed è quello di ragionare, confrontare ed apprendere il più possibile da ogni indizio per arrivare alla giusta soluzione del caso e tracciare un profilo morale del giocatore.
La raccolta degli indizi avviene in quattro modi: interrogatori (con obiezioni alle dichiarazioni supportate da prove o intuizioni), la classica esplorazione, il talento e l’immaginazione. Mentre per i primi due c’è poco da spiegare, le altre opzioni sono quelle che distinguono Holmes da qualsiasi poliziotto di Scotland Yard. Usando il talento Sherlock può notare dettagli che sfuggirebbero ad altre persone, mentre con l’immaginazione può ricostruire mentalmente il corso degli eventi sulla scena del crimine.
Molte volte queste soluzioni da sole non basteranno, e per arrivare ad avere l’indizio vero e proprio si dovrà passare attraverso una serie di puzzle e minigiochi a la Layton, o attraverso ricerche storico-culturali e scientifiche (tranquilli, casa Holmes è ben attrezzata per tutto questo).
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Indizi e dichiarazioni degne di nota raccolti vengono riportati in uno schema deduttivo rappresentato da neuroni che si attivano in base all’associazione di questi ultimi, e attivando “i neuroni” in modo sensato questi si collegano tra loro portando ad una conclusione di colpevolezza. La “novità interessante” sta nel fatto che il ragionamento da fare per arrivare ad una scelta non è scontato nè facile, perchè tutti i sospettati possono avere un movente e, di conseguenza, ognuno di loro potrebbe essere il colpevole. La scelta finale è tutta nelle mani del giocatore, che deve analizzare i dialoghi e i profili dei sospettati (raccolti in un pratico diario) e scegliere il percorso deduttivo adeguato. Come dicevo qualche riga fa, viene data anche la possibilità di effettuare una scelta morale: far imprigionare il colpevole o lasciarlo libero? Tutto il gioco infatti punta sulla morale e i sentimenti del giocatore, anche per la scelta delle deduzioni e la chiusura dei casi, ma nessuno vi dirà se la scelta effettuata è quella giusta, a patto che non si decida di spoilerarsi i “veri” finali ad ogni capitolo concluso. I titoli di coda del gioco comunque sono accompagnati da un filmato che suggerisce come siano andate le cose. In ogni caso il gioco ha un ottimo livello di rigiocabilità perchè ogni scelta di condanna porta ad un filmato di fine caso diverso o addirittura a vere e proprie parti giocate extra.
Colpevole o Innocente?
Sherlock Holmes: Crimini e Punizioni è una buonissima avventura grafica investigativa. Mette il giocatore al centro delle indagini proponendo quasi tutto ciò che può offrire un videogioco a livello di logica e intuizioni. Purtroppo è abbastanza guidato nella ricerca degli indizi e, nonostante la caratteristica principale non sia l’esplorazione su larga scala ma il ragionamento e le scelte morali, probabilmente i Frogwares avrebbero potuto renderlo ancor più interessante dal punto di vista investigativo aiutando meno il giocatore. A parte questo, consiglio agli amanti delle avventure grafiche di dargli una chance, mentre i fan di Sherlock Holmes hanno l’obbligo di comprarlo in quanto è probabilmente il miglior titolo con protagonista il famoso investigatore.
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