Sniper Elite III
“Sono stato nei posti peggiori che questi anni possano offrire. Ho strisciato per le strade occupate dai crucchi, ho scalato palazzi in rovina, ho osservato i loro movimenti attraverso la lente del mio mirino, ed ho premuto il grilletto molte, moltissime volte. E non è ancora finita. Ora si riparte per il continente nero. (paraponziponzipò ndErPupo)”
Afraid to shoot strangers
Sniper Elite 3 è, guarda caso, il terzo capitolo (mindblown! ndTMO) della saga più cecchinara degli ultimi anni.
Ho giocato i titoli precedenti, ed i prodotti sono sempre stati innovativi e divertenti. Un approccio allo stealth decisamente differente dalla concorrenza, ed un incredibile livello di realismo alle difficoltà più alte.
Il terzo capitolo segue la formula “cavallo che vince non si cambia”; prepariamoci quindi a prendere un bel respiro profondo, regolare il mirino, e fare fuoco in questo gradevolissimo titolo.
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The trooper
In Sniper Elite torniamo alla guida di Karl Fairburne, questa volta inviato in Africa col compito di assassinare il generale Franz Vahlen, capo di un segretissimo progetto Nazista.
La trama è discretamente interessante e molto in linea con film e romanzi ambientati in quel periodo storico. Estremamente interessante è la scelta di spostare l’azione sul fronte africano, troppo spesso dimenticato dalle storie più tradizionali e conosciute.
Muoversi in ambiente africano aiuta inoltre con uno dei punti che mi trovo sempre di più a criticare nei titoli moderni, ovvero la palette cromatica. Dite addio ai grigi edifici delle ambientazioni precedenti, qui i caldi colori terra, i gialli delle sabbie ed il verde della vegetazione rendono lo schermo un tripudio di colori. Davvero apprezzato.
Per chi non conoscesse la saga ci troviamo davanti ad uno sparatutto in terza persona con fortissima enfasi sulle meccaniche stealth. A differenza dei precedenti capitoli le mappe si discostano dal classico corridoio / script / corridoio e ci piazzano in ambientazioni molto ampie e completamente aperte, con una lista di obiettivi da completare. Arrivano in nostro aiuto una mappa dettagliatissima e l’utilissimo binocolo.
Inoltre avremo la possibilità di sbloccare equipaggiamenti e potenziamenti per i nostri fucili, aggiungendo anche un po’ di preparazione da quel lato.
Scordatevi l’idea di correre e sparare a tutti. I nemici sono tosti, agguerritissimi e particolarmente all’erta. Qui i movimenti vanno pianificati con cura e la strada studiata per bene. Proprio come un cecchino vero. Tutto è preso in considerazione dal gioco. Vento, distanze, rumore, battiti cardiaci, luce ed ombra, l’esperienza stealth è dannatamente immersiva ed a tratti davvero ostica. I nemici ci daranno la caccia aggressivamente appena rivleremo la nostra posizione, ed il gioco “prende in prestito” uno degli aspetti più riusciti della serie Splinter Cell, ovvero l’ultima posizione nota al nemico.
Per fortuna abbiamo la possibilità di salvare ovunque.
Graficamente ci troviamo dinnanzi ad un titolo solidissimo. Le texture sono molto piacevoli ed i colori mi hanno particolarmente impressionato. Lo stile grafico realistico si adatta molto bene all’ambientazione ed in più di una occasione mi sono sentito quasi in colpa per aver fatto esplodere il cuore di un soldato nemico con un proiettile ben piazzato. Eh si, perchè la XRay Kill Cam torna in tutta la sua gloria, permettendoci di osservare nel dettaglio i danni causati dai nostri spari più spettacolari (nei maroni soprattutto! ndTMO).
Sonoro di altissimo livello, con doppiaggio in lingua originale per tedeschi ed italiani. E devo ammettere che fa un certo effetto accoltellare soldati italiani mentre si stanno lamentando di come i tedeschi li trattino.
Se avete una PS4 (o un PC) non potete trovare stealth migliore di questo al momento.
Sei in gran forma ultimamente XD
Pensavo di prenderlo ma quando hanno dato il 2 gratis su steam ho scoperto che non fa proprio per me ^^