Divinity – Original Sin
Non solo cioccolato e waffles
DoS cominciò a far parlare di se un paio di anni fa (io usavo il DoS molto prima! :V ndTMO) quando incominciò una campagna Kickstarter organizzata da Larian Studios, studio belga conosciuto per essere il creatore della saga Divinity (Divinity 2 si può comprare al costo di un bottone ed una caramella succhiata. Compratelo che è davvero figo).
Per quanto i giochi della saga Divinity non abbiano mai sconvolto le classifiche la fanbase è piuttosto solida, ed in poco tempo Larian raccoglie oltre 1000000 di paperdollari su Kickstarter e promette al publico un gioco da ricordarsi negli anni a venire.
E quanta ragione avevano.
Divinity si presenta come un RPG a turni di impostazione isometrica (alla Baldur’s Gate tanto per intenderci) con limitata mobilità di telecamera.
Nel gioco ci ritroveremo ad utilizzare due personaggi principali, due Source Hunters che creeremo selezionando ogni singolo aspetto estetico e di statistiche, ed altri due personaggi secondari che potremo reclutare durante il gioco.
La storia non voglio spoilerarla per nulla, sappiate che il background del mondo vede l’esistenza di un gruppo di stregoni malvagi, chiamati Source, ed un gruppo di gente che li prende a randellate sulla capoccia, chiamati Source Hunters. I Source Hunters al nostro comando sono chiamati ad investigare uno strano omicidio.
E qui mi fermo, poichè la trama del gioco parte da questo evento abbastanza comune, per quanto comune possa essere un omicidio, costruendo su di esso vari strati narrativi e colpi di scena. Pur non essendo completamente originale la trama svolge bene il suo compito, e tiene comunque sempre interessati.
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Un gioco dal core molto hard
Dicevo nell’introduzione dell’articolo che questo gioco pare arrivare dal 1994 e lo sottoscrivo.
In questo RPG di stampo occidentale non aspettatevi nessuno sconto. La mole di dialoghi è impressionante (ed i pochi che sono doppiati sono recitati magistralmente) e il livello di dettaglio anche di più. Pagine su pagine di libri, dialoghi, discussioni. Quasi ogni npc avrà qualcosa da dire, e grazie ad un talento sarete in grado di parlare anche con gli animali (e vi assicuro che vorrete farlo. L’esperienza di gioco ne guadagna un sacco). Quasi tutto questo testo è estremamente importante, perchè scordatevi freccine, freccione, indicatori o scie luccicanti. Nessun indicatore per le quest, nessun marker, nessun suggerimento. Solo indizi nascosti nei dialoghi e nei documenti sparsi in giro. Dritto dritto dagli anni 90.
E figlia degli anni 90 è anche la difficoltà iniziale di questo gioco.
Nonostante praticamente tutto dia punti esperienza (esplorazione, quest, combattimento), l’avanzamento dei pg è estremamente lento. I livelli sono duri da conquistare, e le ricompense estremamente scarse.
Viene in nostro aiuto la quantità spropositata di loot casuale che saremo in grado di racimolare a destra e manca, che sarà decisamente utile per difenderci dalle orde di nemici che dovremo fronteggiare. Ah, una piccola nota a parte, i nemici non respawnano. Se uno dei vostri omini è morto alla fine di una battaglia quei punti esperienza sono persi PER SEMPRE. E poi dicevano che i Souls sono punitivi…
Ed i nemici sono tosti. Tostissimi. Agguerriti e soprattutto tanti, sarà estremamente raro trovarsi in superiorità numerica. E quando questo succede è perchè chi stiamo combattendo, di solito, è un boss. Scordatevi inoltre di poter affrontare nemici di 2 livelli sopra il vostro. Il vostro miglior compagno d’avventura sarà il tasto F5 per il salvataggio rapido.
Però, nonostante la difficoltà degli scontri, c’è una cosa in particolare che viene in nostro aiuto: il combat system e l’interattività degli elementi.
Guarda mamma, sono uno scienzato!
Il combat system è decisamente uno degli aspetti più solidi del prodotto. L’intera mappa è altamente interattiva e gli incantesimi tendono a modificarla non poco. La pioggia creerà pozzanghere, il fuoco incendierà il terreno, il sangue dei nemici si raccoglierà in pozze e via discorrendo. E qui si aggiunge la parte più divertente di tutte. Acqua e fuoco? Vapore. Olio e fuoco? Badabum! Acqua e freddo? Ghiaccio.
Giocare con gli elementi è decisamente fantastico. Far piovere su una larga area e congelare i nemici è fantastico, oppure teleportarli su una pozza di lava incandescente, o di acido. E tutti gli status alterano le vulnerabilità . Se un nemico è bagnato ghiaccerà più facilmente, ma non sarà altrettanto facile dargli fuoco. Va da se che i maghi sono delle macchine da guerra, soprattutto combinando i loro elementi. Un mago Fuoco / Terra è sicuramente più efficace di Fuoco / Acqua. Inoltre è importantissimo avere un arciere, la varietà di frecce elementali lo rende estremamente versatile ed efficace.
Un sistema di gioco efficace e divertente.
Mamma mamma, ora sono un ingegniere!
Vale la pena spendere due parole anche sul fatto che il gioco viene venduto con un potentissimo (e complicato) tool di sviluppo e pieno supporto allo Steam Workshop. Mods, espansioni, quest, conversion, tutto sarà disponibile a breve. La community di modders stà già cominciando a rilasciare varie estensioni e sicuramente vedremo spuntare di tutto e di più per questo gioco.
Un esempio è una mod che estende il multiplayer da due a 4 giocatori.
Tecnicismi qui e li
Dal punto di vista tecnico il gioco è solido e gradevole, ma non fa gridare al miracolo. I modelli poligonali sono più che decenti ed è apprezzato il fatto che l’equipaggiamento risulti visibile una volta indossato. Complice la telecamera piuttosto distante non perderete molto tempo ad ammirare i vostri fantaccini comunque, ma resterete spesso a bocca aperta dinnanzi ad alcune mappe davvero splendide. Per la maggior parte però ci si trova in zone canoniche ed abbastanza banali. Questo non vuol dire che il gioco sia brutto o poco dettagliato, anzi gli ambienti sono ricchissimi di dettagli (anche troppo. A volte trovare i minuscoli interruttori è davvero difficile), però il tutto manca di un distintivo tratto stilistico che lo renda riconoscibile a colpo d’occhio.
Dal punto di vista sonoro le cose sono estremamente rosee. Le musiche, pur non essendo tantissime, sono gradevoli e mai troppo imponenti. Gli arrangiamenti orchestrali sono, inoltre, di grandissimo effetto. Citavo in precedenza i dialoghi doppiati; non moltissimi ma comunque ottimamente recitati.
Riassumendo. Un rpg duro e puro, senza compromessi. Un sistema di combattimenti eccezionale, una mole di dialoghi incredibile, ambienti interessanti ed influenzabili.
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