GTA Memories
GTAV è uscito quindi abbiamo pensato di rivangare un po’ nella mia memoria e di ripescare I ricordi e le sensazioni che questa saga si porta dietro per il sottoscritto.
GTA 1 mi arriva dritto dritto dalla Scozia. Il gioco uscì nel lontano 1997, ai tempi della PS1. Ai tempi ero pischello (più o meno) e squattrinato (quello anche adesso…) ed avevo la PS1 era modificata (come tutti, dai ndTMO).
Essendo ancora immaturo ero affetto da bulimia videoludica. Col fatto che I giochi mi costavano i pochi soldi di un CD vuoto ne accaparravo il più possibile, ma ne gustavo pochissimi (come tutti, uno schifo ndTMO). GTA fu differente. La visuale a volo d’uccello ed I controlli erano rozzi a dir poco ma c’era qualcosa in quel CD. C’era la totale libertà di azione. Le mie manine pacioccose da teenager erano finite sul mio primo sandbox, ed il divertimento provato ad investire le colonne di Hare Krishna era immenso. Purtroppo però, la mia allora scarsa conoscenza della lingua di Albione e la succitata bulimia videoludica hanno inglobato in un grande blob di ricordi GTA 1, GTA 2 e GTA London.
Io invece me lo ricordo bene GTA 1: mi incazzai come una bestia perchè volevo un altro Lemmings. La visuale dall’ alto è una di quelle cose degli anni 90 che ho più odiato in assoluto, il fatto di non poter guardare cosa succede più avanti o regolare lo zoom mi faceva diventare matto. Tutti li ho odiati!
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Il tempo passa. Le persone maturano e le console si evolvono. La mia PS2 non è mai stata toccata dagli attrezzi di un avido negoziante modificatore, e tutti I miei giochi per il monolito sono sempre stati originali, e quasi tutti acquistati nell’oramai scomparso negozietto di fiducia (che perdita, maledetto Gamestop ndTMO). Ed è proprio grazie al negozietto di fiducia, dove il padrone ti conosceva e conosceva I tuoi gusti, dove si poteva andare a fare due chiacchere anche senza sentirsi in dovere di acquistare null ache la mia mente fu stravolta.
Ricordo chiaramente che entrai in negozio per fare due chiacchere. Nessuna voglia di spendere la mia sudata paghetta settimanale visto che era quasi ora di passare in fumetteria. Però entrai in negozio e non c’era nessuno al bancone. Mi guardo intorno e trovo I proprietari incollati alla console di prova. Andai ad investigare e mi ritrovai con il joypad in mano in 5 secondi. Ed in 10 minuti ero in cima ad un palazzo, interamente in 3D, a headshottare vecchiette con un fucile da cecchino. E le reazioni della polizia… e le fughe in macchina… Inutile dire che lo comprai seduta stante e corsi a casa eccitato come una scolaretta al ballo del liceo. Consumai quel disco. E niente mi prepare a cosa giunse qualche anno dopo.
Io ricordo la faccia di Giacomo, il ragazzo che lavorava al negozio di Avellino che sapendomi Nintendaro fino alla morte mi fa “Marco prova sto gioco, tanto lo so che ti fa schifo!” ed invece 2 secondi dopo prendevo a calci vecchiette e sparavo tra la folla: GTA 3 era diventato il gioco/svago che volevo assolutamente e stava su una console che non possedevo: sarebbe diventata mia solo l’anno dopo, con l’effetto collaterale di recuperare, giocare e redimere tutti i giochi che avevo definito “lammerda” solo perchè non giravano su roba Nintendo. Un backlog che ancora devo finire di smaltire
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Finito il liceo cominciai a lavorare, non avendo I soldi per l’università , e con un diploma di Perito Informatico pare che la migliore offerta di lavoro fu un apprendistato da Mediaworld. Il giorno dell’apertura del negozio che stavo allestendo era anche il giorno della release di Vice City. Le rare pause durante l’allestimento del negozio le passai a giocarlo in anterpima sulle console di prova, nascosto dietro gli scaffali. I colori al neon, gli Iron Maiden a tutto volume, le decappottabili, gli anni 80… Nessun GTA è mai stato lo stesso per me. Vice City è ancora il mio termine di paragone per I capitoli successivi. Lo so che non era tecnicamente innovative come il 4 e non aveva tutte le possibilità di San Andreas, ma l’atmosfera, la colonna sonora ed il divertimento… Beh, quelli erano ai massimi livelli. Spalline giganti, capelli cotonati e la migliore stazione rock / heavy metal mai creata in un GTA mi hanno accompagnato fino agli anni 90 di San Andreas.
LE MOTO!
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Ora, lo so che sarò odiato e contestato per questo, ma a me San Andreas non è piaciuto per nulla. Si lo so, milioni di cose da fare. Ok ho capito, la mappa enorme. Va bene, il jet-pack… Ma siamo onesti. Quel gioco era grigio e marrone. Una palette cromatica ridottissima. Una atmosfera da ghetto lontana dai miei sogni / aspirazioni. Un protagonista con cui non sono riuscito a legare. San Andreas non ha mai fatto il salto di qualità nella mia mente. Che senso ha avere decine di possibilità quando non mi sento invogliato a coglierne nemmeno una? E tutto questo l’ho sentito ancora di più in GTA 4.
A me San Andreas è piaciuto assai, penso sia il GTA che ho giocato di più in modalità cazzeggio assieme al primissimo. Non a caso GTAIV aveva meno cose da fare e si sentiva.
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Il salto generazionale era avvenuto. Le nuove console offrivano una forza bruta inarrivabile dalle precedenti, il cielo era il limite, e ci siamo ritrovati con Liberty City.
Un bellissimo modello tridimensionale per una versione grigia e marrone di wii sport. Un gioco che prometteva di essere il messia e che si è rivelato, per me, una delusione tremenda. Ero hyppatissimo per il gioco, comprato in day one, giocato fino a notte fonda e… Beh… Sistema di guida terribile. Sistema di combattimento anche peggio. Motociclette messe solo per bella figura, perchè un ciottolo per la strada può spararti a kilometri di distanza. E soprattutto, e chiedo scusa per il caps lock, NO ROMAN! NON CI VENGO AL BOWLING O A GIOCARE A FRECCETTE CON TE! HO 70 VOLANTI ATTACCATE AL CULO E SONO UN PO’ IMPEGNATO!
Eh no, qui non ci siamo: GTAIV è un gioco spaventosamente avanzato sotto parecchi punti di vista, a cominciare dalla fisica per poi finire al livello di dettaglio, ancora oggi impressionante. Le due espansioni hanno ampliato tantissimo il gameplay, la storia è molto meno cazzara e più adulta, la recitazione di primissimo ordine e le musiche forse quasi al livello di Vice City. La modalità online, per quanto limitata, era una novità importantissima per la serie, evoluta in Red Dead Redemption fino ad arrivare al prossimissimo GTA Online.
Ancora ricordo la prima volta che con il cellulare di Nico ho provato a fare la foto ad una spogliarellista, girandomi ho trovato la guardia di sicurezza che prima mi guarda malissimo, poi mette le braccia incrociate e solo dopo avermi detto per l’ennesima volta di andare via comincia a prendermi pure a mazzate. Realistico, mi è successo più volte dal vivo :V
Il vero problema è che c’era meno roba da fare. Molta meno roba, GTAIV e più una recita ma il gioco che c’è è la cosa più vicina ad un salto generazionale che esista. Sapere che GTAV esce sugli stessi hardware è davvero impressionante.
C’è da dire però che GTA 4 diventa il gioco definitivo su pc, dopo che i mod ci mettono le mani su (Vedi striscia, è un dogma ndTMO).
Ora, in ogni caso mi ritrovo ad aspettare GTA 5 un po’ scettico. Sicuramente lo comprerò day one, e sicuramente avrà i suoi pregi, ma riuscirà a conquistarmi tanto quanto il mio amato Vice City?
Speriamo (e speriamo che arrivi presto, mai più comprare un gioco così atteso online, MAI PIU! ndTMO)!
Per i giochi del genere non mi fido di Amazon, anche perchè sono tirchio e non gli voglio pagare la consegna super duper dorata infiocchettata con il corriere.
Per quel che riguarda GTA4 capisco quello che dici TMO, ma il motivo del mio non apprezzamento va da ricercarsi nel fatto che, per cercare il realismo a tutti i costi, hanno scordato il gameplay. È vero, la fisica è fatta benissimo e ci sono un sacco di interessantissime sfumature nel gioco, ma onestamente in un gioco che fa del creare caos il suo punto forte evrei preferito una fisica meno raffinata ed un sistema di guida un tantino più arcade, che avrebbe reso il tutto più piacevole secondo me. E poi mancava l’opzione di rispondere ai vari npc “Non siamo amici, siamo solo in affari insieme. Vacci da solo a giocare a biliardo!”.
Allora il V ti dovrebbe piacere…sembra che abbiano mollato il realismo per qualcosa di un po’ più arcade. Comunque a me i GTA hanno sempre annoiato, dal primo fino al quarto. Sono davvero indeciso sul fatto di prenderlo..probabilmente aspetterò la versione PC o quella nextgen (che mi ci gioco le bolas verranno annunciate insieme), e lo farò solo per GTA Online.
Nemmeno un commentino sul bellissimo articolo :(
Che dire, GTA 5 ci ho giocato un paio d’ore ieri sera e per ora ho sensazioni contrastanti. Tecnicamente è spaccamascella. Immenso ed impressionante. Il sistema di cover based shooting è eccelso, ed un minimo di ambiente distruttibile in un open world è davvero apprezzato. Però il sistema di guida mi ha soddisfatto per metà . I veicoli sono molto diversi fra di loro, ma quelli che ho provato soffrono un po’ tutti del problema del pattinamento. Non ho la sensazione di gomme che mordono l’asfalto.
Commentare la qualità degli articoli di Beavers è superfluo: se è online significa che è sopra la media nazionale dei siti del settore :P
Per quanto riguarda il gioco, come detto, io aspetto, anche perchè non mi fido dei voti che ha preso fino ad ora. Una cosa è certa però: GTA è il marchio più importante del mondo dei videogiochi. E’ l’unico titolo che viene citato anche dai publisher concorrenti di Rockstar nel pubblicizzare i loro prodotti, e lo fanno con il rispetto riservato agli intoccabili.
Sarebbe da farci un articolo solo su questo, perchè a memoria non ricordo nulla del genere.
Ed è anche l’unico titolo che gli altri publisher non osano sfidare direttamente. Mentre le altre tipologie vengono copiate in lungo ed in largo, GTA rimane unico nel suo genere. Saints Row 1 ci ha provato, ma già dal 2 la saga ha preso una piega completamente differente, per poi staccarsi in tutto e per tutto con il 3 ed il 4. Sleeping Dogs è un prodotto profondamente diverso. Altri non vengono in mente.
Hai ragione, un articolo sul fenomeno GTA sarebbe una gran bella lettura. Fammi sapere se vuoi organizzare qualcosa.
Dopo una partenza che mi ha lasciato quantomeno perplesso e non impressionato devo dire che il gioco stà davvero ingranando. Piccola finezza che ho notato: Quando i PG si incontrano per caso per la strada (ne stai usando uno e ne incroci un altro) fanno due chiacchere.