is Resistance futile?
C’è una serie che fin dalla sua prima uscita è stata sempre un po’ trattata una chiavica da tutti, a volte ingiustamente, con la puzza sotto al naso.
Tutta la saga di Resistance si basa sull’abusato concetto dell’Ucronia; in questo caso, detto in maniera spicciola, si tratta di sbattere un virus che crea mostri ipertecnologici a cavallo del secondo conflitto mondiale.
Avrebbe sconvolto non pochi piani no?
Il titolo di apertura di questa saga fu descritto sui forum dagli utenti, me compreso, come se fosse l’ultimo clone sfigato di Wolfenstein 3D.
Mai valutazione fu più errata nella mia carriera di videogiocatore: Resistance si presenta con una corposa campagna single player ed una ancora più massiccia campagna multiplayer fino a 40 giocatori.
Ai tempi (si parla del 2007) la comunità online di Resistance trasformò il gioco in una specie di MMOFPS, con tanto di clan, foto di gruppo, chattate in compagnia all’interno delle enormi mappe studiate apposta per i grandi conflitti (uno dei primi giochi ad avere il Lip Sync per il parlato, nel senso che voi parlate e le labbra del vostro personaggio si muovono al ritmo della vostra voce).
Il gioco single player resta coerente con se stesso nella progressione della storia, miscelando il tutto al gameplay stesso: se all’inizio siete un soldato del cacchio (e davvero farete fatica a finire la prima parte in modalità difficile) già dal secondo livello il gioco subirà uno stravolgimento non da ridere, donandovi armi fuori dal comune, nuovi poteri ed una visione del mondo che vi circonda sempre più interessante.
I colori, prevalentemente Blu per i Chimera e marrone per gli umani, (che effettivamente sono nella merda, ci sta!) giocano una componente chiave nella pulizia grafica generale e, tenendo in conto che non avevano neanche i Kit di sviluppo definitivo, direi che alla Insomniac hanno fatto un lavoro più che decente. In alcuni casi ci sono infatti delle strutture che, ancora oggi, lasciano a bocca aperta per complessità e bellezza.
Le armi fuori dal comune (la mitica “Weapon Wheel”), il livello di difficoltà che cambiava la disposizione e metrica dei livelli, il Coop a 2 giocatori, la modalità Superumano (un marchio di fabbrica della seria a venire) con addirittura nuove armi e nuovi script donano alla già piuttosto lunga e soddisfacente campagna un’ulteriore marcia in più in un titolo che non si fa mancare neanche sezioni a bordo di veicoli umani e non.
Resistance è un titolo splendido e realizzato con cura, a mio avviso ancora oggi il migliore della saga. La sensazione di combattimento su larga scala che riesce a donare il titolo durante la sezione finale è da brivido e da un vero e proprio senso al titolo che il gioco porta sulla copertina.
Il personaggio principale, Nathan Hale (chiamato Nathan in onore di Nathan Drake di Uncharted, davvero!) nonostante sia un tipo taciturno riesce a ritagliarsi uno spazio nel mio cuore di videogiocatore grazie alla sua tempra ed alla sua “normalità”. Almeno fino a quando non hanno rovinato tutto…
- Hey, sargent hale, first rangers
- Chimera
- Let’s Go
Sono le uniche parole che sentirete dire al personaggio del gioco, a parte questo video spoof che si trova all’ interno del gioco
http://www.youtube.com/watch?v=cAPxpa7elZw
Cosa c’era di bello nel primo Resistance? Le armi multiple? Togliamole, mettiamone 2 al massimo. La storia? Incasiniamola, facciamo diventare Hale un ciarliaro sborone ed inventiamoci un background tipo cospirazione. E sopratutto, facciamo uscire il gioco in fretta e furia altrimenti diamo fastidio a Killzone 2, su su!
Resistance 2 è un disastro. Le bellissime scene in realtime del primo sono state sostituite da CG di qualità non infima, ma assolutamente slegate dal gioco, sia come cromatismi che come regia. I personaggi introdotti hanno una psicologia talmente anonima da far ridere un neonato. Il sistema di narrazione in terza persona è stato completamente abbandonato con Hale che ormai se la canta e se la suona da solo assieme alla cricca della SRPA, dando oltretutto pochissime informazioni sul mondo che vi circonda.*
Resistance, l’ARG
Prima dell’uscita di Resistance 2 ci fu un Alternate Realty Game che ha coinvolto più persone, rilasciando informazioni sulla storia di Resitance 2: non hanno assolutamente pensato che era il caso di inserire queste informazioni anche all’interno del gioco, infatti ci sono dei buchi nella narrazione grossi quanto un cratere, per sapere qualcosa del Project Habram dovrete fare ricorso alle tante Wiki che trovate in giro per internet, altrimenti…
Non fosse altro che il titolo ha preso un pesante dirottamento di design prevalentemente dovuto all’influenza di Half Life 2 (ci sono sezioni in cui sembra che il gioco giri su Source) ed alla fretta di mettere fine al progetto nei tempi stabiliti con Sony.
Pessima idea a mio avviso, calcolando il risultato finale fatto di un level design piattissimo e iperguidato, livelli palesemente non completati (alcuni talmente osceni da diventare dei meme su internet) e continue boss battle che, per quanto spettacolari, lasciano al titolo veramente poche ore di gioco “vero”.
Pensate che il secondo e l’ultimo livello hanno lo stesso tipo di struttura Chimera: il secondo livello non ha le luci ambientali e gli shader mentre l’ultimo li ha. Tanto per farvi capire eh…
Si salva la simulazione dell’acqua, che per quanto buggata è stata poi usata e migliorata in Resistance 3 (e sopratutto in Ratchet & Clank – Crack in time, splendido).
Sezioni con i mezzi neanche a pagarle, varietà delle ambientazioni esigua a causa dei pochi livelli.
Altra nota dolente è la mancanza totale di un cooperative per la campagna in single player, inscatolato all’interno di missioni Multiplayer su mappe tecnicamente infime a tratti, per far giocare questa volta fino a 60 persone contemporaneamente o contro orde di nemici sempre più potenti.
La cosa che mi da più fastidio è che durante il single player in alcune sezioni ci si ritrova proprio palesemente all’interno delle mappe multiplayer, incastonate lì non so se per pigrizia o per fretta, ma non è assolutamente una bella sensazione.
Resistance 2 è il titolo che ha affossato la serie agli occhi dei giocatori di Resistance 1. Ogni volta che ci gioco ho come la sensazione che Insomniac l’avrebbe volentieri cancellato in toto se non avesse avuto una scadenza precisa. E sarebbe stato meglio.
Ciliegina sulla torta per la traduzione italiana: i personaggi del gioco, che siano a 100 miglia o davanti alla vostra faccia hanno SEMPRE la voce come se stessero parlando alla radio.
Ma andate a cagare.
Quelli che tutti chiamano “il vero Resistance 2” è un titolo PSP svilupato da Sony Bend, utilizzando il motore dei Syphon Filter, gia collaudato dallo sviluppatore.
Non è in prima persona ma in terza ed è stata una piacevolissima sorpresa, sistema di controllo permettendo: non me ne frega che posso attaccare il pad della Ps3, è un casino, non è comodo, datemi un secondo analogico maledetti!
Il gioco narra le avventure di James Grayson con lo stesso stile con cui vengono raccontante in Resistance; il personaggio è estremamente interessante e simpatico, completamente agli antipodi di Hale: da segnalare i dialoghi esilaranti con il “mangiabaguette” Roland Mallery (ottima la traduzione in italiano)! La storia di Retribuition è raccontata in maniera egregia, ritrovando personaggi già conosciuti in Resistance più nuovi arrivi da parte del contingente parigino della resistenza. Si scopriranno nuove informazioni sul virus Chimera, sulla SRPA e la resistenza.
Il titolo è basato sulle coperture e mantiene la maggior parte dell’artiglieria del primo e del secondo capitolo. Avendo una base in terza persona, l’azione e lo svolgimento della stessa lo fanno somigliare più ad una specie di clone di Gears che ad un episodio di Resistance, il che non è proprio malissimo calcolando che ha una certa varietà anche nello svolgimento delle missioni.
Tecnicamente è una specie di mostro, nonostante i personaggi poligonali forse siano elementari, con ottimi effetti di luce, geometria dei livelli a tratti impensabile per una PSP e cromatismi simili a Resistance (blu, marrone, grigio). Alterna cutscene in realtime con delle CG di fattura più che dignitosa.
Insomma è un belvedere! La modalità di gioco online ed in locale per affrontarsi su mappe studiate appositamente (impara, Resistance 2!) è simpatica ma non è assolutamente ai livelli della controparte casalinga.
Collegando il gioco a Resistance 2 si potrà avere la modalità “infetta” in cui il personaggio principale gode di tutti i privilegi che un’infezione controllata del virus Chimera più apportare, più nuove armi e una nuova skin del personaggio. Non serve ad una mazza.
Uscisse in HD con la grafica ritoccata per PS3 lo ricomprerei anche domani.
Peccato che dopo questo gioco di James Grayson non se ne saprà più nulla, era uno spasso.
Insomniac cerca di redimersi, rimette la Weapon Whell, aggiunge la crescita delle armi alla Ratchet & Clanck (più usate le armi, più diventano potenti ed acquistano abilità) e lavora con calma su grafica, sonoro e storia.
Se c’è una cosa di Resistance 3 che è veramente bella è l’estetica: effetti di post processing con la pala, luci, particelle, ombre in realtime in quantità industriale, compatibilità con il 3D (e quel poco che c’ho giocato in 3D mi fa rimpiangere di non avere un televisore a casa che lo supporti) ed un sonoro ottimo ed appositamente studiato per impianti dolby (in stereo infatti perde tantissimo).
Le armi nuove e quelle vecchie tornano prepotenti, la grafica in generale come modellazione ed effetti ambientali (l’acqua è più bella che mai) è ai massimi livelli, alcuni scorci dell’ambientazione lasciano veramente a bocca aperta per quanto sono pregni di dettagli.
Peccato che per strada si siano nuovamente persi qualche pezzo…
Durante la fase di gioco mi sono ritrovato in una ambientazione decisamente enorme. Troppo enorme per il design della missione. Mi accorgo che succede ancora. E ancora un’altra volta. Purtroppo questa sensazione la conosco bene ed è un problema che avevo già riscontrato in Resistance 2: pezzi di missione single player all’interno delle mappe usate per il multiplayer. E’ questo il modo peggiore per studiare il design di un gioco che deve essere immersivo, un videogiocatore esperto ci mette infatti pochi minuti ad accorgersi di essere entrato nell’ennesima arena/fuffa.
Alle volte sembra quasi di combattere con dei bot al proprio fianco in modalità Orda. Veramente una pessima idea, anche perché il titolo ha dei momenti altissimi di tensione ammazzati da una progressione del tipo corridoio-arena-corridoio-arena…
Questo non trasforma il gioco in un brutto titolo ingiocabile, anzi! E’ un gioco molto divertente, con il controllo basato su Move che funziona in maniera egregia (impara Killzone 3), una bella storia con dei risvolti più umani (ma con un pessimo finale) ed un’attenzione certosina per i dettagli, come l’interazione del personaggio con l’ambiente tra salti, capriole, apertura delle porte, insomma è come essere le braccia di Joe Capelli (anche perché il resto del corpo non è presente).
Certo, i giocatori di Half Life 2 ad un certo punto grideranno in coro “ah, questo mi ricorda qualcosa” in più di un’occasione, ma il senso di dejavu sparirà tra le incredibili esplosioni e le mazzate in faccia ai Chimera (e questa volta, anche in coop!).
L’online è un po’ sbilanciato, siamo ancora lontani dalla perfezione del primo capitolo, ma sicuramente non siamo al livello di dispersione di Resistance 2.
Un buon lavoro da Insomniac, anche se sarebbe stato bello avere una storia più lunga e magari anche un po’ più coerente: Hale era un infetto, quindi potente, James volendo idem, ma Joe Capelli è un pincopallino qualsiasi ormai non essendo più infettato dal virus e, nonostante tutto, riesce a portare a casa la pagnotta… a sto punto mi viene da pensare che il 90% della popolazione mondiale dell’universo di Resistance fosse composta da idioti.
Probabile.
Resistance Falling Skyes, hem scusate, Burning Skyes è un prequel di Resistance 2 in uscita per PSVita. Non nascondo che la versione Beta provata al Gamescom faceva alquanto schifo, il che porta in auge nuovamente il teorema del Resistance Bello seguito dal Resistance Brutto.
[HTML5]
Sperando che Nihilistic non mandi una serie che ha già una limitatissima base di utenza a nuovi livelli di nicchia.
Per ora se avete pazienza e voglia potete andare in giro a recuperare i fumetti ed i libri, anche se non è che siano proprio memorabili.
Detto questo mi congedo!
bello! L’header su beavers poi è DIO :D :*
Visto adesso l’header del primo resistance…quanti ricordi. ( :old: ) ^^