Pilotwings Resort
Ogni volta che vedo le confezioni occidentali dei videogame non faccio altro che pensare all’ecologia, sopratutto nei giochi per console portatili, tanto spazio per una cartuccina piccola piccola. Le scatole di cartone poi erano destinate irrimediabilmente all’ usura: alcuni miei amici BUTTAVANO lo scatolo o addirittura lo aprivano a mo’ di pacchetto di natale!
Nintendo ha smesso di falciare alberi proprio con l’originale DS facendomi capire che l’importante non è l’area che occupa una cartuccia (in questo caso ancora meno della precedente) ma farsi vedere sullo scaffale.
Magari fino a qualche tempo fa con molti meno giochi in uscita c’era la speranza di distinguerla una cover, oggi gamestop sembra un caleidoscopio.
Quindi tornando al vecchio cartone e ricordandosi dell’ ultima volta che ho visto un titolo con su scritto “Pilotwings” all’epoca del Nintendo 64, è con grande onore che vi presento il gioco-che-sarebbe-stato-ottimo-in-bundle-avida-nintendo-stramaledetta: Pilotwings Resort!
Custodia
Le nuove custodie del 3DS si distinguono per essere molto più simili alle custodie NTSC del DS.
L’interno è forato e c’è il classico spazio per libretti ed ovviamente l’alloggio per la cartuccia.
Senza fucile
Le cartucce invece hanno una linguetta aggiuntiva, ma la fattura sembra inalterata. Ovviamente sono molto più capienti in termini di dati.
Loading time!
Inseriamo la cartuccia e parte una micro presentazione proprio come accade su Wii; selezioniamo il gioco e… la scritta “caricamento” in basso a destra si spegne dopo pochi minuti lasciandomi nel nero più totale e facendomi entrare nel panico, ma il gioco in pochi istanti mi assicura con una nuova schermata che sta semplicemente ancora caricando.
Nel blu dipinto di verde (disse il daltonico)
Che spettacolo la prima volta che si vede girare in demo reel con il 3D attivato a palla. E’ una sensazione nuova, e si sa che noi videogiocatori navigati siamo diventati un pò difficili. E’ un piacere farsi sorprendere in questo senso!
Qualcosa di già visto
Il giocatore che ha vissuto Wii Sport Resort e quindi Woho Island si interroga sul fattore novità : anche su Wii abbiamo avuto la possibilità di girarla in lungo e in largo con un aereoplano, vabbè senza 3D, ma la mappa almeno io la conosco gia a memoria. Fortunato quindi chi non ha mai visto l’isola dei Mii prima perchè oltre alla nuova esperienza del 3D avrò anche il piacere dell’ esplorazione.
Anche l’orecchio vuole la sua parte
Il mood tipico della serie “sport” di Nintendo torna. Ottimo il sonoro ambientale ed in generale è proprio il 3DS ad avere delle ottime performances stereo, simulando il sorround. Con le cuffie come è ovvio è decisamente meglio. Tendo ad eliminare la musica ed usare solo il rumore del paesaggio, ma sono scelte personali!
Scuola di volo
Il gioco ci mette un secondo a farvi mettere alla guida dei primi tre mezzi principali:
Aereoplano:
Lo slider analogico al centro del palco fa partire un applauso per precisione e comodità . Si accellera, si plana, si frena, si spara ai bersagli, si fanno manovre e si segue il percorso.
Jetpack:
Stessa cosa, modulando in due modi la velocità e scegliendo anche le direzioni verticali, riuscendo a fermarsi per ammirare il paesaggio tra un palloncino e l’altro. Il più complesso e simpatico dei 3.
Deltaplano:
Sfruttando le correnti ascensionali potrete andare in giro per l’isola. Così come col deltaplano e il Jetpack, ma in questo caso potrete anche scattare delle foto!
Potrei finirla anche qui perchè, a parte acchiappare palloncini, sbloccare qualche altro mezzo (per volare in giro per l’isola) e il ciclo giorno/tramonto/notte, non è che farete molto.
Come? Tutto qui?
Ed ora le note dolenti. Comincio facendo una premessa: il mondo del divertimento portatile sta cambiando, il Digital Delivery sta prendendo sempre più piede ed i prezzi della concorrenza sono estremamente bassi. A parità di costo un 3DS costa quanto un iPod touch, con la differenza che mi ritrovo a giocare titoli ben più piacevoli tecnicamente e più longevi di Pilotwings Resort; non voglio entrare nel merito del display o dei controlli, parlo solo di costo del software.
Perchè, per quanto sia bellino e simpatico, 45€ oggi per un gioco come Pilotwings Resort, senza leaderboards, senza online, senza una cippa di extra, con mappa riciclata da un titolo precendente è un emerito furto. Sopratutto se confrontato con un titolo sportivo della carature di Real Racing 2 che costa meno di 10€ ed è fatto da un team completamente indipendente.
Questioni di punti di vista
La cosa più triste è che questo è anche l’unico gioco decente che c’è ora per 3DS e dimostra che a livello grafico la macchina può dare tanto, anche perchè la mappa, per quanto riciclata, è proprio la stessa che gira sul Wii ma con qualche effetto in più. Certo il Wii non sarà un Xbox360 ma è confortante sapere che perlomeno siamo su un hardware che sembra più performante di PSP.
Se dovessimo stare a guardare solo i titoli Ubisoft verrebbe da buttarla dalla finestra ‘sta console, ma fortunatamente c’è anche Street Fighter IV che risolleva le sorti di una line up che definire debole è dire poco.
Mani bucate
Se non mi fosse capitato per le mani mesi fa un iPhone magari questo discorso non l’avrei neanche cominciato: la distribuzione digitale di Apple mi ha permesso in meno di 2 settimane di avere un sacco di software gratuito, con una iTunes Card da 25€ ho acquistato l’impossibile. Ed è palese che un titolo come Pilotwings sarebbe stato perfetto inserito all’interno della macchina stessa senza metterlo in vendita separatamente; i risultati di Wii Sport in Giappone (venduto separatamente dal Wii) avranno fatto pensare diversamente…
Tutto questo per dire che il modello di distribuzione e acquisto del videogame sta cambiando radicalmente. Street fighter IV ad esempio è un lavoro di conversione eccellente ed è veramente pienissimo di contenuti, ma costa di più dell’ edizione da casa. La politica di prezzi Nintendo va assolutamente rivista immediatamente: senza andare a guardare la line up 3DS si può fare un discorso analogo prendendo in esame Ghost Trick: su DS costa 39€ (a listino) mentre l’edizione iOS (universale) ne costa 16 ed ha anche contenuti aggiuntivi e grafica migliorata.
Tasse? Costi di distribuzione? Benissimo, possiamo parlarne, ma basta vedere l’esempio PSN per notare che giochi DD hanno lo stesso prezzo di quelli che troviamo sullo scaffale del negoziante.
Ora siamo in mano agli sviluppatori insomma, aspettando giochi più “seri” e sopratutto studiati appositamente per sfruttare la macchina. 45€ li spenderei volentieri all’uscita di Resident Evil o Zelda, meglio se fossero 29, prezzo sicuramente più abbordabile anche se completamente fuori mercato, a mio avviso.
Non insultatemi troppo.
Bello questo articolo, complimenti. ^^
Comunque ho notato una cosa un po’ ridicola del PEGI. Sulla scatola della console c’è un PEGI 7… ma poi scrivono che il 3D per i bambini al di sotto dei 6 anni andrebbe disattivato ecc ecc, in teoria al di sotto dei 6 anni non dovrebbero nemmeno usarla… XD
PEGI di così… :0
Mah,personalmente sono più attratto dalle carte della realtà aumentata che da tutta la lineup della console.
Il riciclo è indegno, ma 4 non sta né in cielo né in terra.
Anche perché comunque quel che c’è funziona, e pure davvero bene, sia a livello di controlli che di missioni.
Il feeling del caro, vecchio Pilotwings c’è tutto, e come showcase del 3D è nettamente il titolo più impressionante.
Anche perché se a questo dai 4 a Golden Axe Beast Rider cosa dai, -13? :’D
PS: va che Ghost Recon: Shadow Wars dicono tutti sia piuttosto bello, è del creatore di X-Com.
Solo che evidentemente Ubisoft si vergognava di avere tirato fuori dal cilindro un prodotto valido, ed ha deciso di non promuoverlo e di far finta fosse un gioco fatto da altri… Mica potevano rovinarsi il pedigree eh!
Mappa riciclata, nessun contenuto sociale, giocabilità presa para para da un titolo precedente, nessuna leaderboard, nessun extra degno di nota.
Se non è 4 questo, sinceramente non ho aperto sto sito per leccare culi.
Una shocase a 45€?
Golden Axe è soldi sprecati, i titoli Ubisoft per 3DS neanche li voglio vedere.