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Shadow Warrior

Immaginatevi una romantica baia in montagna, un paesaggio innevato, un caminetto acceso, una bottiglia di vino ed una pelle d’orso sul pavimento. Ora a questo aggiungete Duke Nukem e Painkiller avvinghiati in carnale passione dopo aver guardato una maratona di anime. E nove mesi dopo…

Shadow Warrior

Immaginatevi una romantica baia in montagna, un paesaggio innevato, un caminetto acceso, una bottiglia di vino ed una pelle d’orso sul pavimento. Ora a questo aggiungete Duke Nukem e Painkiller avvinghiati in carnale passione dopo aver guardato una maratona di anime. E nove mesi dopo…

SHADOW WARRIOR

D’accordo, l’introduzione non è molto convenzionale, ma in tutta verità non lo è nemmeno il gioco in questione (e me immaginare Duke Nukem ed il protagonista di Painkiller che si inchiappettano ha fatto anche un pò schifo! :V ndTMO).
In SW assumiamo il ruolo di Lo Wang: Killer su commissione, fattorino tuttofare, maestro di arti marziali, spadaccino eccezionale e gigantesco geek. Tutto inizia con un normalissimo giorno di lavoro. Andare a recuperare una antica e potentissima spada, e se il proprietario non vuole vendere, la completa eliminazione di ogni anima in vista. Ma tutto è destinato a peggiorare quando, durante la pacata trattativa per il possesso della spada un esercito di demoni invade il nostro mondo, ruba la spada e comincia a sterminare indiscriminatamente a destra ed a manca.
In seguito ad una serie di eventi, Lo Wang viene associato con Hoji, un demone incorporeo esiliato dal suo piano di esistenza e si mette sulle tracce della spada rubata.

IL LATO PRATICO

Il gioco si presenta come uno sparatutto in soggettiva di stampo classico, è un remake di uno sparatutto pubblicato negli anni 90 ed è un figlio di questa concezione. Un figlio che Flying Wild Hog (quanto adoro il nome di questa software house…) hanno desiderato e curato in ogni particolare. Il prodotto è confezionato con cura, solido, frenetico, appassionante e dannatamente divertente. Non ci sono coperture da sfruttare, il principale strumento di difesa è il caro vecchio strafe laterale, non cè da scegliere solo due armi ma bensì un enorme arsenale di dieci strumenti di distruzione e soprattutto c’è tanta, tantissima passione.
Ogni piccolo particolare ci riporta indietro alla golden age degli sparatutto. I segreti sono difficilissimi da trovare, le armi sono divertentissime (e spendendo i soldi lootati in giro si possono anche personalizzare per ulteriori metodi di distruzione), ci sono moltissimi easter egg, i livelli sono ben studiati e, soprattutto, il gioco trasuda stile. La direzione artistica è eccellente. L’atmosfera è un misto di tradizione giapponese, mondo moderno, misticismo ed un pizzico di futuristico. Soprattutto la prima area, Tokio, è qualcosa di stupefacente. Trovarsi ad eliminare demoni sotto i petali di un ciliegio in fiore nel giardino di un tempio è una esperienza eccellente, anche perchè il tutto è condito dalle frasi da spaccone che Lo Wang userà per dimostrare tutta la propria arroganza. E vi ho già detto che l’arma principale del gioco è una favolosa Katana?
Ah no? Beh, lo è. Potrete andare in giro a separare arti da corpi demoniaci, eseguire stilosissime combinazioni di attacchi e ricoprirvi del sangue dei vostri nemici.

A tutto questo si aggiungono abilità da imparare con i punti esperienza guadagnati durante le nostre scorribande, e poteri demoniaci che potremo apprendere spendendo determinate pietre che troveremo (se saremo abbastanza bravi. Alcune sono tostissime) in giro per i livelli. Oh, e le dieci armi upgradabili con i loro attacchi secondari.
La carne al fuoco è davvero tantissima.
Certo, ad alcuni potrebbe non piacere che non ci sia multiplayer ma personalmente preferisco non averlo piuttosto che averlo aggiunto a forza e non sentirlo come integrato nel progetto.

E QUINDI?

E quindi il gioco è assolutamente da provare, se come me siete dei nostalgici persi di quando tutto era più semplice e più difficile allo stesso tempo. Corridoi ed arene piene di nemici d affettare, enormi boss torreggianti, armi a tutto spiano, dialoghi spassosissimi e tanto tantissimo divertimento.
Il gioco ha stile, trasuda passione, gronda divertimento. Fatevi un favore e compratelo.
È nella mia top 10 del 2013.

Dopo lo strepitoso Hard Reset non poteva che replicarsi un successone, oltretutto una esclusiva PC proprio come il precedente gioco. Potete acquistare Shadow Warrior anche direttamente su Steam, su GoG o dal sito ufficiale!
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Un articolo di Prophet

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Sono capitato su questo sito di pazzi parecchio tempo fa, un semplice lettore come voi comuni mortali, ed il sito era differente allora; tutto era più semplice a quei tempi. Ma un giorno cominciarono le recensioni, e sentii un disturbo nella forza. TMO, Pupo e LostTrainDude erano soli e disperati, e solamente il successore della divina recensione di Hokuto poteva salvarli, ma era occupato. Quindi ho cominciato a dare una mano io. Gioco ai videogiochi da quando convinsi i miei genitori a regalarmi un Master System per Natale, e da allora non c'è stato giorno in cui non abbia trovato un modo per fare una partita ad un qualunque sistema di intrattenimento elettronico. Questo purtroppo ha generato in me un errore critico di sistema, da cui è nato Casimiro; personificazione di tutto ciò che c'è di sbagliato e corrotto nella community dei videogiocatori. Almeno ci fa ridere.

14 Ottobre 2013
Categoria: Comics, Review

Commenti

5 risposte a “Shadow Warrior”

  1. Luca Zanella ha detto:

    Oh, ho urtato l’immaginazione del nostro povero giovine ed innocente TMO? :D

  2. kingkilium ha detto:

    Quoto tutto, è stupendo!

    In otto anni (da quando hanno creato steam con hl2 insomma xD ) è il primo titolo che compro su steam a prezzo pieno, ci sarà un motivo :D

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