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Moto GP 15

Casimiro non è molto ferrato in fatto di Moto.

Moto GP 15

Anni fa andava di moda guardare le partite corse delle moto.

Le moto sono tipo le macchine con solo due ruote, o come biciclette con il motore. E la gente ci fa le corse che si chiamano MotoGP (Guarda che c’è ne sono anche altre eh ndTMO) e gli altri fanno il tifo per la loro squadra scuderia e fantino pilota (cioè, si chiama scuderia e non fantino? Non ha senso. ndProphet) preferito come il famoso Mario Valentino Rossi.
Andava di moda dire tutti accovacciati sul sofà tutti in piedi sul divano che se c’era twitter (c’era) ci creavano pure l’hashtag (c’è).


La mia tecnica di guida preferita, ovvero tenere costantemente premuto l’acceleratore al massimo e pregare in curva, non sembra funzionare.

Niente gusci blu

Nelle corse di MotoGP non ci sono power ups o armi montate sui veicoli, e prendere a spallate gli altri contendenti corridori non pare essere efficace, in quanto loro sono incollati sull’asfalto mentre il nostro omino è fatto di carta velina e piume, e non appena proveremo a sterzare a destra o sinistra il tutto si concluderà in una rovinosa caduta, che ci metterà praticamente sempre al fondo della classifica.

Non che io sia mai riuscito a risalire molto, sia ben chiaro. Credo di aver superato il tutorial per pietà del gioco più che per le mie abilità, ed in tutte le corse sono arrivato dopo che avevano anche già pulito per terra. Se non altro il gioco non ha l’effetto elastico. Almeno quando si è in ultima posizione, non saprei cosa succede quando si esce da li.

Simulando

Il gioco, come forse avete immaginato, si propone come una simulazione dura e pura, ed anche abilitando tutti gli aiuti possibili si è lontanissimi da un arcade.
Un paio di cose poco realistiche però le ho trovate. Anche essendo una scarpa come me, nella modalità carriera ogni anno arrivano imperterrite offerte di lavoro. Voglio dire, stiamo parlando di Aldo Scureggia (il nome del mio pilota), che in modalità ultrafacile e tutti gli aiuti abilitati è arrivato 33 secondi dopo il penultimo nel circuito iniziale, un personaggio a malapena qualificato a pulire per terra al conad dietro casa, eppure arrivano contratti come se piovesse. Se il gioco fosse stato davvero realistico forse avrei dovuto finire a fare la fila all’ufficio collocamento. Oppure in una bara, visto che di solito l’unica traiettoria che sono stato in grado di seguire in curva termina con la faccia di Aldo Scureggia usata come equivalente di un pennello cinghiale per dipingere i muri attorno alle piste.

Se poi andiamo a settare la modalità non assistita allora le cose si complicano anche di più. I freni diventano due, dietro e davanti, c’è da scegliere vari settaggi della moto ed anche quanto si sbilancia l’omino. Un incubo.

Diciamo che se siete neofiti il gioco non è propriamente facile da approcciare insomma.

Espertissimi

Poi magari se sapete qualcosa di moto allora sarà possibile per voi capire cosa vogliono dire tutti quei termini, ma visto che il mio unico approccio con quel tipo di veicoli è insultarli per il fatto che guidano come pazzi allora probabilmente non sono il più qualificato per parlarne.
Dal punto di vista dei contenuti il gioco è pieno di marchi e persone che credo siano famosi sono molto famosi, tutti su licenza MotoGP. C’è anche la voce di Guido Meda che legge il meteo inizio tracciato.
È possibile personalizzare il nostro alter ego con un sacco di caschi e guanti e stivali, ma non cambiano le prestazioni quindi è la peggior componente GDR degli ultimi anni. Inoltre non droppano mai, ma si sbloccano solo livellando.

Confusione

C’è però qualcosa che posso onestamente analizzare, e si tratta del lato tecnico.
Dal punto di vista grafico il lavoro è piuttosto deludente. I poligoni sono pochi e le texture non particolarmente gradevoli. Addirittura, a livello grafico, la differenza fra asfalto, erba e sabbia è solo il colore. Roba da PS2.
Si migliora notevolmente dal punto di vista delle animazioni, fatte molto meglio ma copia-incollate fra un pilota e l’altro. Non si nota nessuna differenza di corporatura fra di essi, fra l’altro, ciò che cambia è solo il colore ed il nome che hanno scritto sul fondoschiena.
A livello di sonoro siamo costantemente in silenzio, noi ed il fastidioso gneeeeeeeeeee dei motori con qualche cambio in GNEEEEE a seconda della marcia.
Non so se al fronte c’è un qualche tipo di telecronaca del succitato Meda, ma al fondo non abbiamo nemmeno gli insulti del proprietario della moto nelle orecchie. Deprimente.
Davvero un peccato, perchè il prodotto è stato realizzato da Milestone, una software house Italiana, ed hanno fatto lavori tecnici decisamente migliori di questo.

Io ringrazio sentitamente il publisher per la copia fornitaci, e sarebbe davvero ingiusto affibbiare un votaccio per via della mia inutilità alla guida. Per cui il voto è:
6

Politico.

Un articolo di Casimiro

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13 Agosto 2015
Categoria: Blog, Comics, Review

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