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Oddworld:New ‘N’ Tasty

Hello (again)!

Oddworld:New ‘N’ Tasty

Nato dalla mente di Sherry McKenna e Lorne Lanning, fondatori diOddworld Inhabitants, Oddworld: Abe’s Oddysee si fece amare sin da subito da tutti i possessori di psx e PC. All’epoca (1997) le novità proposte rispetto a titoli dello stesso genere erano tante, una delle più importanti era la possibilità di poter interagire con NPC del gioco (elemento attivo del gameplay), non solo con parole e gesti, ma anche con le scuregge.

Per i giovincelli

Oddworld è un pianeta alieno sul quale vivono diverse specie tra cui quella dei Mudokon, creature verdi dalle sembianze umanoidi. Abe (il protagonista) fa parte di questa razza, come molti dei suoi simili lavora come operaio in un mattatoio che produce snack macellando alcuni animali tipici del pianeta. Un giorno, per caso, Abe scopre che i dirigenti del mattatoio hanno intenzione di produrre un nuovo tipo snack a base di Mudokon! Giustamente tenta di scappare e liberare i suoi simili “schiavizzati” ed ignari di ciò che sta per accadere. Da qui prende il via un percorso ad ostacoli per Abe ed un bellissimo viaggio alla scoperta di Oddworld.
L’intento degli Oddworld Inhabitants era proprio quello di creare e far conoscere un universo che sarebbe dovuto essere il teatro di cinque storie (esclusi spin-off vari mai pubblicati) con protagonisti gli abitanti del pianeta, ma dei cinque progettati solo tre videro la luce (Oddworld: Abe Exoddus è classificato come episodio “bonus”).

Amore del XXI secolo

Nel 2010 il team indie Just Add Water (J.A.W) ammise lo sviluppo di un “nuovo” gioco di Oddworld con gli Oddworld Inhabitants, e qualche tempo dopo venne ufficializzato il remake di Abe’s Oddysee: Oddworld – New’N’Tasty
Il titolo originale era in 2D con fondali prerendrizzati e cutscene in CG. Nella nuova versione tutto ciò che all’epoca non prevedeva poligoni è stato ricreato in 3D, dai filmati ai fondali, mantenendo comunque la stessa regia e lo stesso stile. L’impostazione del gioco è rimasta a due dimensioni, anch’essa praticamente identica al titolo del ‘97. La potenza hardware infinitamente maggiore ha permesso di elaborare nel dettaglio tutti gli elementi scenici già esistenti, ma ne sono stati aggiunti altri che nella versione originale non erano presenti, come fonti di vapore nelle quali Abe può nascondersi. Ovviamente parliamo di texture in alta definizione per ogni elemento a schermo, ci mancherebbe! Sono stupito anche nel vedere che tutte le animazioni dei personaggi sono esattamente le stesse di diciassette anni fa (ed erano un sacco di frame ndTMO), ovviamente ricreate ad hoc. Un lavoro di quattro anni su Unity che ha sicuramente dato i suoi frutti.

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Amore anni ‘90

Oddworld: Abe’s Oddysee fu uno degi ultimi esponenti del genere chiamato Cinematic Platform, ovvero quella categoria che uniscono lo storytelling e una sana dose di realismo (della fisica in particolare) alle classiche meccaniche platform, in genere caratterizzati anche da una maggiore cura delle animazioni dei personaggi.
Rispetto ai classici del genere, Abe’s Oddysee allentava un po’ le rigidissime meccaniche del trial ‘n’ error lasciando un po’ più di libertà (se così la possiamo chiamare) al giocatore, presentando i vari livelli quasi come puzzle da studiare e risolvere, ma sempre tenendo conto di movimenti e tempismo.

In J.A.W si sono guardati bene dallo stravolgere una formula che, pad alla mano, oggi risulta fresca e affascinante. Il team inglese ha mantenuto lo stesso level design (che mangia in testa a parecchi platform, anche moderni) infatti sono poche le novità importanti in termini di gameplay: una è il un nuovo sistema di puntamento analogico per lanciare pietre,bombe e tappi, l’altra è il comando per parlare a più Mudokon insieme; due cose che, oltre a migliorare lo studiatissimo gameplay di Lanning & Co., hanno permesso di trasformare alcuni passaggi leggermente frustranti dell’originale in più stimolanti, senza abbassare la difficoltà!

Evitare trappole, salvare i propri simili ed sfuggire ai nemici usando poteri unici ed elementi ambientali sono ancora i fattori principali di situazioni sempre diverse tra loro e che si susseguono ad ottimi ritmi. Non capiterà mai di affrontare più situazioni nello stesso modo, e questo grazie a ciò che ho scritto poco fa: ogni sezione ha quasi i connotati di un puzzle da risolvere, con un vero e proprio studio del livello per pianificare le mosse. Alle volte serve il tempismo, altre la furbizia, molte volte entrambe. U’altra piccola ma sostanziale modifica apportata è la gestione delle vite (una volta l’energia si chiamava così), che per le difficoltà facile e normale sono rappresentate dagli uccellini che girano sopra la testa di Abe quando fa uso dei suoi poteri, e si possono trovare e assorbire in alcuni, pochi, punti dei livelli; giocando in modalità difficile quest’aspetto torna alla forma originale: un colpo ricevuto = morte. Si, J.A.W ha ammorbidito quest’aspetto del gioco per venire in contro alla generazione PS2, ma contemporaneamente non ha snaturato meccaniche e dinamiche, riuscendo dunque a trasmettere ugualmente quella sensazione di “spada di Damocle” perenne tipica del genere.

Amore senza tempo

Non è un caso che i team indie costruiscano la propria fortuna su concept “vecchi” riproposti a diversi anni di distanza e adattati alle nuove tecnologie. Mantenere lo spirito, l’atmosfera e migliorare le meccaniche dei giochi di quei tempi sfruttando i nuovi hardware per abbattere i limiti imposti dal passato, ma senza rivoluzioni. J.A.W è riuscita a fare tutto questo.
Siamo davanti alla prova di come un gran gioco sia tale sempre, anche a distanza di 17 anni, e questa cosa l’ho sempre ritenuta una prerogativa dei capolavori. Tutti i giocatori che aspettano il remake del loro gioco preferito dovrebbero sperare che venga realizzato con gli stessi criteri seguiti da Just Add Water per Oddworld: New ‘N’ Tasty.

La versione PSN del gioco è in cross-buy, dunque comprandolo una volta su qualsiasi piattaforma Sony potrete giocarlo su Ps4, Ps3 e PSVita
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Un articolo di Er Pupo

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Se mi trovo qui é perché sono romano: ho conosciuto Marco all’expocartoon di Roma quando ancora era un fanboy SEGA, scriveva su un sito di Videogiochi che seguivo e si faceva chiamare TMO (senza l’articolo). Con la morte del Dreamcast TMO impazzì, e ne seguirono una serie di eventi (durati 10 anni e passa) che senza motivazione apparente mi hanno portato a scrivere su Beavers. Sapevo di TMO project quando ancora era nella testa di Timo, anche se non ho ancora ben capito cosa sia, e sono a conoscenza della passione, il tempo ed i soldi che ha dedicato da anni a questa parte. Ancora mi chiedo però cosa significasse la sua vecchia mail, “mamameg” (rischierei la scomunica ndTMO) pero’ sono felice e onorato di essere qui. I miei vizi sono solo sigarette e gaming, dunque va da se’ che sto’ sempre senza na lira (cosa che ci accomuna un pò tutti, su questo sito ndTMO)!

18 Agosto 2014
Categoria: Comics, Review

Commenti

3 risposte a “Oddworld:New ‘N’ Tasty”

  1. Raffaele Tassella ha detto:

    mi stai dicendo che è solo per PS?

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