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Shovel Knight

Shovel Justice!

Shovel Knight

é come se tutto questo tempo fossi rimasto col rimorso di non aver giocato un gioco in particolare, senza sapere quale; come se ad una parte del mio vecchio me servisse ancora quel “qualcosa” che mancava in tutti i giochi degli anni 80/90.

Dopo un ottima campagna Kickstarter però finalmente ho avuto l’occasione di colmare quel buco nella mia softeca immaginaria. Grazie a Yacht Club Games in pratica il gioco NES perfetto non è più solo nella mia testa.

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Steel Thy Shovel!

Yacht Club Games non sono proprio 4 fessi qualsiasi. E’ parte di quella gente che da un Game Boy Color ha tirato fuori Shantae, ancora oggi uno dei livelli più alti raggiunti dalla programmazione 8 bit.

Le vecchie produzioni infatti, ovviamente colpa dell limitazioni hardware, erano particolari proprio grazie alla palette di colori che faceva quindi peso sulla creatività generale.

Adesso che quelle limitazioni non ci sono più, la palette limitata può essere quindi usata come scelta di stile, ampliata e magari non rispettata nemmeno all’occorrenza, senza paura di incappare in glitch e sopratutto, volendo, anche riempiedo frame e frame di animazioni che prima erano decisamente impensabili.

In pratica Shovel Knight usa l’aspetto 8bit solo per l’estetica, non ha glitch, non ha problemi di pop-in, non ha limitazioni. E’ un pò come se avessero messo il NOS al NES ( :V ).

Trovate parecchie informazioni al riguardo su un post del blog degli sviluppatori che si intitola Breaking the NES

Le musiche, gli effetti sonori, stesso trattamento: chiptunes, limitate, ma non gracchianti. Un sogno.

You are naught but a decadent dandy!

Il numero di giochi da cui Shovel Knight prende spunto è impressionate; Avete presente una lasagna?

C’è Mega Man che fa da base, Castlevania il ragù, Super Mario Bros 3 la besciamella ed una bella spruzzata di Zelda 2 a mo di parmigiano, infornata dentro Ducktales.

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Però l’hanno cotta bene, la lasagna: Tutti gli strati non si sovrappongono, ogni elemento di gameplay è assolutamente inserito con coerenza all’interno dell’ altro.

Il lancio degli oggetti e la presenza di reliquie (power up, dai!) è palesemente Castlevaniesco, in su + attacco per lanciare gli oggetti, per dire, così come la scoperta di strade alternative colpendo le mura dei vari livelli. Il sistema di combattimento è a metà tra Mega Man e Zelda 2, così come le reazioni del personaggio al danno nemico ricordano palesemente i giochi di cui sopra (qui il level design brilla per eccellenza proprio perchè hanno fatto di tutto per non punire il giocatore facendolo cadere per colpa del “saltino” post colpo ricevuto). Come in Ducktales ci sono tesori da prendere ed oggetti da distruggere per incrementare il bottino, mentre Super Mario Bros 3 fa capolino nella mappa e negli incontri “casuali”. Le città invece, sono proprio Zelda 2.

Ma nonostante tutto questo, nonostante sia roba gia vista, Shovel Knight risulta estremamente fresco, il level design è di quanto più immediato ci sia, ogni volta che entrerete in una stanza riuscirete immediatamente a capire cosa fare, il tutto senza la presenza delle classiche imbeccate che oramai i giochi moderni hanno anche nel menù delle opzioni (o venduto come DLC, alla peggio).

Le animazioni degli NPC restano in tema, un misto di pochi frame e tanti frame, il tutto bilanciato in base alla necessità, ogni pixel è infatti posizionato PRIMA con il gameplay in testa e solo DOPO, con una certosina maestria, impreziosito.

Parallasse c’è, sfondi animati pure, un sacco di dettagli molto “call to action” e, non smetterò mai di ripeterlo, nulla di nulla è lasciato al caso; Lo studio dei salti, le varie stanze, la posizione dei nemici.

Complimenti poi ad Erin Pellon per il character design, qualcosa di assolutamente magnifico.
E’ tutto perfetto.

Catch Her!

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Per completare Shovel Knight prendendo tutte le reliquie, alla prima partita, raccogliendo l’83% dei vari oggetti presenti nei livelli ho impiegato solo 5 ore. Sembrano poche, sono volate giuro, ma c’è da dire che giochi della portata di Metroid Zero Mission ne durano anche 3 alla prima run ma così come il nostro Cavaliere Pala sono ore piene di emozioni e divertimento.

Prendete con le pinze comunque questa durata, sono uno che ha finito Mega Man 1, sul NES. E si finiva in un unica sessione, senza salvataggi di sorta e senza vite infinite, quindi è normale che per me sia risultato più semplice rispetto ad un giocatore alle prime armi.

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Il New Game + con tutte le reliquie ed una difficoltà maggiore si sblocca subito dopo il rocambolesco finale.

Every Day I’m Shovelin’!

Avevo 12 anni, era il mio compleanno e mio padre mi portò in un negozio di giocattoli a comprare una cartuccia per NES. Ricordo ancora il dilemma quando mi sono ritrovato con in mano la Cartuccia di Batman e quella di Shovel Knight: senza sapere cosa stessi facendo, comprai il gioco del cavaliere oscuro.

Shovel Knight è il gioco per NES che non ho mai comprato. Anche perchè fino a poco tempo fa non esisteva. E’ come se tutto il meglio del gameplay dei giochi abbandonati sullo scaffale per sbaglio si sia amalgamato in un unico e dirompente fiume di divertimento.

Giocando Shovel Knight ho continuato a pensare una cosa sola: io in questi livelli gia ci sono stato, in diverse forme, con diverse facce, ma è come tornare a casa e non solo trovarla pulita e splendente, ma anche con i mobili nuovi.

Un esperienza platform action che nessun giocatore di vecchia data dovrebbe farsi mancare, e sopratutto un punto di partenza per tutti quelli che vogliono capire, senza passare per i glitch ed il retrogaming, cosa vuol dire la perfezione del gameplay dell’ epoca NES.

Per me è nato un nuovo Eroe, dei nuovi avversari, dei nuovi NPC memorabili, insomma è nata una nuova storia, ed è assolutamente in cima alla classifica delle mie storie preferite.

9

Moar Shovel Knight Please. E le versioni WiiU e 3DS hanno anche delle feature dedicate. E’ perfetto.

nullRingraziamo Yacht Club Games per averci dato il codice Steam di Shovel Knight, vorrei tanto aver avuto i soldi per comprare la uber edition quando c’era la campagna Kickstarter ma del senno di poi son piene le fosse.

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

30 Luglio 2014
Categoria: Comics, Review

Commenti

7 risposte a “Shovel Knight”

  1. Riccardo Raimondi ha detto:

    Lo aspetto per Wii U (2) PAL (LE)

  2. Gog3 ha detto:

    Bella bella bella recensione. Ho sentito proprio la passione con cui lo hai giocato e ne hai goduto. Lo avevo in lista Steam, ma lo avrei preso molto più avanti probabilmente senza questa recensione. Ora invece gli faccio scavalcare un po’ di posti e gli faccio raggiungere quasi la vetta dei desideri :). Ah, una stretta di mano copiosa per la chiusa della rece..il pezzo sulle fosse..: una frase SOMMA..imho.

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