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Antreprima InFAMOUS Second Son

Spero abbiate seguito la diretta twitter sull’evento. In tutti i casi eccovi un riassunto con hands-on del gioco a pochi giorni dall’uscita di inFAMOUS Second Son!

La location dell’evento era davvero bella: una vietta che si interseca con Piazza della Marina, al centro di Roma (due passi da piazzale Flaminio e Piazza del popolo), ma la cosa assurda è che sembrava di essere in periferia. La strada sterrata, capannoni in lamiera occupati al 99% da carrozzieri, e la polvere che si alzava ad ogni passo.

Anche il luogo vero e proprio è stato allestito in un capannone ex-carrozzeria, adornata con cartelli di pericolo e altre cose, ma vi rimando alle foto che sono più esaurenti e non ho intenzione di allungare il brodo con descrizioni da una pagina tipo libro.

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Dopo un (bel) po’ di attesa è cominciata la presentazione del gioco, e sul palco è salito Brian Fleming, co-fondatore di Sucker Punch, che ha riassunto un po’ la storia del team (chi di voi ha giocato Rocket:Robot on Wheels su N64? In sala nessuno…) e soprattutto di Infamous, che è piombato su Ps3 senza chiedere il permesso ed ha avuto un discreto successo. Da qui è cominciato un excursus sulla saga, e di quanto la scelta di essere buono o cattivo abbia influito anche sul plot del nuovo arrivato: inFAMOUS Second Son.

SPOILER relarivi ai primi inFAMOUS, dunque se ancora non l’avete giocato saltate questo paragrafo grigiastro e passate oltre.

Fleming ha spiegato che, secondo un calcolo fatto sui trofei sbloccati nel precedente capitolo il finale più scelto è stato quella della morte del protagonista, dunque il finale ufficiale scelto dal devteam è quello scelto dalla magior parte dei gamer.

inFAMOUS Second Son comincia proprio da qui. O meglio, comincia sette anni dopo quegli avvenimenti, e la storia del mondo si è evoluta in base a quei fatti, con i governi e le persone divise da chi è a favore di condividere la propria città da persone “col dono” e chi invece li considera pericolosi mutanti.
Delsin (il protagonista) è un ragazzo nato e cresciuto a Seattle -uno di quelli che noi chiameremmo “verace”- che per sua fortuna/sfortuna acquisisce in modo accidentale una serie di poteri per i quali va fiero, ma il governo no, e per questo viene inserito nella lista dei ricercati per bioterrorismo.
E’ proprio nella metropoli dello stato di Washington che le vicende narrate avranno corso e questa volta -precisa Fleming- la città non sarà una “copia” di quella reale (New York nei primi inFAMOUS), ma sarà la vera Seattle, con i suoi monumenti e le sue caratteristiche.

Anche in questo caso, il giocatore deciderà se fare il “cattivo” o il “buono” e le scelte effettuate non avranno effetti solo sul protagonista, ma li avranno anche sui personaggi che girano intorno a Delsin, nonchè sui suoi poteri che questa volta non saranno alimentati da fonti elettriche ma da fumo, neon e laser.

Fleming spiega infatti che anche i poteri di Delsin si evolveranno in base alle scelte fatte, e questi influenzeranno il tipo di gameplay: nel caso si scelga di compiere azioni malvage, il giocatore proseguirà la storia di buon passo, senza particolare attenzione a chi o cosa si sta attaccando; se invece si decide di fare i buoni ci sarà bisogno di più precisione nei combattimenti.

Dopo tutte queste precisazioni, sale sul palco Troy Baker, l’attore che ha prestato la faccia e le mosse a Delsin, ma non parla: viene accolto da applausi, alla fine dei quali parte un video di 5 secondi e poi stop, presentazione conclusa. E’ arrivato il momento di mettere le mani sul gioco e di fare qualche domanda ai protagonisti che hanno calcato il palco.

theTMO mode on


Premessa: non sono riuscito a provare inFAMOUS Second Son alla scorsa Gamescom, quindi questa è stata la prima prova in assoluto del gioco.

La demo inizia subito con una scelta morale da effettuare, e la missione susseguente sarà profondamente diversa in base a ciò che il giocatore sceglie: In un caso mi sono trovato a sgominare una banda di narcotrafficanti con combattimenti e pedinamenti a debita distanza; in un altro invece ho dovuto portare Delsin a diverse manifestazioni contro i “mutanti” ed eliminare cartelloni raffiguranti il leader del movimento, per poi scontrarmi contro le forze anti terrorismo.

Graficamente quello che più colpisce è la pulizia a schermo: nessun filtro, tutto sparato al massimo davanti ai vostri occhi senza -in apparenza- compromessi, sicuramente uno dei titoli più “newgen” che abbia mai avuto modo di vedere/provare, ma la sensazione è che comunque “manchi qualcosa”, quel “più” che ti fa strabuzzare gli occhi e ti fa capire che la nuova generazione è davvero arrivata.

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Non so se questa sensazione sia dovuta al fatto che ormai da più di un anno mi sia avvicinato al gaming su PC (a livello hardware non sono messo bene, ma comunque le differenze per molti aspetti si notano), ma più guardavo lo schermo e più questa sensazione di “mancaqualcosamanonsocosa” si faceva strada.
Eppure la risoluzione delle texture era ottima, sembrava tutto pulito, fluido, bello, e gli effetti particellari di esplosioni e assorbimento dei poteri erano a dir poco incredibili. Tutto splendido da vedere. Ma qualche dettaglio mi sfuggiva, o quantomeno non era evidente come mi sarei aspettato. Alla seconda prova (sono riuscito a farmi 3 giri della demo presente) ho capito cosa c’era che non andava: un’illuminazione ambientale curata moltissimo per alcuni elementi (riflessi, più che altro), ma completamente assente per altri. Anche se la parte di gioco prevedeva una sessione notturna, non c’erano ombre o effetti di luce ambientale dinamici, alcuni elementi presentavano un leggero Aliasing e insieme all’illuminazione anche la cura generale degli elementi va nettamente scemando man mano che lo suguardo si allunga verso l’orizzonte.
Si badi bene: tecnicamente Second Son non potrebbe mai girare su una Ps3, è troppo per la vecchia console Sony, e se consideriamo che questo è solo il secondo gioco sviluppato appositamente per Ps4 c’è sicuramente da stare allegri per ciò che verrà in futuro. Quelle che ho additato come “mancanze” sono dettagli trascurabili per il tipo di gioco. Vediamo perchè.

inFamous è sempre stato un gioco veloce e dinamico,caratteristiche che si ripresentano anche in questo capitolo agevolate da un hardware più potente che ha permesso un aumento esponenziale di nemici e NPC (questi ultimi non troppo dettagliati) a schermo, cosa che -come specificato prima- va ad influire anche sul gameplay, soprattutto se si dovesse decidere di intraprendere la strada da buon samaritano. I nemici a cui badare sono talmente tanti che più di una volta le ho prese di santa ragione, e non sono stato l’unico a soccombere: anche altre persone presenti all’evento hanno avuto qualche difficoltà a portare a termine le demo.

Salti, arrampicate e mazzate. L’essenza di inFamous c’è tutta, anche nei controlli che a conti fatti si differenziano poco o nulla rispetto ai precedenti capitoli, eccezion fatta per alcune azioni da compiere con il touchpad del DualShock4 come aprire porte o ricaricare i poteri tramite assorbimento (oh, ha una sensibilità e una precisione pazzesca! ndR).

Insomma da quel poco provato sono rimasto abbastanza soddisfatto, ma essendo solo una piccola parte di gioco resta da vedere se le missioni a lungo andare risulteranno ripetitive (come nei precedenti inFamous, imho) o no.

Dopo aver mangiato molto fritto, un HotDog, ed essermi scolato un litro d’acqua e tre birre (tutto gentilmente offerto da SCE Italia, e mi sono trattenuto per non sembrare un morto di fame), sono andato alla Round Table per fare domande a Troy Baker, Brian Fleming e Ken Shramm. In realtà, Ken Shramm non era sul palco, e non so se a causa delle varie birre (neanche è arrivato e ne aveva già una in mano), ma un po’ mi è dispiaciuto perchè da quello che ho potuto notare girando per il capannone sembra essere un tipo molto alla mano.

Comunque, in 15 minuti sono state fatte sette domande (forse otto…comunque meno di dieci), tre delle quali le ho fatte io ma le hanno partorite theTMO e il nostro Propheta. Vediamo che ci hanno detto:

B.it per Fleming: inFAMOUS Second Son è forse il primo vero gioco nato su Ps4: l’intenzione era questa o il progetto è nato per Ps3?

Brian Fleming: L’idea di Second Son in realtà è nata 5 anni fa, ma già all’epoca lo progettammo sulla base hardware di Ps4. Sapevamo che per un progetto del genere avevamo bisogno di maggiore potenza hardware.

B.it per Baker: Quali sono le differenze nel recitare per un film/TV rispetto ai videogiochi? Ci sono aspetti che ti mancano da una parte e/o dall’altra?

Troy Baker: In ambito cinema hai moltissime cose che ti aiutano, come il set e il trucco, mentre in un videogioco sei solo tu, con 200 pallini sul viso e una tuta stretta addosso. Questo però non significa che sia peggio, anzi. Recitare per un videogame è molto più difficile e per questo più stimolante, è molto simile al recitare in teatro. Io preferisco recitare per i videogame in quanto richiede più abilità di recitazione, e soprattutto hai più libertà nel dare un contributo personale al personaggio.

B.it per Fleming: Quanto è stato difficile abbandonare Cole come personaggio principale?

Brian Fleming: Molto. Abbiamo creato e curato il personaggio di Cole per ben sei anni. Ma continuare a lavorare su di lui comportava meno rischi. Abbiamo deciso di correre qualche rischio in più.

Con questa domanda si è chiusa la Round Table, ma anche alcune delle altre domande hanno ricevuto risposte interessanti. Se stesse leggendo qualcuno presente a quella Round Table mi deve scusare se non cito il sito o il nome, ma non li so/ricordo.

Comunque, una delle risposte più interessanti è stata una domanda tecnica, sulla facilità di sviluppo di Ps4 rispetto a Ps3, e Fleming ha detto che PS4 è molto ma molto più facile, in quanto più diretta.

Qualcuno poi ha chiesto il perchè nella build portata a quell’evento mancassero totalmente le ombre (per fortuna non sono stato il solo a notarlo ndErPupo), e Fleming ha prima fatto la battuta (neanche troppo, perchè era abbastanza serio) “ma è notte!” e poi ha spiegato che in realtà delle ombre e degli effetti luce ambientali se ne occupa un altro team dedicato (ah, ok. ndErPupo).

L’ultima che io reputo importante (e che se non ricordo male l’ha fatta una ragazza di nome Eleonora, ma non ricordo assolutamente per quale sito e soprattutto potrei aver appena detto una cavolata) è se ci sono progetti per portare questo titolo anche su PS Vita, e Fleming ha detto che potrebbe esserci una possibilità.

Poi, null’altro di interessante, a parte forse il motivo per il quale il gioco si chiama Second Son e non inFAMOUS 3, per cui Fleming ha dato più spiegazioni: la prima è che comunque volevano un taglio col passato (console nuova, storia nuova), la seconda è perchè Delsin è un secondogenito, la terza non ricordo :V

Il resto (lo so, scusatemi ma la penso così) son state domande per cui era facilmente intuibile avere risposte scontate, tipo le nostre :V

Un articolo di Er Pupo

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Se mi trovo qui é perché sono romano: ho conosciuto Marco all’expocartoon di Roma quando ancora era un fanboy SEGA, scriveva su un sito di Videogiochi che seguivo e si faceva chiamare TMO (senza l’articolo). Con la morte del Dreamcast TMO impazzì, e ne seguirono una serie di eventi (durati 10 anni e passa) che senza motivazione apparente mi hanno portato a scrivere su Beavers. Sapevo di TMO project quando ancora era nella testa di Timo, anche se non ho ancora ben capito cosa sia, e sono a conoscenza della passione, il tempo ed i soldi che ha dedicato da anni a questa parte. Ancora mi chiedo però cosa significasse la sua vecchia mail, “mamameg” (rischierei la scomunica ndTMO) pero’ sono felice e onorato di essere qui. I miei vizi sono solo sigarette e gaming, dunque va da se’ che sto’ sempre senza na lira (cosa che ci accomuna un pò tutti, su questo sito ndTMO)!

12 Marzo 2014
Categoria: Blog, Comics

Commenti

13 risposte a “Antreprima InFAMOUS Second Son”

  1. Marco Giammetti ha detto:

    Grandissimo Andrea! La prossima volta voglio trollare in diretta dall’ evento! :D

  2. Luca Zanella ha detto:

    Daje Andrea!

  3. Murdock ha detto:

    Beavers uber alles: complimenti! :V

    Questo è il primo vero gioco che mi fa rosicare per non essere ancora passato alla next gen.

    • Grazie :D
      Effettivamnte è un bel gioco. Io non ho amato particolarmente i primi due: il primo l’ho platinato per inerzia, il secondo non sono riuscito a finirlo quando ho intuito che le missioni (soprattutto quelle secondarie) erano simili al primo. Sinceramente, penso che questo Second Son darà di più in termini di storia e grafica, ma giocandoci ho visto alcune cose che mi hanno portato subito ai primi due giochi (antenne satellitari/ripetitori sopra alcuni palazzi, ad esempio), e questa cosa ha smorzato parecchio l’entusiasmo.

      Graficamente è davvero un gran bel vedere, comunque. Gli effetti particellari e i riflessi sui vetri e le pozzanghere sono da sturbo. Inoltre ho dimenticato di scrivere che ci sarà il meteo variabile random.

    • Bloodyladyrinoa ha detto:

      Ciao! Sono l’ Eleonora della domanda ^^ bell’articolo complimenti! Comunque scrivo per http://www.eirgames.com :)

    • Marco Giammetti ha detto:

      Spam su Beavers! Sono commosso :'( Grazie Eleonora :”(

    • Bloodyladyrinoa ha detto:

      Addirittura spam? XXD Pensavo fosse più completezza all’articolo dato che sono stata citata e non si ricordava per chi scrivessi! XD

    • Marco Giammetti ha detto:

      Io sono seriamente commosso, vuol dire che non ci leggiamo da soli e basta :'( e poi è sempre meglio della roba “enlarge your penis” che mi tocca moderare ogni tanto… :V

    • Bloodyladyrinoa ha detto:

      Ahahahahhahahahhaha XD no stai tranquillo, non vi leggete da soli!

    • Davvero c’ho preso? Aoh devo bere più spesso quando ci invitano agli eventi!

    • Bloodyladyrinoa ha detto:

      Ebbene ci hai preso, fra l’altro sono arrivata qui grazie al collega che era con me all’evento che vi segue ^^

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