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Brutta cosa i pregiudizi

Oggi parliamo di DmC che non è l’acronimo per una bestemmia ma sta per Devil May Cry, penso uno dei reboot meno richiesti e attesi di sempre. Forse ve lo ricorderete per questo trailer:

O dovrei dire per questo trailer di merda, visto che il gioco finale non c’azzecca assolutamente nulla con il prodotto presentato qui sopra, ne per i temi, ne per il comportamento di Dante ma sopratutto per l’aspetto del protagonista: Fortunatamente non sembra quel decelebrato del vampiro di Twilight nel gioco che trovate sugli scaffali, anzi assomiglia come modo di comportarsi e di reagire parecchio al Dante di Devil May Cry 3.
Fare trailer di presentazione per questa serie che non rispecchiano per niente il prodotto finale è gia di per se segno che Capcom e Ninja Theory sono perfettamente entrate in sintonia.

Esempio, il trailer di Devil May Cry 4 del 2005

E’ quasi spaventoso notare come somigli molto di è più questo trailer al DmC odierno (anche per presunte tematiche) rispetto a DMC4 stesso.
Comunque ancora una volta voglio rassicurare tutti, non c’è dante Emo, anzi è molto Metal/Progressive, quindi rilassatevi.

Questa oltretutto è la prova che Dante per tutto il gioco non ha MAI le mutande.

Per quanto sia un Reboot, DmC sembra quasi studiato appositamente per essere un titolo che si innesta nella timeline prima ancora di Devil May Cry 3, che è un prequel della saga originale. Pur non condividendo ovviamente ne ambientazione (ma mica tanto) ne tematiche (quelle sicuramente) con gli altri giochi potete farvelo piacere anche guardandolo in questo modo.

Si vabbè non ce ne frega, parliamo del gioco.

Ho giocato la versione seria, cioè quella PC, quindi si parla di un picchiaduro che va minimo a 60fps, quelli veri, non quelli immaginari dei deliri di Antoniades.

Cose che mi piacciono in DmC:

Il sistema di combattimento è stato semplificato e tutte le armi sono accessibili in qualsiasi momento, modificando ovviamente il sistema di combattimento “al volo” come in Devil May Cry 4 quando si usava Dante (che poi è l’evoluzione dinamca di Dante in DMC3). In più aggiungeteci il gancio che praticamente è il Devil Bringer di Nero e vi ritrovate per le mani una macchina da guerra.
Giocare un titolo dei Ninja Theory con un sistema di combattimento che non solo funziona ma è anche divertente fa quasi venire le lacrime agli occhi. Non ne avevano azzeccata una da Kung Fu Chaos. Ringraziamo Sparda.

Gli scontri con i Boss, per quanto abbastanza canonici e affrontabili in classiche arene, fanno un sacco God of War, c’è sempre molto movimento ed in generale sono proprio grossi, come deve essere per questa saga. Volano vaffanculo a raffica durante le mazzate!

La varietà dei livelli è notevole ed il gioco tende a dare sempre qualcosa all’ occhio per cui essere fieri di guardare lo schermo. Le continue modifiche della morfologia denotano un lavoro immenso a livello di grafica e modellazione, nessun pezzo del livello rimane intero o fermo per tutta la durata del gioco. Egregio.

Ogni DMC ha una traccia musicale, in questo caso la tutta la colonna sonora è stata creata non appositamente ma sotto licenza. Di tutte le musiche presentate da Noisia e Combichrist direi che la traccia preferita è Never Surrender che c’azzecca non poco anche con la storia.

La storia è veramente bella da seguire (ottimo il doppiaggio in italiano) e poi ci sono un sacco di parolacce, che non guasta. La regia è migliorata tantissimo rispetto ad Enslaved ed è molto più dinamica. Non ci sono mai tempi morti anche tra una sezione di gioco ed una cutscene, un lavoro sopraffino. Penso che la scena in cui viene descritta la storia di Sparda sia una delle più belle cutscene mai realizzate in un videogame moderno, un tripudio di grafica bidimensionale, cambi di inquadratura e recitazione. Kudos!

Cose su cui posso passarci sopra

Alcuni modelli dei nemici sono proprio brutti da vedere così come alcune texture, c’è una scena in particolare dove Virgil mantiene un fucile dove si posso contare pixel e poligoni. Non si fa!
Lo streaming di texture e la lentezza nei caricamenti di quest’ultime invece è colpa del UE3. Su pc magari sui file di configurazioni metti anche le mani ma su console mi sa che è una bella rottura.

Virgil, a parte alcune situazioni, è insopportabile.

Se il personaggio di Trip in Enslaved era palesemente Nariko di Heavenly Sword, in DmC il modello di Kat è fin troppo simile a Kai nell’ aspetto. Ma penso che ormai sia tipo una rivalsa nei confronti di Sony (e fanno bene).

Per quanto ben congegnata la storia è alquanto prevedibile ed anche fin troppo simile a quella di DmC 2 e 3 per certi versi, a parte le tematiche politiche e sociali che trovo siano molto interessanti ma poco adatte a chi gioca DMC che di solito vuole mazzate/pistole/tette. Sembra quasi creato per un pubblico femminile calcolando i referimenti a peni e la bellezza indubbia del duo nefilim. Non a caso ho diversi complessi di inferiorità.

La teatralità della armi non è ai livelli dei precedenti capitoli ma penso non voglia esserlo.

Lo stile in generale del gioco è molto poco giapponese, come è ovvio che sia. Quindi in questo caso io posso passarci sopra, magari qualcuno un pò più “de coccio” no.

Cose che non mi piacciono in DmC:

Tutto questo ben di Mundus a disposizione sui tasti vi permette di arrivare al Grado SSS di combattimento in pochissime mosse. I pattern dei nemici al livello di difficoltà Nefilim (difficile?) sono proprio minimali, migliorano leggermente nelle altre difficoltà ma solo perchè aumentano il numero di scontri e l’energia che tolgono a Dante.

Le sfide sono ridicole e talmente poco stimolanti da non far venire neanche la voglia di cercare le chiavi per accedervi.

La varietà dei nemici è scarsa. Sono pericolosi solo quando attaccano in gruppo e, per colpa della versione console immagino, i gruppi sono sempre poco numerosi o assolutamente non ai livelli del casino che succedeva nella versione PC di DMC4.

Interattività con gli ambienti scarsa, ci sono troppi pochi oggetti da poter rompere. Penso che in DMC4 la parte più rilassante sia stata distruggere tutti i mobili all’interno della chiesa (che poi magari sono desideri miei intimi, potrebbe essere). Però a parte qualche larva nel limbo gli oggetti a disposizione per cercare anime rosse, cioè i soldi, sono veramente pochi.

Per quanto Never Surrender sia bella il resto della musica non riesce ad attirare la mia attenzione. Addirittura penso che mi dia fastidio proprio sapre che non sia stata realizzata appositamente per il gioco.

Cose che veramente non posso perdonare a DmC

I credits ed il finale fanno veramente cagare a spruzzo.

Non ho quasi mai usato o acquistato oggetti se non alla fine del gioco.

I DLC: non mi potete mettere la torre del caos e le sfide come un DLC a pagamento. Così come non potete fare lo stesso errore fatto con la prima edizione di DMC3 dove avete infilato Virgil giocabile solo con un altra uscita. Allo stesso modo il DLC di Virgil che uscirà a breve è un completamento della storia del gioco, va messo di default non me lo devi far pagare. Capcom una volta eri una persona meglio (cit.).

Le musiche random durante le sfide (non le sopporto).

DOVE. CAZZO. E’. TRISH. Lo so che è un reboot ma DOVE CAZZO E’ TRISH.

Parliamo seriamente di schiaffi

Senza mettere in mezzo il re incontrastato dei picchiaduro che rimane ancora oggi God Hand (di cui un giorno parlerò perchè ultimamente sono in modalità vintage) vorrei parlare di giochi più simili a DmC.

Devil May Cry 4 è per certi versi il mio episodio preferito, forse perchè è stato bello aspettare 20 minuti di installazione su PS3 (/sarcasm). Mi colpì all’epoca per il fatto che alcune scelte di level design furono praticamente CLONATE dal primo capitolo della serie (infatti funziona), il sistema di stile di combattimento di Dante era finalmente in tempo reale ed il nuovo arrivato, Nero, era veramente molto sempice da usare ed efficace. Se non fosse per il Backtraking estremo, marchio di un epoca in cui i giochi andavano sviluppati con molta meno calma di adesso, sarebbe decisamente ancora in cima alla lista. E poi si picchia il Papa, che non è una cosa che ti fanno fare proprio in tutti i giochi.

In questi anni è uscito Bayonetta e ancora dopo l’esperimento Castlevania di Mercury Steam, per non parlare di God Of War 3. Tutti questi titoli hanno un livello di profondità nel sistema di combattimento e nella sfida che secondo me DmC non ha, sopratutto durante gli scontri di massa. In più di un occasione mi è capitato di perdere di vista avversari (nel vero senso della parola cioè che semplicemente non erano più inquadrati) dimenticandomene completamente: non mi attaccavano!

La stessa varietà di combattimento presente con il classico selettore di attacchi di Luce/Ombra o Fuoco/Ghiaccio o Nero/Bianco che dir si voglia che troviamo per esempio in Castlevania non raggiunge mai gli stessi livelli di strategia in DmC. Verso la fine nel gioco e nel New Game + Dante è capace di tener testa a qualsiasi sfida, solo che gli avversari non sono in grado di contrastare le sue combo. Quindi sembra quasi che la difficoltà derivi più dagli errori del giocatore che dalla testardaggine degli avversari, a nulla serve la temporanea invicinbilità di alcuni, basta schivarli.

Non è mia abitudine cercare di prendere tutti gli Achivement dei giochi ma penso che giocando Bayonetta più di una volta mi è venuta una gran voglia di arrivare (ROTFL) al massimo del punteggio in un livello, cosa non facile. In DmC per ora non mi è sembrato necessario. Magari è solo una sensazione mia.

Per quanto questa descrizione possa sembrare negativa DmC resta un gioco esteremamente piacevole da affrontare,  occhio! E’ divertente, ben strutturato, con una bella storia, una musica incalzante, un ottimo sistema di controllo ed un personaggio che si fa volere più che bene nonostante i pregiudizi.

Con il prossimo episodio e con il Know How che Ninja Theory ha acquisito sono convinto che vedremo un ottimo contendente all’ olimpo dei giochi di combattimento.
Consigliatissimo.

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

12 Febbraio 2013
Categoria: Comics

Commenti

12 risposte a “Brutta cosa i pregiudizi”

  1. Gloria Tortorella ha detto:

    Bella, mi piacciono le recensioni sincere :D
    Mi hai anche fatto realizzare che parte dei miei giochi preferiti sono giochi in cui si picchia il Papa.

  2. IGN_Mdk7 ha detto:

    Due cose anzi tre:
    1) il Blood Palace NON sarà a pagamento ma gratis.
    2) i nemici non ti attaccano se non sono inquadrati, ma non è una cosa nuova. È da Devil May Cry 3 che non partono attacchi se non ti consentono di vedere il primissimo frame dell’animazione. Ovviamente non puoi giocare a nascondino e tenere fuori appositamente i nemici più scomodi, perché loro si muovono e cercano di entrare nell’inquadratura.
    3) ROTFL per la strip geniale e per la storia – vera – delle mutande.

    • Marco Giammetti ha detto:

      Devil May Cry 3 è un gioco per PS2. Il problema rimane. I nemici non entrano nell’ inquadratura, sopratutto nelle arene grandi, perchè è un bug, si incastrano nello Z-buffer a quanto pare. Capitato più volte, non a caso ne ho anche approfittato in modo becero in alcune situazioni. Il Blood Palace gratis è bello! Però ancora non esce no, l’ho appena finito! Virgil però mi costa 9 euro, quindi il discorso non cambia.

  3. Vincenzo Chirico ha detto:

    Partiamo dal principio.
    1) L’immagine in apertura è una meraviglia, penso di essermi commosso.
    2) Personalmente il doppiaggio mi ha fatto davvero cagare
    3) L’inguine di Dante deve essere un disastro.
    4) Il miglior Devil May Cry secondo me è il 3 per le meccaniche e il primo per la storia. Il finale del 4 mi ha lasciato talmente tanta insoddisfazione da perdere qualsiasi interesse.
    5) God Hand spacca il culo a qualsiasi cosa sia mai esistita su questo pianeta.

    • the_TMO ha detto:

      1) ROTFL
      2) No il doppiaggio è bellino dai, rispetto alla media sopratutto.
      3) Non so se hai mai provato a scendere le scale battendo i talloni
      3) Il miglior DMC come gameplay in generale rimane indubbiamente il 3, spettacolare, ma al 4 sono particolarmente affezionato perchè è l’unico con un doppio sistema di combattimento e sopratutto ha alle spalle lo stesso character designer di Bayonetta e GodHand
      5) Un team che non verrà mai ricreato

  4. Diego Castelli ha detto:

    La soluzione per farlo essere veramente un gioco AAA e’ semplicissima:
    Bastava non chiamarlo Devil May Cry
    Bastava creare un nuovo brand ed erano tutti contenti,ma no,e’ meglio fare un bel dito medio a TUTTI i fan della serie,penso che quel finocchio di Antoniades sia il piu ignorante figlio di puttana mai vissuto,basta pensare alla scena della parrucca………..ce’ scritto FUCK YOU FANS LOLOLOLOLO a caratteri cubitali…….

  5. Riccardo Raimondi ha detto:

    Onestamente non ricordo questa gran profondità mazzuolareccia in God of War 3

    • Marco Giammetti ha detto:

      E’ una buona occasione per rigiocarlo allora, ha veramente grandi momenti, sopratutto a livelli di difficoltà avanzati e con le Nemean Cestus. E’ il meno smashone della serie assieme a Ghost of Sparta. Ma è una mia opinione, mica legge :D

    • Riccardo Raimondi ha detto:

      E’ anche vero che la mia memoria non è proprio elefantiaca…XD

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