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La copertina di Dylan Dog

Uno studio di 4 giorni, di notti e pause pranzo più che altro, ha portato alla luce un disegno di cui vado particolarmente fiero per diversi motivi: il primo è che quando ero molto piccolo, leggendo le storie di Dylan Dog a casa del mio amico Daniele ero sempre affascinato dal personaggio e dalle donne che lo circondano; il secondo motivo è un attaccamento strano ed immotivato alla storia di Bellezza Orsini, la “strega” di Benevento, persona (diventata personaggio) che avrei sempre voluto disegnare senza averne mai la possibilità.

L’incontro del 28 Giugno dedicato a Dylan Dog ed agli altri personaggi della Bonelli che si terrà al Craven Road (Benevento, Vico Noce) mi da quindi la possibilità di rispolverare libri di anatomia e storia. All’inizio devo ammettere di essere stato preso un pò dallo sconforto…

Non so disegnare

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Questo cesso che vedete qua sopra sono i primi tentativi fallimentarissimi fatti con la tavoletta grafica. Dopo 8 anni passati a disegnare Castori con un’ anatomia tutta loro tornare a disegnare figure umane, sopratutto per l’obbiettivo che avevo prefissato, è un incubo. Partito troppo in quarta decido che è meglio mettere qualche ora la testa sui libri e gli occhi e le orecchie su vari tutorial, rimpiangendo per tutta la vita di non aver continuato a fare lezioni di pittura dalla bravissima Rossella.

Studiare quindi la capigliatura di Dylan (che sia maledetto il suo barbiere), le proporzioni facciali, il naso, gli zigomi accentuati, la corporatura, e scoprire che ogni disegnatore lo fa un pò come gli pare anche se mantiene SEMPRE determinate caratteristiche (fronte alta, capelli, zigomi, spalle larghe).

La matita è meglio della Cintiq

Come è solito, da buon nerd decido che la colpa è della tavoletta grafica, quindi durante la pausa pranzo impugno la prima matita, foglio e gomma e comincio a disegnare

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No, la colpa è mia. Non mi sto impegnando abbastanza e sto prendendo la cosa alla leggera. Devo rilassarmi e sopratutto tornare a disegnare come facevo un tempo, in mezzo alla strada, magari bevendo qualcosa di alcolico. Fortunatamente si esce prima che c’è la partita (pessima) dell’ Italia. Il resto dei disegni li ho fatti davanti ad un noto locale di Benevento, anche perchè il locale designato per l’incontro non è dispinibile.

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Andiamo gia meglio. L’aria mi fa bene. E’ tempo quindi di dare una seconda possibilità alla Cintiq: si torna a casa!

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La prima prova

Artrage: Montando le immagini in Moltiplicazione e modificando la forma dell’ albero ho montato la scena

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Poi l’ho ripassata a matita, simulazione realistica, non è quella vera ma meglio di niente.

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Poi la china, modificando qualcosa, ho usato la penna grafica con smoothing

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alla fine con diverse pennellate è venuto fuori questo

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Che ho quindi colorato

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Mi fa cacare

Lo mostro al gruppo, piace, ma io non sono assolutamente soddisfatto. Bellezza sembra una mignotta, lo sfondo è troppo scuro, Dylan è spropozionato e l’effetto che volevo dare al cappello che si trasformava in Noce è venuto una chiavica.

Fortunatamente arriva Massimo a darci un paio di dritte su come sviluppare l’idea:
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Nicola:Neanche un “mi piace”, Max… Vorrà dire qualcosa? Potevi anche scrivere “albero” vicino ad albero… Scherzo… Ma secondo me
l’impostazione di Marco va benissimo, non va stravolta. E poi il formato è decisivo. Se cambi quello finisce la magia.
Marco:No, l’arco no, basta, e poi se non lo faccio esplodere non mi diverto. La larghezza maggiore porterebbe altri problemi, comunque in una
versione avevo creato il ponte del fiume sabato ed il fiume stesso sullo sfondo, potrebbe andare? E perchè le streghe ballano attorno ad un ananas?
Nicola:Pensavo fosse un banano…Il banano magico…
Marco: Il che spiegherebbe perchè ci sono 5 ragazze contente sotto
Massimo: é l’unico albero dell’amor… I nessun mi piace segnalano il mio disegno come avanguardia. Ragionier Giammetti lei non é qui per
divertirsi :P. Il ponte é poco beneventano, forse una bottiglia di strega gigante aiuterebbe!
Marco: XD ma è astemio Dylan! Avevamo pensato con un mio amico di farlo mbriaco di strega, ma non sarebbe pubblicità?
Massimo: APPUNTO! Lo sponsor!

Ormai è deciso, ricomincio da zero. Riprendo i disegni e mi accorgo che tra i tanti che avevo fatto avevo dimenticato di fare una scansione:

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Beh, di sicuro è carina, non ha la faccia da “bottana” e sopratutto mi piace più dell’altra (è bello notare come si dimenticano le cose fatte poche ore prima).
Ridisegno quindi Dylan:

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E passo ad affiancargli Bellezza.

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Modifico qui…

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E rendo la scena più drammatica, rifacendomi un pò alla cronaca del tempo.

Il suicidio di Bellezza Orsini processata per stregoneria
di ANDREA LIPAROTO

Nel 1484, subito dopo la pubblicazione della bolla pontificia intitolata Malleus maleficarum, viene ufficialmente avviata in Italia la celeberrima ”caccia alle streghe”. Con questa espressione si è soliti designare una feroce persecuzione messa in atto cinque secoli fa dalla Chiesa attraverso l’istituto del tribunale della Santa Inquisizione ai danni di donne accusate di essere al servizio del demonio.

Fiano Romano, 1528. Nel castello del paese in questione si sta svolgendo un processo contro Bellezza Orsini, nativa di Collevecchio, rea di aver praticato la stregoneria. L’incaricato ad emettere un giudizio nei confronti della donna risponde al nome di Marco Calisto da Todi.

Ma chi è Bellezza Orsini? Figlia di Angelo, ancora bambina viene data in sposa ad un individuo che l’abbandona poco dopo la nascita del loro figlio Bartolomeo. Quindi, Bellezza viene assunta come serva a Monterotondo presso il castello della famiglia Orsini. Oltre a pulire, cucinare e badare alle bestie, la ragazza deve anche preparare pranzo e cena ad una donna rinchiusa nelle carceri del castello: Lucia di Ponzano. Si tratta di una presunta strega, ma in verità è solo una donna che realizza miscugli di erbe capaci di curare le malattie più disparate.

Lucia, provando un forte sentimento di affetto e fiducia per Bellezza, decide di insegnare alla ragazza la sua arte ”magica”. Così la giovane Orsini, appresi gli insegnamenti della sua amica, inizia ad aiutare tutti i sofferenti che le capitano davanti. Un giorno uno dei suoi ”pazienti” non riesce ad ottenere benefici dalle sue cure e muore, il fatto viene denunciato dai parenti dell’uomo al tribunale dell’Inquisizione. Immediatamente Bellezza viene convocata davanti al giudice. Durante l’interrogatorio l’imputata ammette in tutta tranquillità di praticare la cosiddetta medicina dei semplici, a base di sostanze puramente vegetali, a favore di malati gravi che le chiedono aiuto. Non può, quindi, aver ucciso nessuno. Ma il giudice deve comunque punirla. La Chiesa ha trovato un’altra strega da bruciare. E non si lascia scappare l’occasione.

Bellezza viene torturata così violentemente che Marco Calisto riesce ad estorcerle una confessione assolutamente falsa: la malcapitata ammette di essere un’amante del diavolo e di aver partecipato ad alcuni sacrifici di neonati. Il giudice, soddisfatto, promette alla donna di rinchiuderla in un convento. Ma non è così. Bellezza Orsini viene condannata a morte.

Lei però decide di precedere il boia. Dopo aver strappato un chiodo dalle pareti della sua cella se lo conficca più volte nella gola. Ingiustizia è fatta.

Articolo da “Il Messaggero” del 23 aprile 2004

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E ridisegno pure tutte le altre, inserendo anche Groucho, che lasciarlo fuori non mi piaceva:

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Rimetto quindi tutto assieme e ripasso nuovamente tutto a matita, stavolta modificata per sembrare più carboncino, sempre su Artrage:

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La china stavolta è modificata per essere un pennellino vero, niente smoothing, tratto sporco, deve sembrare vero, basta farsi aiutare (troppo) dalla macchina!

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Quindi passo ai colori di base, lo sfondo c’è solo perchè mi aiuta a distinguere dove è colorato bene e dove invece no.

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Ed alla fine si aggiungono sfondo, luci ed ombre.

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Finito, non ci sono i loghi perchè stiamo ancora decidendo come chiamare la falsa copertina. Se riguardo i primi disegni che ho fatto 3 giorni fa non so ASSOLUTAMENTE come sono arrivato a questo risultato se non con molte ore (una decina in tutto) tanta, tanta calma ed i Lonely Island come sottofondo musicale.

Come al solito, se volete una copia della cartolina o un poster dovete venire al nostro incontro! Spero vi piaccia. Altrimenti c’è sempre Massimo:

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Alfredo: ‎…
Massimo: Arte.
Alfredo: Arte… questa sconosciuta…
Marco: Ommioddio sto morendo! XD
Antonio: Lo sguardo di Dylan è bellissimo
Ferdinando: Fortissimo, concordo. La sintesi assoluta!

Un articolo di the TMO

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per gli amici Timo, è in realtà Marco E. Giammetti, sul pianeta terra dal 1979 e grafico dal giorno prima. Ha cominciato a mettere le appiccicaticce manine sui videogame all’ età di 3 anni con un Vic 20 e non ha più smesso di giocare da quella data in poi, frequentando sale giochi malfamate e rischiando più volte la bocciatura a scuola per tentare di uccidere quell’ ultimo maledetto boss.

16 Giugno 2012
Categoria: Comics, Design

Commenti

5 risposte a “La copertina di Dylan Dog”

  1. Nicola Sguera ha detto:

    Ovviamente, al di là del risultato finale splendido, è il partecipare al tuo lavoro creativo che è esperienza, oltre che simpatica, estremamente illuminante.

    • the_TMO ha detto:

      Grazie Nicola, per me è un vero spasso fare questi lavori insieme a voi! E vi ringrazio per avermi dato la possibilità di rispolverare libri che avevo sottovalutato per troppo tempo.

  2. ErPupoDeBeavers ha detto:

    Bello! Ma preferirei ancora infilzare la prima versione di lei :D

  3. Hagane ha detto:

    Bella, mi piace un sacco! Sarà che ho sempre avuto un debole per Dylan Dog.
    E poi ci hai messo Groucho, grande! :D

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